"ROCK OF AGES" di Adam Shankman, già regista di 'Hairspray'

In prima visione l’atteso musical con la sorprendente interpretazione fisica e vocale di Tom Cruise e la storia d’amore gay tra Alec Baldwin e Russel Brand

Il genere musical non è propriamente cinema, è più spettacolo, più musica, che cinema, e anche le sue regole sono particolari. Deve avere una trama semplice, non importa se già raccontata mille volte, in fondo serve solo da collante tra un brano musicale e l’altro. Anche lo stile, che dovrebbe essere la firma registica, non ha grandi possibilità di esprimersi, potendo solo oscillare tra una vena più o meno poetica o fantasiosa, col rischio sempre presente di mettere in secondo piano i numeri musicali. Che sono invece, questi ultimi, i veri cardini del film musicale e che ne garantiscono il successo o l’insuccesso, basato soprattutto sulle coreografie e sulle interpretazioni. “Rock of Ages” rispetta in pieno le suddette regole. La storia fa noia persino a raccontarla: la solita ragazzina che arriva nella grande città (Los Angeles) con la speranza di poter esibire le sue doti canore e che incontra subito il bel ragazzino che l’aiuterà. Una novità potrebbe essere la musica rock dura degli anni ’80 e gli ambienti che la promuovevano (qui stranamente privati dell’uso delle droghe, solo bottiglie di whisky), presentati con meticolosa cura dei particolari. Le scenografie, curate anche dal regista, sono prive di effetti speciali, ma ci restituiscono un’aria d’epoca credibile (era solo il 1987 ma sembra passato un secolo) e lasciano ampio e libero spazio alle esibizioni dei protagonisti. Un’altra novità ce la regala il regista gay dichiarato Adam Shankman, diventato famoso con l’ottimo rifacimento di ‘Hairspray‘ (giudicato tra i migliori musical degli ultimi trent’anni), che ha mantenuto la storia gay già presente nell’opera teatrale omonima da cui è tratto il film, dandole anzi un particolare rilievo. I due protagonisti gay sono nientemeno che Alec Baldwin (che vedremo presto nel film gay ‘The Normal Heart‘), nel ruolo del proprietario del rock club ‘The Bourbon Room‘ Dennis Dupree, e Russel Brand (In viaggio con una rock star, Arturo), il suo più giovane assistente. Già nei primi brani musicali, con l’accostamento di Jukebox Hero e I Love Rock n’ Roll, la loro storia viene messa in parallelo alla nascente storia d’amore tra i due protagonisti principali. Sono poi tantissime le scene in cui li vediamo lavorare insieme nel club, fino alla dichiarazione d’amore finale, con tanto di bacio sulla bocca, in un pezzo musicale che purtroppo rasenta il ridicolo (da piangere quando Baldwin rifiuta di staccarsi dal suo compagno perchè, afferma, “mi sto innamorando”). Sarà forse per la differenza d’età (quasi vent’anni) e la conseguente diversa vivacità dei due caratteri (Brand è comunque bravissimo nonostante sia stato messo in testa alla classifica dei 25 peggiori attori – ma prima di questo film), che nel film la loro storia sentimentale è poco convincente, priva di qualsiasi chimica, sembrano agire su ordinazione più che per convinzione. Peccato, perchè la storia gay è sicuramente più presente in questo musical che in ‘Mamma mia!‘, anche se ancora lontanissima dal sottovalutato ma bellissimo ‘Rent‘.
Viene invece confermata la bravura indiscussa del non gay Tom Cruise, che si trasforma in un perfetto cantante hard rock (stile Axl Rose, Steven Tyler o Jon Bon Jovi), all’inizio vestito con pantaloni di pelle aperti sulle chiappe (ma evitate di guardarle), poi quasi sempre a torso nudo in esibizioni da vera star metallara. Naturalmente è un divoratore di femmine che più di così non si potrebbe (anche se la scena torrida con la giornalista è volutamente e pesantemente caricaturale). Il suo ruolo è comunque secondario, pur con l’aggiunta nel film, mancante nell’opera teatrale, del personaggio interpretato da Catherine Zeta Jones, la moglie del sindaco conservatore, che ci regalerà qualche sorpresa col nostro Cruise. In sintesi possiamo dire che il film diverte sicuramente e regge in quasi tutti i brani musicali, apprezzabili anche da chi non ama il genere rock duro, aiutati da correografie semplici ma efficaci, e soprattutto per lo stuolo di grandi attori che vi partecipano con la propria sorprendente voce. Noi comunque ci aspettavamo di più.

Qui sotto alcune immagini dal film con la coppia gay formata da Alec Baldwin e Russel Brand






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