Varie
Piotr Ilic Ciaikovski, giovane insegnante presso il Conservatorio di musica di Mosca, esegue per la prima volta un suo concerto in una sala gremita di studenti, di membri della “Società di musica” e di persone che abitualmente lo attorniano. Mentre il pubblico reagisce con entusiasmo, Rubinstein, direttore della Scuola e nume tutelare del giovane, si esprime viceversa con molta severità. Il compositore, rifiutando i consigli del maestro, rischia di perdere il posto; ma in suo soccorso interviene una ricca vedova ammiratrice del suo geniale talento, Nedeshda Von Meck, la quale gli assicura un vitalizio a condizione che si dedichi esclusivamente alla composizione. Piotr, inviando copiose musiche alla mecenate, intrattiene con la stessa una fitta corrispondenza; però, nel frattempo, si affossa sempre più in una vita privata molto ambigua, nella quale fanno spicco la sorella Sasha e il conte Anton Chiluvski, un personaggio amorale. Nella disperata ricerca di un equilibrio spirituale, Peter accetta l’offerta appassionata di un’avventuriera, Nina Ivanovna Milukova, che sposa e che abbandona dopo poche settimane di vita in comune. Ancora una volta la Von Meck lo soccorre, ospitandolo in una sua villa di campagna, dove il compositore ha modo di lavorare fino a raggiungere la celebrità. Tuttavia, nonostante il successo, mentre la moglie Nina finisce in manicomio, Peter cade in un pessimismo crescente, accentuato dall’abbandono della Von Meck. Nella sinfonia “la Patetica”, Ciaikovski racchiude tutta la sua disperazione; la dirige personalmente e quindi, bevendo coscientemente dell’acqua inquinata, si procura il colera che lo conduce alla morte.
Non è un film per il grande pubblico. E’ un piccolo gioiello.
Ho trovato interessante tentare di capire la scelta della colonna sonora per le varie scene: dalla difficoltà ad amare Nina (la dama di picche) all’amore platonico della tutrice (romeo e giulietta); dall’incontro dell’amante mentre è a teatro con la moglie (il lago dei cigni) al dialogo con l’amante nel bosco (schiaccianoci). Probabilmente chi non conosce l’opera di Tchaikovsky non può comprendere a fondo tutto questo.
E’ la storia di Caikovskij, dei suoi succesi e dei suoi amori: una lunga relazione con un conte e le nozze con Nina (una straordinaria Glenda Jackson) donna dai liberi costumi.
Sontuoso melodramma che descrive il conflitto tra l’individuo geniale e anarchico e le convenzioni sociali che alla fine stritolano l’uomo!
E’ l’apoteosi dello stile di Ken Russell: visionario eccentrico; tutto è eccessivo: scene, costumi, personaggi: o siè coinvolti e affascinati o si è profondamente irritati!
La tremenda scena del girotondo di Nina e degli altri pazzi nel manicomio di una bellezza struggente enuncia la visione cupa e pessimista della vita presente in molti film biografici di Russell.
Forse il film + barocco e rindondante di Ken Russell.
Stupenda la fotografia, le immagini, e davvero bravi i 2 interpreti.
La scena del girotondo dei pazzi/prigionieri è di una intensità rara.
Tutto il film è spettacolo sia x le orecchie che x gli occhi! anche se il tutto è troppo!