UNA FAMIGLIA LESBICA NELLA NUVA SERIE "UNDER THE DOME" TRASMESSA DA RAI DUE

Tra i personaggi continuativi abbiamo una coppia lesbica interrazziale con figlia problematica, che non erano presenti nel libro di Stephen King

E’ partito domenica 14 luglio su Rai Due alle ore 21.50 il primo episodio della serie “Under the Dome” (sotto la cupola) ricavato liberamente dal corposo romanzo di Stephen King, dal titolo “The Dome“, pubblicato nel 2009. L’accoglienza degli spettatori è stata assai alta, circa il 10% dello share. Negli USA la serie è stata accolta da 13 milioni di spettatori, poi stabilizzatisi sui 10 milioni.
La serie segue le vicende degli abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, che si ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata una prigione. La serie tv si discosta assai dal romanzo, soprattutto nella permanenza della cupola sulla cittadina, anche per creare interesse ai tanti lettori del libro (che vi troveranno molte novità) e per dare spazio ad un eventuale proseguimento della serie, finora composta da 13 episodi di 42 minuti ciascuno.

La serie, accolta assai bene anche dalla critica, vanta attori assai noti al pubblico tv. Tra i protagonisti principali abbiamo Mike Vogel (interprete di Bates Motel), “Barbie”, un ex soldato venuto a Chester’s Mill per compiere una missione segreta; Rachelle Lefevre, Julia, una giornalista che insiste nell’indagare sulla presenza della cupola che imprigiona la cittadina anche perché vuole ritrovare il marito scomparso; Dean Norris (Breaking bad), James, membro del consiglio comunale della cittadina che sfrutterà la presenza della cupola per ampliare i propri interessi economici; Britt Robertson, Angie, una infermiera la cui sorte cambia con la presenza della cappa invisibile sulla città. Tra i motivi che differenziano in positivo questa serie da altre dello stesso genere, ci sono senz’altro un approfondimento psicologico e dinamico dei personaggi (mai completamente buoni o cattivi) che rappresentano una varia fetta di umanità, una suspense che riserva continui colpi di scena mai gratuiti, un equilibrato miscuglio di mistero, fantasy, sentimento e psicologia umana.


La famiglia lesbica protagonista di “Under the Dome”

La serie, prodotta dalla coppia Stephen King-Steven Spielberg, è originariamente trasmessa dalla rete americana CBS, una delle reti tv meno accoglienti riguardo alle tematiche LGBT (è sempre agli ultimi posti delle classifiche GLAAD), che sembra segnare con questo prodotto un cambio di marcia su questo fronte. Tra i personaggi troviamo infatti una coppia di lesbiche (interpretate da Samantha Mathis e Aisha Hinds) con figlia (Mackenzie Lintz) per niente stereotipate, che ci ripetono molto spesso di essere sposate e di avere una figlia . La cosa che un po’ sorprende è che nessun abitante della cittadina sembri meravigliato, sorpreso o contrariato dalla cosa. In questo modo non viene sollevata nella serie (almeno nelle puntate trasmesse finora) nessuna problematica di accettazione o di omofobia. Questi due personaggi lesbici non erano presenti nel romanzo di King, e sono stati aggiunti dallo sceneggiatore e produttore esecutivo Brian K. Vaughan (Lost) proprio dietro consiglio della CBS con l’approvazione di Stephan King, a cui sembra essere molto piaciuto il personaggio della figlia.

Carolyn (Hinds), un avvocato, e Alice Calvert (Samantha), una terapista, sono una coppia di lesbiche provenienti da Los Angeles che stanno accompagnando l’amata figlia Norrie (Mackenzie Lintz) in un vicino campo per ragazzi in difficoltà. Alice è diabetica e per questo motivo, per cercare dell’insulina, devono fermarsi nella cittadina. Nel primo episodio ci viene fatto capire che Norrie ha problemi relazionali (ha morso un’amica ed ha un carattere per niente allegro) e forse qualche collegamento con la cupola. Le cose verranno approfondite ne terzo episodio. Quando è stato chiesto a Vaughan se l’inserimento di una famiglia lesbica con figlia avesse lo scopo di influire sul dibattito in corso a proposito dei figli degli omosessuali, Vaughan ha risposto: “Certamente, anche se non vogliamo essere troppo specifici. Principalmente ci interessava più varietà nel cast e un clima pluralistico negli abitanti della piccola città


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