NELLA BELLISSIMA NOTO LA PRIMA EDIZIONE DEL "GIACINTO FESTIVAL" DEDICATO ALLA CULTURA OMOSESSULE, IDEATO E CURATO DALL'ATTORE LUIGI TABITA

Confermato a Cagliari la XII edizione del festival sardo di cinema a tematica lgbtq, che dal 2012 promuove anche il Sardinia Queer Short FF


L’attore Luigi Tabita

Sabato e domenica, 1 e 2 agosto, la bella città di Noto in Sicilia, ospita il primo “Giacinto-Nature lgbt“, un Festival dedicato alla cultura omosessuale, voluto, organizzato e diretto dall’attore Luigi Tabita. Si è scelto il nome Giacinto, spiega Tabita, un fiore che secondo le Metamorfosi di Ovidio sarebbe stato colorato dalle lacrime del divino Apollo per l’amore sbocciato verso il giovane figlio del re di Sparta Amicla, come simbolo perfetto per la lotta alla pari opportunità e nella difesa dei diritti civili di ogni gender.

Luigi Tabita, attore di teatro e tv che si è diplomato presso la Scuola d’Arte Drammatica “U. Spadaro” del Teatro Stabile di Catania, si è sempre distinto per il suo impegno sociale e civile curando diverse manifestazioni, tanto da ricevere nel 2011 in Campidoglio, in occasione della 41^ Giornata d’ Europa-Premio Personalità Europea, l’Oscar dei Giovani per la costanza ed i risultati ottenuti con la sua attività.

Il Festival, che ogni anni si gemellerà con una città dell’Onda Pride (quest’anno è stata scelta Cagliari, che sarà presente con l’associazione ARC in diverse iniziative), si tiene nel prestigioso cortile del Convitto Ragusa, palazzo storico nel cuore della città, anche se la manifestazione contagerà tutto il centro storico di Noto con varie iniziative (mostre, incontri, performance e proiezioni).

Madrina del Festival è Francesca Vecchioni (figlia del cantautore Roberto), una battagliera donna lesbica che si è costruita una famiglia con la sua compagna e due gemelline.

Il direttore artistico Luigi Tabita spiega così le motivazioni all’origine del Festival: “L’attenzione ai diritti e doveri del cittadino da un lato e la rivendicazione delle libertà dell’individuo dall’altro, che animano fortemente l’odierno dibattito politico e sociale, fanno emergere l’urgenza di una riflessione sullo status della comunità LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender). Una comunità in continua rivoluzione per l’affermazione dei propri diritti, eppure già proiettata in un futuro che la possa riconoscere parte integrante delle strutture sociali, etiche e legali“.
Fabio Canino, che partecipa all’iniziativa, dice: “Festival come questo fanno parlare, fanno discutere, spiegano. E, una volta che le cose si conoscono per quello che sono, anche le persone più ostili e contrarie, vedendo quello che si riesce a realizzare e partecipando a quello che si vuole costruire, capiscono che non c’è nulla di stravolgente e che è necessario solo guardare la realtà in modo diverso“.

PROGRAMMA DI SABATO 1 AGOSTO

MOSTRA PERSONALE DI ZANELE MUHOLI

Inaugurazione del Festival presso il Palazzo di Città con l’allestimento di una personale della fotografa africana Zanele Muholi, attivista della comunità LGBT. Il suo lavoro, esposto in tutto il mondo dal MOMA di New York alla Biennale di Venezia, è incentrato sulla creazione di una «Mappa, una storia visuale delle lesbiche nere in Sud Africa dopo l’apartheid» per rivendicare una realtà negata dalla storia ufficiale, per denunciare le morti in seguito ai crimini d’odio e la pratica dello stupro correttivo come “cura” all’omosessualità. Con un approccio etnografico l’artista ritrae volti, corpi e relazioni d’amore immerse nella vita quotidiana, svelando un nuovo e variegato vocabolario visivo.

DIBATTITO SULLE COPPIE DI FATTO

All’interno del cortile del Convitto Ragusa, verrà riproposto il dibattito sulle coppie di fatto e le famiglie non tradizionali. Un tavolo di discussione attorno al quale siederanno personalità del mondo delle Istituzioni, della Cultura e dell’attivismo LGBT. Tra gli invitati l’On. Giovanna Martelli, consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri per le Pari Opportunità; Fabio Canino, attore, scrittore e conduttore televisivo; Francesca Vecchioni, scrittrice e presidente dell’associazione Diversity; Paolo Patanè, presidente del Coordinamento Palermo Pride; Ioana Ghilvaciu, Pastora della Chiesa Evangelica Battista.

