Colpiti dalla tematica porno dopo aver visto Boogie Night, un gruppo di giovani canadesi inizia a fare delle ricerche e fa nascere, nel 1998, il “Collettivo East Van Porn” con l’obiettivo di creare una forma alternativa di erotismo basata su principi di anarchia politica, femminismo, omosessualità. Il tutto con uno stile non professionista ma semplice e realistico, lontano dalla “plastificazione” dei corpi che domina il mercato della pornografia contemporanea. Il documentario non presenta molte nudità o scene particolarmenti audaci, mentre si sofferma su lunghe discussioni, come quella sulle conseguenze sociopolitiche degli amatori di film porno in un contesto collettivista civile e responsabile, oppure sui concetti di immagine del corpo ed egemonia sessuale, ecc.. Un documentario poco pruriginoso ma molto personale, interessante e curioso.
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