L’intento del regista di questo film è chiaro fin dal suo sottotitolo: si tratta senza mezzi termini di una ‘commedia molto romantica’, di un antidoto al cinismo, di un dono per i sognatori che ancora credono nella magia dei grandi gesti romantici.
“Un giorno di circa 4 anni fa – spiega Mignatti – , mi sono svegliato e mi sono reso conto che ero diventato molto più disincantato di quanto desiderassi; lavoravo nella pubblicità – dirigevo spot, video, filmati di moda-, e molto di ciò che dovevo fare doveva essere molto estremo, molto ‘in’, e ho capito che era solo un altro modo in cui la nostra cultura guidata dalla paura si induriva rispetto all’amore, al romanticismo e alla gioia”.
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