Una Giornata particolare

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Una Giornata particolare

“E’ il mio film del cuore, sussurra con un filo d’emozione Sophia Loren giunta a Roma per assistere alla proiezione di gala , e il preferito dei miei figli. Mi è rimasto dentro per sempre perché mi è stato offerto in un momento particolare. Ettore è uno dei più grandi registi italiani, mi ha dato l’opportunità di creare un personaggio diverso da quelli scritti per me da De Sica. Quando un’attrice incontra un regista può essere la sua fortuna o sfortuna: per me incontrarlo è stata una fortuna. Una giornata particolare è stato un film difficile per tutti. Mi sono trovata bene nel personaggio, ma ho passato notti insonni perché per me era una novità rappresentarlo.”

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22 commenti

  1. nobileguelfa

    salve, avete sbagliato i dati della DISTRIBUZIONE che era ed è sempre stata GOLD FILM s.r.l. di Firenze Giancarlo Lastrucci e Pier Franco Caramelli.
    Prego effettuare urgente correzione.
    Grazie Serena Lastrucci

  2. Nick88

    Ora che ci penso, se proprio dovessi trovare un difetto in questa pellicola è la presenza, pur in un ruolo da comparsa, di Alessandra Mussolini. Una autentica beffa che la fiera sostenitrice del “meglio fascista che frocio” abbia il privilegio (magari per lei sarà una vergogna, chissà) di vedere il suo nome sui titoli di coda di un film che mostra, invece, la massima dignità dei “froci” e la becera ignominia del fascismo con tutto il suo corollario di disvalori, sessismo, razzismo, omofobia ed esaltazione della violenza.

  3. Nick88

    Una perla del cinema di casa nostra. Scola, nel 1978, fece un film che era più avanti delle pellicole che vengono realizzate oggi. La tecnica registica è innovativa (il piano sequenza all’inizio del film..wow!), la sceneggiatura, firmata anche da Maurizio Costanzo, non ha una sbavatura. E poi meravigliosi i due protagonisti, con particolare riferimento ad un gigantesco Mastroianni, perfettamente calato nel ruolo. Persino la Loren, che di solito non amo particolarmente, qui è al suo massimo. La commovente storia di due solitudini che si incrociano e si scambiano un po’ d’amore sullo sfondo dell’Italia fascista e della radiocronaca della visita di Hitler a Roma. E’ una pellicola toccante ed estremamente coraggiosa per l’epoca (parliamo dell’epoca del Vizietto, tanto per capirci). Scola ritrae con una delicatezza sorprendente la figura di un omosessuale non caricaturale, intelligente, acculturato, dando al pubblico italiano di allora ma anche di oggi gli strumenti per empatizzare con il personaggio e compatire (inteso nel senso etimologico del termine di “sentire insieme a lui”). Uno dei film più belli sul tema e tra i migliori in assoluto della cinematografia italiana. Se penso che da allora non sia cambiato molto e che per buona parte della nostra rappresentanza politica e della popolazione, meriteremmo ancora il confino, mi sale addosso una tristezza infinita.

  4. L’ho visto per la prima volta pochi giorni fa, quando l’hanno dato in tv, anche se ne avevo sentito parlare. Non l’ho capito, forse erano troppe le cose da capire, forse sono io… Il che non vuol dire che non l’abbia apprezzato, la storia d’amore che narra, oltre i pregiudizi, oltre i propri doveri, perfino oltre le proprie stesse inclinazioni, è commovente. Ma forse dovrei rivederlo per coglierne di più… Sì, dovrei

  5. zonavenerdi

    Film molto bello. Direi cult, se questo termine non fosse usato impropriamente. E’ la giornata di un perseguitato dal regime fascista, in quanto omossuale. L’ultima prima del suo confino.

  6. Un film immenso, che non lascia spazio a falsi moralismi e stereotipizzazioni, ma in cui poesia e drammi personali si mescolano alla Storia. Una Storia che sembra sopraffare l’uomo, ma che dopotutto è fatta da uomini e donne che ne possono sovvertire il corso.

