Giuseppe Patroni griffi

Giuseppe Patroni griffi
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  • Data di nascita 27/02/1921
  • Data di morte 15/12/2005
  • Luogo di nascita Napoli
  • Luogo di morte Roma

Giuseppe Patroni griffi

Giuseppe Patroni Griffi è stato una delle personalità più versatili del panorama culturale italiano del secondo Novecento. Scrittore, drammaturgo, regista teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 27 Febbraio 1921, appartiene a quel gruppo di intellettuali napoletani che giovanissimi, subito dopo la Liberazione, emigrarono a Roma, dove, dopo l’incontro con Luchino Visconti e Giorgio De Lullo, la vita di Patroni Griffi e la storia dello spettacolo italiano, e del Teatro Eliseo in particolare, si fondono.

L’Eliseo è stata la sua “casa”, qui ha presentato le sue più importanti opere scritte per gli amici della Compagnia dei Giovani: “D’amore si muore” (1958), “Metti, una sera a cena” (1967), “Prima del Silenzio” (1979), il testo scritto per Romolo Valli.

Direttore Artistico e Consulente Artistico del Teatro Eliseo negli ultimi anni, ha diretto e “ricostruito” il Piccolo Eliseo insieme a Giorgio De Lullo, Romolo Valli e Pierluigi Pizzi: il Piccolo Eliseo sarà dedicato alla sua memoria. Durante l’estate aveva lavorato come sempre con passione alla ideazione e alla preparazione di “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams, autore a lui molto caro, spettacolo che ha inaugurato la stagione dell’Eliseo con successo, malgrado le difficoltà legate alla sua improvvisa gravissima malattia e grazie all’aiuto di Aldo Terlizzi e Fabio Battistini. La camera ardente sarà allestita proprio al Teatro Eliseo.

Patroni Griffi è molto noto al grande pubblico anche per le regie cinematografiche e televisive. Ed è stato pure scrittore, attività alla quale teneva molto perché – diceva – “voglio sentirmi superiore ai registi, loro non sanno scrivere”.

Così, oltre che per una celebre “Tosca” in diretta tv, o per le regie di Pirandello (in teatro) e di “Addio fratello crudele” (sullo schermo) Patroni Griffi va ricordato per i romanzi e i racconti aspri e appassionati, come “Scendeva giù per Toledo” o “La morte della bellezza”; e naturalmente per quel pugno di commedie nate per la Compagnia dei Giovani, “D’amore si muore”, “Anima nera”, “Metti una sera a cena”, dove brillavano l’intelligenza del tempo e la dolcezza degli affetti, che legavano l’autore ai suoi interpreti.

Nel 1962 ha diretto il suo primo film, “Il mare” (1962) con Umberto Orsini. Dalla metà degli anni Sessanta ha alternato teatro e cinema, letteratura e scrittura di commedie e sceneggiature. Anche “Metti una sera a cena”, che per due anni ha riempito i teatri (con la Compagnia dei Giovani) è diventato nel 1969 un film. La pellicola successiva è stata una produzione internazionale, con Elizabeth Taylor, “Identikit” (1974).

Dopo, si ricorda “Persone naturali e strafottenti”, con Pupella Maggio, opera scandalosa sul sottobosco omosessuale napoletano, lo stesso ambiente del primo romanzo che esce nel 1975, dopo una gestazione di 15 anni, con il titolo “Scende giù per Toledo”. Negli anni successivi Patroni Griffi ha consolidato la sua fama di regista elegante, dirigendo Laura Antonelli sul set di “Divina creatura” (1975), e firmando un “Così fan tutte” alla Scala (1976), oltre che firmando numerose regie all’Eliseo.

Con la morte di Romolo Valli, avvenuta il 31 gennaio 1980 in un incidente d’auto, si è chiusa una parabola: Patroni Griffi continuerà con successo nelle sue regie, ma non riuscirà più a ritrovare l’ispirazione drammaturgica che gli veniva dall’amicizia.

Tuttavia metterà in scena molti Pirandello per lo Stabile di Trieste; rilancerà alcune commedie di Eduardo, conquisterà vari premi internazionali con “La Tosca” e “La Boheme” in diretta televisiva. Si proverà anche nel musical con Valeria Marini (“Nata ieri”, 1996) e Massimo Ranieri (“Hollywood, ritratto di un divo”, 1998).

da Repubblica del 15/12/05

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Giuseppe Patroni Griffi, uomo di spettacolo a tutto tondo; è stato romanziere, drammaturgo, scrittore per radio e televisione, per musical, traduttore, regista di teatro, di cinema e di opere liriche.
Disse: ”La letteratura è la mia vita. Sin da piccolo avevo la mania di scrivere.”; quindi della sua opera è necessario ricordare in particolare due romanzi: “Scende giù per Toledo” e “La morte della bellezza”, due dei più bei libri gay della letteratura italiana.

Per il teatro sono gli amici capitanati da De Lullo-Valli-Falk e riuniti nella Compagnia dei Giovani a spingere Patroni Griffi a scrivere per la scena. Appositamente sui loro personali caratteri e sulle loro doti espressive viene concepita la commedia “D’amore si muore” che debutta con successo nel 1958. Fra i suoi ultimi lavori vale la pena ricordare “Cammuriata – Canti di malavita” con Leopoldo Mastelloni e “Una tragedia reale” con Sandra Milo e ancora Mastelloni.

Prima del suo debutto nel cinema da regista scrisse per autori come Rosi, Rossellini, Zurlini, Zavattini, Lattuada e tanti altri, in ultimo scrisse Femmina di Giuseppe Ferlito con Monica Guerritore.
Popola i suoi film di personaggi ambigui, trainati nelle vicissitudini della vita dai sentimenti: eroi ed eroine passionali degni della letteratura romantica ottocentesca. Numerosi infatti sono i suoi film tratti da romanzi: ”Addio fratello crudele”, tratto dal dramma elizabettiano di Jhon Ford, “Identikit”, da un romanzo di Muriel Spark, “Divina Creatura”, da un opera liberty di Luciano Zuccoli.
Attraverso i suoi personaggi svincola icone e sperimenta dinamiche erotico-sentimentali in cui l’omosessualità ha sempre un ruolo di primo piano, e che oggi vengono riproposte come immaginario collettivo (dalla pubblicità, dai media…) proprio per la loro capacità di attrarre e di svelare desideri e attitudini.
Il film del suo debutto ”Il mare” che lui non amava, lo considerava acerbo, a Venezia venne impietosamente fischiato. Oggi, tra l’altro è un film giustamente rivalutato. Gli inglesi lo premiarono al London Film Festival e lo proiettato per due anni di seguito al cinema Academy di Londra.
Se non fu militante politico in senso stretto diede comunque un notevole contributo alle battaglie di liberazione sessuale portate avanti dal movimento gay degli anni ‘70 e ’80. Lo fece con la pratica del teatro e del cinema, e con lo scandalo positivo che creava dibattito culturale e discussione sul costume.

(Togay 2009)

Giuseppe Patroni griffi è presente in queste opere:

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