Il film ci presenta la storia di un giovane uomo iraniano che decide di diventare donna. In Iran fu Khomenei stesso a permettere legalmente questo tipo di operazione, stante che il Corano non dice mai nulla, a differenza dell’omosessualità, contro la transessualità. Uno medico specialista iraniano di operazioni di cambio del sesso dice all’inizio del film che “l’Iran è un paradiso per i transessuali, proprio per l’appoggio concesso dalle autorità”. Ciononostante i transessuali in Iran parlano raramente sui media dei loro problemi. Il film segue il protagonista nei giorni appena precedenti e successivi all’operazione. Alla fine, la nuova ragazza spegnerà le candeline sulla torta per la sua festa. Da quel momento all’esterno, secondo il costume iraniano, dovrà indossare il velo. La sua famiglia, molto religiosa, supera abbastanza bene il trauma di questo cambiamento e alla fine accettano la nuova identità della figlia, fidanzato compreso. Oltre a questo caso il film segue anche altri transessuali nella loro vita quotidiana, compreso una coppia composta da un uomo che si sente una donna e una donna che si sente un uomo. Durante il film ascoltiamo diversi interventi di dottori e sacerdoti che intervengono sulla transessualità e sul suo impatto sociale.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Un bel documentario che mi ha fatto conoscere una situazione che non conoscevo.