Genèse

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Genèse

130 minuti di film, grazie anche a intervalli musicali e vignettisti, per raccontare una storia autobiografico del regista canadese Philippe Lesage, in concorso al Festival di Locarno 2018. Anzi le storie sono due (forse tre), quelle di un fratello e una sorella, Guillaume (Théodore Pellerin) e Charlotte (Noée Abita). Entrambi devono affrontare il difficile viaggio verso l’età adulta.
La sceneggiatura ci racconta le loro prime storie d’amore (vivono separati) mettendole quasi a confronto, sottolineando quanto sia cinico il mondo in cui entrambi vivono. Guillaume sta freqentando il liceo, dove l’insegnante di storia Perrier cattura la sua attenzione (e quella di tutta la classe) con la sua immediatezza e sottili provocazioni (facendoci sperare in un contesto aperto e comprensivo). Guillame è apprezzato da tutti, è il clown della classe, capace di interrompere una lezione, imitare un insegnante o bersagliare i compagni eccentrici. Il problema di Guillame è però quello di dichiararsi al suo migliore amico, Nicolas (Jules Roy Sicotte), del quale è segretamente innamorato. La sua dichiarazione d’amore all’amico riluttante davanti a tutta la classe, un lungo e straziante monologo, è un momento indimenticabile del film. Le conseguenze però non saranno quelle attese… Le esperienze omosessuali pudiche e delicate di Guillame contrastano con quelle eterosessuali libertine di Charlotte, sorellastra di due anni maggiore (che in una scena molto forte verrà stuprata sotto la pioggia da un conoscente occasionale), che vorrebbe liberarsi di un fidanzato fedifrago, che le propone un amore più aperto (ma sarà lei la prima a cercare altrove)… Film spesso divertente che ci vuole testimoniare quanto sia intricato il cuore umano e come spesso ci si ritrovi a sentirsi completamente soli all’interno della propria comunità, una società dove spesso si vieni puniti solo per l’ardire di voler cercare il proprio amore, la propria felicità. Forse difficile da inserire nel contesto il racconto finale di un idilliaco campeggio estivo del giovanissimo Guillame che viene preso d’amore per per la giovanissima Beatrix (Emilie Bierre). Il regista ha dichiarato che “Genèse” (Genesi) vuole raccontare la nascita del desiderio d’amore, il nostro bisogno di amare, di essere amati, la forza degli impulsi del desiderio e la realtà sociale che viene ad ostacolare, monitorare, persino punire i nostri impulsi appassionati”.

synopsis

Three teenagers are shaken up by their first loves in the turmoil of their youth. At a time when others are conforming, they stand their ground and assert their right to love and be free.

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