Pieter-Dirk Uys è il protagonista femminile del proprio spettacolo itinerante che, con sottile ironia, racconta e spiega l’apartheid e al contempo ne fa una satira.
Uys solca e talvolta oltrepassa la sottile linea fra la censura e l’arresto, nel momento in cui saltuariamente esce dagli emblematici personaggi che interpreta, fra cui P. W. Botha, Desmond Tutu e Margaret Thatcher, per scagliare attacchi mirati nei confronti dell’apartheid e del governo sudafricano.
La popolarità di Uys raggiunge sia il pubblico di colore sia il pubblico dei bianchi, e questo in un certo senso lo rende immune dall’intervento del governo, sebbene egli stesso descriva il suo funambolico esercizio di equilibrio “come ballare un tango davanti ad un plotone di esecuzione”.
Across the Rubicon traccia brillantemente l’umorismo e la grazia con cui Uys ha contribuito nella lotta contro l’apartheid. (G.B.)
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