Crime d'amour

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Crime d'amour

“Questo film rappresenta l’ultimo saluto di Corneau alla sua platea di appassionati. Un thriller geometrico che parte dalla suggestioni omoerotiche di due manager in un’industria agroalimentare, Christine e Isabelle, in un inizio in cui la seduzione è un filo sottile che lega tra di loro piccoli gesti allusivi fino ad arrivare a un crimine d’interesse e di vendetta (non direi solo d’amour), ma un qualcosa architettato freddamente a tavolino. La prima parte del film è la migliore: un incipit fulminante con il confronto tra queste due bellissime donne(Kristin Scott Thomas ha un fascino senza tempo, la Sagnier è un tornado biondo di sensualità) in cui una tiene il gioco e l’altra lo subisce più o meno passivamente. Un bacio con le labbra appena a sfiorare il collo, una carezza, un regalo, qualche battutina ad hoc, un bicchiere di bordeaux da sorseggiare voluttuosamente e quando sembra che il gioco erotico vada a termine arriva il terzo incomodo, Philippe, utilizzato da Christine per spezzare il filo sottile che legava in quel momento le due donne. E poi da qui un precipitare di eventi e di vendette, di umiliazioni di fronte ai colleghi e di falsità, il rimarcare il proprio status di femmina alfa sia nel lavoro che nella vita. Una lotta per la dominanza del branco che finisce per essere una lotta per la vita. E la vendetta si abbatte su Christine tremenda e improvvisa. Fino a questo punto il film è notevolissimo nella costruzione delle atmosfere, nell’uso dei colori spenti e metallici che abbondano nel posto di lavoro delle due, nell’abbigliamento di tutti questi manager d’assalto in cui il vestito elegante è la divisa di lavoro… Poi dal thriller a sfondo erotico si passa a una crime story classica in cui viene illustrata per filo e per segno la vendetta di Isabelle. E qui andiamo un pò più nell’ovvio. Pur restando cinema ad alto livello si ha la sensazione del deja vu e anche il meccanismo perfetto illustrato manifesta qualche punto di debolezza… Il film di Corneau è una sfida al cinema di genere che viene usato come base d’appoggio per cercare di fare qualcosa di diverso,di trasversale tra il thriller, il giallo e il ritratto al femminile. L’amore c’entra poco: è più questione di dominanza, sessuale, solo un cercare di prevaricare gli altri. E non è un caso che le due protagoniste siano le due facce di una stessa medaglia. Isabelle è la Christine più giovane mentre quest’ultima è il modello a cui l’altra si ispira, quello che diventerà Isabelle quando avrà la sua età. Comunque entrambe vivono nel culto della propria personalità, pensano solo alla scalata sociale con qualsiasi mezzo sacrificando senza problemi gli affetti. Ma forse è improprio parlare di affetti in due personalità simili, abituate solo al calcolo e al tornaconto personale…” (Film.TV.it)

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trailer: Crime d'amour

https://youtube.com/watch?v=62dcR4IZWkw

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Voto Metascore: 63/100 su 21 recensioni

Il film ha avuto un remake dal titolo “Passion” diretto da Brian De Palma nel 2012

Ruthless executive Christine brings on Isabelle as her assistant, and she takes delight in toying with the young woman’s innocence. But when the protégé’s ideas become tempting enough for Christine to pass on as her own, she underestimates Isabelle’s ambition and cunning — and the ground is set for all out war. (Imdb)

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