IL NUOVO FILM DELLA COPPIA GAY GUSTAV HOFER E LUCA RAGAZZI STRAVINCE AL MILANO FILM FEST

S’intitola “Italy: love it, or leave it” e viene trasmesso in versione ridotta di 52 minuti mercoledì 21 settembre alle 23.50 su Rai Tre. Trionfa agli Emmy Awards 2011 la serie “Modern Family”

Gli ultimi fuochi dei premi 2011 sono arcobaleno. L’opera che trionfa agli Emmy Awards 2011 di los Angeles (i premi televisivi più importanti dell’anno) è stata la serie “Modern Family”, che porta a casa ben cinque premi: miglior serie comedy (vinta anche nel 2010), miglior sceneggiatura, miglior regia e miglior attori non protagonisti (Julie Bowen e Ty Burrell). La conduttrice di questa edizione degli Emmy è stata la brillante Jane Lynch, lesbica dichiarata, già premiata per il suo ruolo nella serie Glee, che prima di consegnare i premi ha esordito con “Benvenuti alla 63esima edizione dei Modern Family Awards“. Protagonista della serie anche la coppia gay sposata e con figlio adottivo interpretata da Jesse Tyler Ferguson e Eric Stonestreet. A fine pagina tutti i premi Emmy 2011.

Ma la sorpresa più grande ci arriva dai premi della 16^ edizione del Milano Film Festival, appena conclusa, che ha assegnato il premio (del valore di 5000 euro) per il Miglior Lungometraggio al film “Italy: love it, or leave it” di Gustav Hofer e Luca Ragazzi con la seguente motivazione: “Semplice nei mezzi ma con un originale punto di vista per raccontare luoghi e valori distrutti di un paese. Un incontro-scontro di culture esplorate all’interno di una coppia che guarda e riflette l’esterno. Un viaggio inedito in Italia, lontano dai clichè“. La Giuria internazionale era composta da Philippe Azoury (critico cinematografico), Daniele Basilio (Responsabile progetti cinema dell’Apulia Film Commission), Mihai Chirilov (Direttore del Film Festival Internazionale di Transilvania), Michal Kosakowski (regista e produttore) e Barbara Sorrentini (giornalista).

Il film della coppia gay Gustav Hofer e Luca Ragazzi, già superpremiati con il lor primo film “Improvvisamente l’inverno scorso“, si è aggiudicato anche il premio del pubblico. Il film verrà trasmesso in una versione di 52 minuti dal titolo “Cercasi Italia disperatamente“, mercoledì sera, alle 23.50, da Rai Tre. Luca Ragazzi ha dichiarato in merito: “Ne siamo molto felici anche perché mentre Rai Uno censura la fiction dove si sposa una coppia gay, Rai Tre manda in onda, forse per la prima volta nella storia della televisione italiana, un documentario, dove il fatto che io e Gustav siamo una coppia, non è il tema centrale del film ma è un dato di fatto, rispecchia semplicemente la realtà dei nostri tempi

Il film, nella sua versione integrale, verrà presentato nelle prossime settimane ai festival di Zurigo, Annecy, Rio de Janeiro, Lipsia ed Helsinki e uscirà quest’autunno in Italia distribuito da Zalab.org.


Gli autori e protagonisti di “Italy: love it, or leave it”

Presentazione del film dal sito ufficiale www.italyloveitorleave.it

Luca e Gustav sono due ragazzi italiani che di recente hanno assistito all’esodo di molti amici coetanei che hanno deciso di lasciare l’Italia per mete come Berlino, Londra o Barcellona. Persone creative che non vedono un futuro in questo paese, stanchi del costo della vita, del precariato, dell’atteggiamento reazionario, del baronato nel mondo accademico, della mancanza di attenzione per i diritti umani, l’abbrutimento e la mancanza di meritocrazia.
Anche Gustav crede che andarsene sia la cosa migliore da fare mentre Luca vuole convincerlo che l’Italia è ancora un paese pieno di buoni motivi per restare, di persone appassionate che ogni giorno conducono una battaglia silenziosa perché le cose possano cambiare.
Prima di prendere una decisione definitiva, si danno sei mesi per capire se è ancora possibile re-innamorarsi dell’Italia. Decidono di fare un viaggio con una vecchia Fiat 500, su e giù per lo stivale. Vanno alla ricerca di storie, aneddoti, personaggi, per scoprire cos’è rimasto dell’Italia che all’estero fa ancora tanto sognare, cercando di capire meglio un paese dal passato tanto celebrato e dal futuro incerto, lasciando la porta aperta all’imprevedibile. Scopriranno un paese diviso e contraddittorio ma sull’orlo di un cambiamento.
Dopo l’acclamato “Improvvisamente l’inverno scorso” ( Nastro d’Argento 2009, menzione speciale Berlinale 2008, più di 200 festival in tutto il mondo), Luca e Gustav tornano a raccontare l’Italia di oggi, non senza sarcasmo e ironia.

