Dakan

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Dakan

Il film inizia in maniera molto esplicita con i due giovani protagonisti, Manga e Sori, studenti guineani di buona famiglia, che si baciano appassionatamente all’interno di una machina sportiva. Successivamente, Manga, che è molto legato alla madre Fanta, le confessa il suo amore omosessuale, ma lei si rifiuta persino di credere che l’amore tra due uomini sia mai potuto esistere e che abbia un nome. Convinta che il figlio sia impazzito lo manda in un lontano villaggio e lo affida alle cure di una stregona. Stessa reazione da parte del padre di Sori (interpretato dallo stesso regista), che progetta per il figlio una carriera nella sua azienda, e oltretutto ritiene che la famiglia di Manga non sia abbastanza ricca ed ambiziosa. Entrambi i genitori hanno riposto tutte le loro speranze nei propri figli e vogliono a tutti i costi dei nipoti. Tempo dopo la mamma di Manga si ammala. Manga mentre va a trovarla e in ospedale incontra una ragazza bianca di nome Oumu della quale s’innamora… segue sulla scheda (R.M.)

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2 commenti

  1. Se per arricchimento culturale apportato dai Nuovi Cittadini ci sono queste soluzioni,benissi
    mo ne vengano miriadi! Il mio unico rimpianto è che non siano arrivati decenni prima.Con
    tanti saluti alle Femministe della prima ora.

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segue da sopra
… Tutto sembra portare ad un matrimonio tra Manga e Oumu, ma quando finalmente i due arrivano a fare sesso, Manga si rende conto di desiderare Sori. Lo confessa a Oumu e decide di andarsene. La mamma di Manga, a questa notizia prima si arrabbia ma poi gli da un braccialetto per Sori con su scritto “abbi cura di mio figlio”. Manga raggiunge Sori in uno sperduto villaggio e lo trova sposato e con un figlio neonato. Per un po’ gioca col bambino, quindi Manga e Sori se ne vanno in silenzio.
I due giovani riuniti, alla fine accettano il loro amore, come il loro “destino” , questo però non è un lieto fine “hollywoodiano” perchè ha come conseguenza la sofferenza di altre persone coinvolte ed il probabile isolamento sociale dei due protagonisti. Non abbiamo eroi positivi: Manga e Sori sono deboli e succubi dei genitori, Sori è anche un po’ prepotente come il padre, il quale decide della vita del figlio senza chiedergli cosa ne pensa. Se la cavano molto meglio le donne: la mamma di Manga pur avendo un brutto carattere alla fine ad accetta l’unione di suo figlio con Sori, Oumu arriva ad augurare a Manga di essere felice quando lui la abbandona. La moglie di Sori subisce l’abbandono senza dire una parola.
Dakan, del regista guineiano Mohamed Camara (1959-) è forse il primo film a tematica omosessuale proveniente dall’ Africa Sub-Sahariana, ed è stato al centro di proteste in Guinea, dato che smentisce l’idea diffusa che l’omosessualità sia solo un vizio degli straneri. Il film si è potuto realizzare solo grazie al contributo di capitali francesi. (R.M.)

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