Bullhead

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Bullhead

Il film si presenta con lo stile di una tragedia classica contemporanea. Tutta la storia che il film ci racconta (129 minuti che ci tengono attenagliati allo schermo) pesa sulle spalle del protagonista, Jacky Vanmarsenille, uno splendido Matthias Schoenaerts (ingrassato di 27 chili per questo ruolo), il cui corpo massiccio e straziato, minuziosamente fotografato come fosse un San Sebastiano agreste, diventa l’anima stessa del racconto, in contrasto con la fragilità del suo sguardo sofferente, segno di carattere psicologicamente debole e tormentato. All’inizio del film una voce fuori campo ci ricorda che qualsiasi cosa facciamo è impossibile separarci dal nostro passato, “alla fine siamo tutti fottuti”.
La vicenda si svolge nei dintorni di Limburg, nel Belgio fiammingo. Jacky, un 30enne solitario e disperato che sembra tagliare l’aria che respira, aiuta lo zio nella conduzione di una fattoria di bovini per la produzione di carne, attività strettamente connessa allo squallido sottobosco del mercato illegale degli ormoni che facilitano la crescita del bestiame. Il loro corrotto veterinario li indirizza verso un nuovo cliente, Marc Decuyper (Sam Louwyck), che è uno dei più grossi trafficanti di ormoni delle Fiandre. Decuyper ha appena ucciso un poliziotto che indagava sulla mafia degli ormoni ed ora ha bisogno di allontanarsi dai vecchi giri per distrarre la polizia impegnata nelle ricerche dell’assassino. Jacky è contrario a questo nuovo affare, soprattutto quando scopre che Diederik (Joroen Perceval) è la mano destra del boss. Diederik è un omosessuale che ha molte connessioni con la vita passata di Jacky, a partire da un devastante e grottesco incidente accorso 20 anni prima, che mise in dubbio la virilità di Jacky. Questa loro storia ci spiega anche il motivo per cui Jacky fa continuo uso di testosterone (significativo parallelismo con gli ormoni che vengono dati ai bovini per ingrossarne la muscolatura)… Il film iniziato come un gangster movie, con lo scambio notturno di un carico illegale e le minacce di malavitosi si trasforma subito nella storia dell’emozionanate catarsi dei due principali protagonisti, Jacky e Diederik. Anche per il gay Diederik il passato pesa più del losco presente. Un bellissimo film sull’amicizia, la lealtà, il tradimento e la perdita dell’innocenza, basato sulla vera storia dell’assassinio, occorso nel 1995, all’ispettore veterinario Karel Van Noppen. Il regista ha dichiarato che “Il film è una grottesca tragedia sul destino e su come le nostre vite siano a volte determinate da eventi che non siamo capaci di controllare. E’ una storia di persone che vengono condotte agli estremi. Non è una storia di indiani e cowboys, del bene contro il male, ma su come piccoli eventi possano avere disastrose conseguenze su persone che non hanno la sicurezza di se stessi”. Candidato dal Belgio agli Oscar 2012 come miglior film in lingua straniera.

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Un commento

  1. kasabian

    bel film lui e’ ecceziontale sia come attore che come bel figliolo.del film trovo sicuramente piu’ interessante il suo percorso,molto difficile che il thriller un po’ complicto,sopprattutto in lingua originale con sottotitoli.

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The young Limburg cattle farmer Jacky Vanmarsenille is approached by an unscrupulous veterinarian to make a shady deal with a notorious West-Flemish beef trader. But the assassination of a federal policeman, and an unexpected confrontation with a mysterious secret from Jacky’s past, set in motion a chain of events with farreaching consequences. BULLHEAD is an exciting tragedy about fate, lost innocence and friendship, about crime and punishment, but also about conflicting desires and the irreversibility of a man’s destiny. (Imdb)

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