Il film è un ampio arazzo di storie intrecciate intorno ai temi dell’amore, della speranza e del destino. I protagonisti conducono vite separate che sono legate da un comune desiderio: poter essere al fianco della persona amata. I personaggi del film sono tutti inventati tranne uno, Theresa Chan, una coraggiosa donna sorda e cieca la cui storia ha ispirato il film. Le tre storie raccontate dal film, tutte a rappresentare la lotta dell’amore contro la solitudine, sono quella di un’anziano negoziante che non crede più nella vita dopo la morte dell’amata moglie. Viene salvato dalla disperazione leggendo un libro autobiografico e incontrando la sua autrice, una donna sorda e cieca della su età. L’altra storia è quella di Fatty, una cinquantenne guardia di sicurezza che vive per due cose: del buon cibo e l’amore per una graziosa dirigente che vive nel suo palazzo. Ma se è facile soddisfare il primo desiderio, conquistare il cuore della bella donna è tutta un’altra impresa. La terza storia è quella di due giovani adolescenti che si sono conosciute su internet e che s’innamorano presto una dell’altra. Il critico Oliver Pere (direttore artistico di Cannes) ha scritto: “Il regista Eric Khoo esplora i temi della solitudine urbana e della malinconia sentimentale senza cadere nell’abisso del cinismo. E senza nemmeno fare ricorso a stereotipi psicologici. Il film è davvero un inno alla speranza; esso riscatta il vero significato della parola ‘umanismo’. Come una seduttiva melodia, il film colpisce subito i nostri sensi. Il regista ha composto una sinfonia di complesse emozioni, con un uso molto frugale dei dialoghi. L’abile orchestrazione di immaginazione e realtà, di personaggi veri e inventati, impregna il film di una rara qualità; quasi come fosse una composizione cinematografica. Ispirato dai ricordi, dalla biografia e dalla vita quotidiana di una donna eccezionale come Theresa Chan, Eric Khoo non ha fatto solo un film. Ci ha regalato una grande testimonianza e riflessione sull’amore, la speranza e il destino.”