    Non c’è film italiano che riesca a toccare le corde della mia emotività come questo di Scola, strappandomi ogni volta un singhiozzo di commozione, che accompagna la corsa di Gabriele lungo le scale del palazzo, mentre urla la sua scomoda verità.

  7. thediamondwink

    Un gioiellino del cinema italiano, che, a mio avviso, dovrebbe essere passato più spesso in tv, visto l’audacia dell’argomento, molto attuale. Questo film non si ferma a narrare le discriminazioni omofobiche durante il periodo fascista, ma insinua nello spettatore quello che per molti sembra (sembrava) ovvio ai tempi: l’emancipazione femminile! Trovo brillanti entrambe le interpretazioni dei protagonisti, formidabile la regia, in certi momenti mi sembra di ritrovare cenni da ‘un uomo solo’ (di C. Isherwood), il profilo del protagonista è abbastanza simile. Da non perdere!

  8. istintosegreto

    Mentre la città festeggia l’arrivo di Hitler a Roma, due vicini di casa vivono una storia d’amore lunga un giorno.
    Lei è una casalinga tradita dal marito. Lui un cronista gay escluso dal partito fascista.
    Scola dirige due interpreti formidabili, capaci di farci desidera con tutta l’anima di vivere un amore tanto intenso. Una giornata che vale una vita intera. E non parlo della giornata storica.

  9. Un classico della cinematografia italiana.. Immensi Mastroianni e la Loren. Mi è piaciuta tanto pure la sceneggiatura! Sono contenta di non essere vissuta al tempo di Mussolini!!

  10. FreakQuency

    Meraviglioso…ci dà il peso di cosa sia realmente l’Italia, sotto tutti gli strati che ormai nascondono la sua vera faccia…
    Veramente bello e consigliato.

  11. marisald

    Un film che non riesto a togliermi dal cuore, mi emoziona ogni volta che ci penso, nonostante siano tanti anni che non lo vedo. Proprio una “giornata particolare”; la sceneggiatura, la recitazione, il contesto, la luce, la regia e tutto il film, mi commuovono fino a procurami quasi un leggero dolore, come infatti la vita.

  12. Coraggioso visti gli anni in cui è uscito: Cosa porta a legare i due protagonisti con tanta intensità? mi ha impressionato dalla prima volta che l’ho visto. Molto bello

  13. Coraggioso, lento, d’atmosfera, molto curato nei dettagli. Un’insolita amicizia viene a crearsi in una giornata particolare per la storia, per la vita di un uomo prossimo al confino e per una donna fascista che riscopre la sua libertà di sentire e vivere.. tutto per un giorno solo. La scena conclusiva si staglia su una porta aperta.. quella del ricordo, della memoria, di una gioia nascosta il cui bagliore continuerà a vivere nonostante la realtà.

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trailer: Una Giornata particolare

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E’ il 6 maggio 1938 e la Roma fascista è accorsa sulle strade per festeggiare Hitler, venuto in visita a Mussolini. In un caseggiato popolare Antonietta, moglie, disfatta da sei maternità e dalla fatica, di una fanatica “camicia nera” e lei stessa fascista convinta – ha un album colmo di foto e”detti” del Duce – incontra, inseguendo un pappagallo fuggito dalla gabbia, un suo coinquilino, Gabriele, ex annunciatore radiofonico cacciato dal servizio con l’accusa di essere un “sovversivo”, ma, in realtà, perché è un omosessuale. Sulle prime, messa in allarme dalle chiacchiere di una malevola portinaia, Antonietta diffida di lui, che si è autoinvitato a prendere un caffé in casa sua: lo schiaffeggia addirittura quando Gabriele le rivela la vera ragione per cui è stato cacciato dall’EIAR. Poi, la comprensione ha il sopravvento; l’uomo e la donna si confidano reciprocamente le loro pene; hanno un breve incontro d’amore. La sera sarà tutto finito: Antonietta tornerà ad essere la schiava del marito, Gabriele verrà prelevato da due poliziotti e inviato al confino.

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