Libera

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Libera

Diretto e co-sceneggiato da Luciano Silighini Garagnani, personaggio attivo anche nella politica (candidato a sindaco nel 2015 con una lista autonoma in area centro-destra), produttore e regista (suo “Il Cristo di Gamala: la vera storia dell’uomo chiamato Gesù”, su un Gesù che la Chiesa non riconosce come quello dei Vangeli). Il film si basa sul primo romanzo di Gabriella Morgillo, scritto quando aveva solo 20 anni, poi ritoccato leggermente prima della pubblicazione nel 2014 (editore Apollo Edizioni) ed ora diventato una sceneggiatura scritta dall’autrice e rivista insieme al regista. La storia racconta la vacanza al lago di un gruppo di giovani che scoprono il significato della libertà. Tra di essi troviamo il personaggio di Ilaria, interpretato dall’attrice pescarese Gloria Zona, una ragazza bisex che ci regala un’importante scena lesbo. Morgillo lo spiega come “una storia generazionale, con un messaggio di fondo: non smettere mai di cercare ciò che ci fa stare bene e non lasciarsi mai condizionare da ciò che limita la nostra vera essenza. Si tratta di una classica storia di formazione, protagonista un gruppo di ragazzi che partono per un viaggio spartano in Italia e si confrontano col mondo esterno. Crescono, pirandellianamente gettano la maschera, il tutto a fatica. Perché per i giovani, oggi, la stabilità è difficile. Dall’uso-abuso dei social alle famiglie (più o meno) sfasciate, racconto una generazione in affanno”. Di se stessa Morgillo dice: “Sono una donna aperta alle novità e alla modernità ma con valori all’antica. E per quanto ormai i valori veri e sinceri siano fuorimoda, io vado fiera di essere, nonostante la sfiducia dilagante di questi tempi moderni, una di quelle poche persone che crede ancora che ‘l’amore tutto può’.” Alcune scene del film sono ambientate nella spiaggia nudista gay di Vizzola Ticino, altre sul lungolago di Schiranna, a Saronno e a Milano. Il film, che si è già candidato per gli Oscar 2019, sarà presentato al Venice Bridge e dovrebbe arrivare nelle sale in autunno 2018.

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Un commento

  1. Anonimo

    Che io sappia si tratta di una rivisitazione totalmente libera del romanzo e lo sceneggiatore è unicamente Luciano Silighini mentre l’autrice del Libro ha ceduto la sua sceneggiatura originale a un’altra produzione con inizio riprese entro il 2019.

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