I PROTAGONISTI

Gustav e Luca sono due italiani anche se il primo proviene dall’Alto Adige ed è quindi di madrelingua tedesca. Nel loro film precedente “Improvvisamente l’inverno scorso” hanno scoperto il lato oscuro del loro paese mentre questa volta vorrebbero carpirne il fascino misterioso. Perché gli stranieri amano cosi’ tanto l’Italia mentre gli italiani, insieme ai nostri due protagonisti, se ne lamentano costantemente? Gustav, essendo nordico, ha un approccio molto pragmatico, con una forte coscienza politica. Luca, da bravo romano indolente, è pigro, sarcastico, fatalista. Insieme si bilanciano alla perfezione.

Dichiarazione dei registi:

Dopo il successo insperato e non preventivato del nostro primo documentario „Improvvisamente l ‘inverno scorso“ (menzione speciale a Berlino nel 2008, Nastro d´Argento nel 2009 e piu´di 200 festival in tutto il mondo) sapevamo che, se mai avessimo fatto ancora una regia insieme, sarebbe stato unicamente quando il tema trattato, cosi´come nel primo caso, ci avesse riguardato da vicino e l´avessimo sentito come urgente. Cosi´quando nel dicembre del 2009 abbiamo scritto un trattamento per partecipare al Documentary Campus (un programma europeo di sviluppo del documentario che seleziona 15 progetti all´anno da tutto il mondo e li aiuta a realizzarsi) abbiamo raccontato ancora una volta quello che ci stava succedendo: un trasloco e la possibilita´di trasferirci all´estero cosi´come molti nostri amici hanno fatto negli ultimi tempi. I motivi per lasciare l´Italia, soprattutto per le persone della nostra generazione, sono molteplici e non vale la pena stare qui a ricordarli, ma e´anche vero, che noi tutti troppo spesso ci lamentiamo di qualcosa senza mai veramente rimboccarci le maniche per far si´che le cose possano andare diversamente. Tuttavia, proprio portando in giro per lo stivale il nostro primo documentario, ospitati di volta in volta da cinema d´essai, associazioni culturali, circoli arci, biblioteche etc… avevamo avuto l´impressione che c´e´un´Italia nascosta, che non viene raccontata ne´dalla televisone ne´nei telegiornali, che e´di fatto l´Italia migliore, fatta di persone che combattono ogni giorno silenziosamente per rendere questo paese un posto migliore in cui vivere, nonostante la classe politica che lo (mal)governa. Abbiamo voluto renderle giustizia dandole la possibilita´, per una volta, di esprimersi con la propria voce.

Qui sotto alcune immagini dal film

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Tutti i vincitore degli Emmy Awards 2011

Migliore serie drammatica: Mad Man
Migliore serie comedy: Modern Family
Miglior Film o miniserie per la televisione: Downton Abbey
Miglior attore per una serie drammatica: Kyle Chandler (Friday Night Lights)
Miglior attrice per una serie drammatica: Julianna Margulie (The Good Wife)
Miglior attore per una serie comedy: Jim Parsons (The Big Bang Theory)
Miglior attrice per una serie comedy: Melissa McCarthy (Mike & Molly)
Miglior attore non protagonista per una serie drammatica: Peter Dinklage (Game Of Thrones)
Miglior attrice non protagonista per una serie drammatica: Margo Martindale (Justified)
Miglior attore non protagonista per una serie comedy: Ty Burrell (Modern Family)
Miglior attrice non protagonista per una serie comedy: Julie Bowen (Modern Family)
Miglior attore protagonista in una miniserie o film tv: Barry Pepper (The Kennedys)
Miglior attrice protagonista in una miniserie o film tv: Kate Winslet (Mildred Pierce)
Miglior attore non protagonista in una miniserie o film tv: Guy Pearce (Mildred Pierce)
Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film tv: Maggie Smith (Downton Abbey)
Miglior reality show: The Amazing Race
Miglior varietà: The Daily Show with Jon Stewart
Miglior regia per una serie drammatica: Martin Scorsese (Boardwalk Empire)
Miglior regia per una serie comedy: Michael Alan Spiller (Modern Family)
Miglior regia per una miniserie o film tv: Brian Percival (Downton Abbey)
Miglior sceneggiatura per una serie drammatica: Jason Katims (Friday Night Lights)
Miglior sceneggiatura per una serie comedy: Steven Levitan e Jeffrey Richman (Modern Family)
Miglior sceneggiatura per una miniserie o film tv: Julian Fellowes (Downton Abbey)

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