Io ti assolvo

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Io ti assolvo

Dopo il terribile omicidio di Padre Raul, parroco del paese, barbaramente ucciso proprio in chiesa, dopo dieci anni Padre Francesco torna al suo paese. Niente sembra essere cambiato, tranne lui che ha preso i voti. Oltre ad essere coinvolto nella ricerca del serial killer che sta terrorizzando il paese, Padre Francesco si trova a dover fare i conti con un passato mai dimenticato, fatto di droga, amicizie sbagliate e una tragedia che lo ha segnato profondamente tanto da portarlo alla decisione di farsi prete. Questa fiction tv presentata da Canale 5 ha sollevato rumore e proteste (del Moige) per gli argomenti insoliti in un film tv “cui non fa difetto la vista del sangue in primo piano con dovizia di particolari sulle morti violente di alcune prostitute, ne’ di altre scene forti (come l’assunzione di cocaina), con l’aggiunta di tematiche scabrose come una storia gay in cui e’ coinvolto un padre di famiglia, un’ipotesi di omosessualita’ del sacerdote (Gerardo Amato) la cui morte violenta da’ il via al film e all’indagine del commissario Lariano (Lorenzo Flaherty)…” (Ansa)

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La seguente sinossi contiene spoiler, cioè rivela eventi del film che ne possono rovinare la visione.

Nel cuore della notte Padre Raul viene assassinato nella sua chiesa. La mattina seguente il Commissario Lariano accorre sulla scena del delitto. Dalla chiesa è stato rubato un “cuore” tempestato di rubini, regalo della facoltosa famiglia Zunin, benefattrice della parrocchia di Montenevio, a cui Padre Raul era solito far visita. Scoperto il furto, i sospetti del Commissario cadono sul figlio tossicodipendente della perpetua di Padre Raul, Sig.ra Pensotti. Il Vescovo manda nella comunità un nuovo prete, Don Francesco. Il nuovo prete accetta di andare ma è preoccupato perché troppi ricordi lo legano a quel luogo! Tornano alla sua memoria i tragici fatti accaduti prima che lui prendesse la tonaca: la morte di Carla Visciano, la sua fidanzata del tempo, annegata durante un incidente d’auto causato dalla loro ebbrezza per droga. Don Francesco, nel tentativo di far luce sul delitto, decide di conoscere la famiglia Zunin: Veronique, moglie del facoltoso Renato Zunin costretto su una sedia a rotelle; il figlio Giancarlo sposato con Eleonora, la quale mal sopporta l’invadenza della suocera. La perpetua però rivela molto di più: la sera prima del delitto, in sacrestia, ha visto Eleonora Zunin intimidire Padre Raul ed accusarlo “di avere una relazione” con qualcuno a lei molto vicino. La prova è un esplicito biglietto d’amore omosessuale scritto da Giancarlo Zunin. Incredulo, Don Francesco scopre invece che è Enrico Pieroboni, medico curante dei Zunin ad avere una relazione con Giancarlo. Ma per Don Francesco la situazione si complica improvvisamente perché, nel segreto della confessione, lo sconosciuto assassino gli confessa l’omicidio. Nel frattempo Il cuore di rubini viene restituito al parroco da Matilde Visciano, la sorella di Carla, la fidanzata scomparsa di Don Francesco. Trovarsi di fronte il “fantasma” del suo amore scomparso provoca un grande trauma a Don Francesco che ripensa a tutto quello che è accaduto prima e durante l’incidente mortale. La ragazza, sotto le grinfie di un uomo senza scrupoli Renato Palma, è costretta a drogarsi e prostituirsi ma, nel tentativo di strapparla all’abisso e di risparmiare al paese un’altra vittima, Don Francesco scopre la verità!… (Wikipedia)

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