RECITAL IN RICORDO DEI DUE RAGAZZI DI GIARRE

Trentacinque anni fa, nell’estate del 1980, a Giarre, due ragazzi omosessuali decisero di farsi uccidere insieme per sottrarsi alla vergogna che la loro condizione gli procurava. Questo fatto ha scosso alcuni giovani palermitani che decisero di unirsi per comporre un gruppo che, qualche anno dopo, sarebbe diventato la più importante associazione a tutela dei diritti LGBT in Italia, Arcigay. Si è deciso, quindi, di ricordare quegli accadimenti con alcune testimonianze e con il recital ‘Nella notte un dolce sogno – Quasimodo legge Quasimodo’, durante il quale Alessandro Quasimodo interpreterà gli epigrammi d’amore dell’Antologia Palatina tradotti dal padre, Salvatore.

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PROGRAMMA DI DOMENICA 2 AGOSTO

MANIFESTAZIONE ARTISTICA PER LE VIE DELLA CITTA’

La seconda giornata si apre con un’onda rainbow delle Associazioni LGBT Stonewall, Arcigay e la giovane associazione universitaria Queer As Unict, che invaderà le strade principali della città con animazioni e flash-mob.

PERFORMANCE DELL’ARTISTA G.G.DAVID

Il visual artist Gandolfo Gabriele David contribuirà con una performance dal titolo ‘Riconciliazione’ evidenziando come lo strappo con la comunità di appartenenza è spesso una tappa dolorosa che accompagna la crescita e la consapevolezza di una sessualità omo-orientata.

ALESSANDRO FULLIN

In serata sempre all’Ex Convitto Ragusa il comico Alessandro Fullin racconta la sua esilarante produzione letteraria intitolata “Da piccolo sognavo di essere Jane Austen”.

PROIEZIONE DEL FILM “CI CHIAMANO DIVERSI”

La chiusura dei lavori del Festival, sarà affidata ad una riflessione del giovane regista ennese Vincenzo Monaco, attraverso la proiezione del suo docu-film “Ci chiamano diversi”, un itinerario nella coscienza collettiva e nelle vite private di chi si racconta per capire che l’umanità, in qualsiasi sua declinazione, non è mai uno scarto dalla norma, ma qualcosa che semplicemente accade, in tutta la sua dignità.


LA XIII EDIZIONE DI USN/EXPO E LA IV EDIZIONE DEL SARDINIA QUEER SHORT FILM FESTIVAL

Dal 19 al 28 novembre 2015 a Cagliari si svolgerà la XIII edizione del festival sardo di cinema a tematica lgbtq, che dal 2012 promuove anche il Sardinia Queer Short FF, premio internazionale dedicato ai cortometraggi che trattano le tematiche omosessuali, transessuali e queer.

Sul sito ufficiale del Festival (www.usnexpo.it) è già possibile trovare (in italiano, inglese e sardo) il regolamento e l’entry-form per l’iscrizione dei corti al concorso: deadline per l’invio dell’entry-form compilato in ogni sua parte e firmato, il 4 ottobre 2015. Il Festival è dedicato esclusivamente a cortometraggi di durata non superiore ai 25 minuti (inclusi i titoli di testa e coda), realizzate dopo il 1º gennaio 2013, senza vincolo di genere, formato e tecnica, sia inedite che distribuite nelle sale cinematografiche o nel mercato homevideo in Italia o all’estero.

Come negli scorsi anni – e nonostante il Festival sia quasi completamente autofinanziato – i premi sono fra i più alti in Italia in questo settore:

– Premio Miglior Cortometraggio: € 2.000,00
– Premio del Pubblico: € 500,00
– Premio Miglior Cortometraggio originale legato alla realtà l.g.b.t.q. sarda: € 300,00

Inoltre, quest’anno il gruppo Liberatzione si riserva di assegnare ulteriori € 200,00 al corto vincitore come Miglior Cortometraggio originale legato alla realtà l.g.b.t.q. sarda, qualora contribuisca alla diffusione e valorizzazione della lingua sarda.

Nel 2003 l’Associazione Culturale ARC organizzò a Cagliari la prima edizione di “Uno Sguardo Normale“, rassegna cinematografica dedicata alle tematiche lgbtq: da allora, ARC, insieme al Circolo ARCinema F.I.C.C. e all’Associazione Studentesca UniversitARC, grazie alla collaborazione di decine di associazioni, circoli, movimenti, istituzioni e al sostegno di numerosi altri festival con i quali USN ha avuto il privilegio di gemellarsi (Some Prefer Cake – Bologna, Bok-o-Bok – San Pietroburgo, Sicilia Queer Film Festival, per citarne alcuni), non hanno mai smesso di credere nella straordinaria efficacia del cinema come strumento di sensibilizzazione artistica, formazione culturale, educazione al rispetto e alla condivisione, e, soprattutto, come universale mezzo di partecipazione sociale. Per questo, dopo tredici anni di proiezioni, incontri, mostre, presentazioni e confronti, USN è ancora pronto a proporre al pubblico una fitta settimana di cinema e cultura omosessuale, transessuale e queer.


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