Cuore sacro

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Cuore sacro

Al di là di tutte le allegorie e interpretazioni simboliche (religiose, sovrastrutturali, ideologiche, ecc.) a noi è rimasta nel cuore la splendida amicizia tra Irene e Benny, un’amicizia durata pochissimo ma folgorante, tanto da cambiare la vita di entrambe le donne. Benny morirà mentre stava “recuperando” un oggetto da regalare a Irene. Irene stravolgerà la sua vita (e quella delle persone a lei intorno) per seguire le indicazioni e l’esempio di vita che Benny le aveva fatto intravedere. Quindi un film sulla potenza dell’amore, dell’amore totale, che niente riesce a fermare.

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13 commenti

  1. Bellissimo il film, ricco di contenuti.In poche parole ha fatto capire che Benny toccata dalla fede,ha cambiato trasformato il cuore della protagonista.Un amore totale,disinteressato incondizionato…Non vedo che il film tratti tematiche omosessuali;è solo amore puro.Anzi,il film mette in evidenza la grande capacità di amare delle due protagoniste,oggi assai raro..Oggi si vive solo di puro materialismo,dimenticando i veri valori della vita…Tanto è vero che anche Gesù predicava l’amore..Nell’ultima cena,a Gerusalemme ,che poi sarebbe stata l’ultima pasqua ebraica ,Gesu pronunciò le sue parole ai suoi discepoli ricche di significato:”Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.

  2. Non avevo pensato di commentare questo film perché effettivamente non affronta affatto tematiche omosessuali. Ieri però mi ci sono imbattuto nuovamente (visto al cinema a suo tempo e diverse volte in DVD) e allora ne approfitto per scrivere che, a mio parere, se vogliamo individuare la pellicola che possa dimostrare la bravura di Ozpetek, questa è proprio Cuore sacro. Credo che ricondurre tutto all’aura francescana sia molto riduttivo per un fim che ,in realtà, sviluppa in modo molto credibile (e credo che questo sia tutt’altro che facile) una profonda dinamica psicologica. Personalmente ho tarato su questo aspetto il mio metro di giudizio e tanto basta per perdonare alcuni azzardi scenografici (vedi pietà di Michelangelo) o metafisici (quadro della scena finale).

  3. zonavenerdi

    La scena in cui Irene si denuda in strada è particolare e mi ha dato qualche imbarazzo vederla (mi identifico con i personaggi che mi piaciono). A parte questo considero questo film il secondo migliore di Opzetek.

  4. smalltownboy

    Barbora Bobulova è indubbiamente molto brava in questo film, e anche l’amicizia con la piccola Benny è molto ben raccontata. Peccato per lo sviluppo della storia che scade un po’ in una conversione poco credibile, anche perché la spogliazione dei beni e dei vestiti è già di franceschiana memoria, ora non penso che Ozpetek abbia avuto intenzione di fare una versione al femminile di S. Francesco d’Assisi, o almeno me lo auguro.

  5. folleshane

    lo visto ieri e carino ma il finale mia colpito un po,perché viene mostrato un cuadro e la persona del cuadro mi sembra la ragazina che e morto!
    ora mi chiedo e lei o sono io che sono che ci vedo male?

  6. Valmònt

    Poco credibile, la scena finale, della protagonista che si spoglia di ogni suo capo d’abbigliamento in mezzo alla gente è davvero ridicola. Voto: 4. Un brutto film!

  7. Francesco

    Film veramente pessimo. Brutto, monotono e soprattutto patetico perchè vorrebbe ambire ad essere un film d’autore, solo perchè il regista ha fatto un unico film veramente di successo (Le fate ignoranti) da cui sta ancora campando di rendita. I suoi film sono tutti uguali e banali, con pretese di essere grande opere d’arte ma che altro non sono che polpettoni pieni di merda! DA NOTARE: Il film in questo sito viene catalogato con una L cioè come film con riferimenti lesbici. Guardando questo pessimo film vi accorgerete che non c’è assolutamente alcun riferimento lesbico, e infatti non si capisce come mai questo film sia schedato in un sito che si occupa di cinema a tematiche omosessuali. L’unica spiegazione che se ne può trarre è che evidentemente agli autori del sito piaccia il regista di questo film per altri film che ha fatto. Ma d’altronde questo sito non è affatto nuovo ad operazioni dove prevalgono giudizi soggettivi degli autori più che classificazioni oggettive dei film.

  8. Penelope

    Jeff ne sai troppo, hai proprio ragione. A me questo film mi ha fatto l’effetto di una canna prolungata, o di un lassativo… Almeno non ho pagato per vederlo. Comunque proprio una palla!!!

  9. Quando sono uscito dal cinema dopo aver visto questo film ero veramente incazzato. Ozpetek non sarà un genio, ma di pellicole carine ne aveva girate: questo ‘Cuore sacro’ è, per me che sono strettamente laico, una vera e propria ciofeca, irritente, presuntuoso, banale, con frequenti scadimenti nel ridicolo. Certo, può essere un film che può piacere ad uno spettatore cattolico, anzi direi ferventemente cattolico ! Io consiglierei di evitarlo accuratamente.

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Varie

Dal padre Irene Ravelli pare avere ereditato non solo il patrimonio, ma la lungimiranza economica e la facilità di fiutare un buon affare. E’ una manager di successo che vive in un mondo maschile e che tiene a bada la propria femminilità. Ottenuto il dissequestro dell’antico Palazzetto di famiglia, Irene esplorando le varie stanze, ne scopre una abitata un tempo dalla madre giudicata pazza. La stanza è rimast a identica a quando la donna ci viveva ed è come se ci abitasse ancora. L’incontro con una bambina di nome Benny, una ladruncola buona come il pane che ha a cuore la vita dei poveri, genera in Irene una crisi e un conflitto. Irene cambierà totalmente.

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