Annunciato il Sicilia Queer Film Fest

Avrà luogo a Palermo, dal 20 al 26 giugno 2011 Il SICILIA QUEER filmfest, il primo Festival cinematografico internazionale di cinema d’autore a tematica glbt (gay, lesbica, bisex e transgender) realizzato a sud di Torino, Milano, Bologna, Firenze.

Parafrasando quel provverbio su Maometto e la montagna ecco che se il cinema lgbt non viene presentato nelle sale, (ma è appena uscito l’imperdibile e strappalacrime “Precious” del regista Lee Daniels che quasi in ogni intervista, anche se non richiesto, sottolinea con coraggio il fatto di essere gay!) sono i festival gay a moltiplicarsi e ad offrire al pubblico il meglio del cinema gay internazionale. Mentre è in corso l’importante Festival lgbt di Firenze (che stiamo seguendo giorno per giorno) e tra pochi giorni quello lesbo di Bologna (Some Prefer Cake dal 3 dicembre) è stato annunciato, in una partecipatissima conferenza stampa al Cityplex Metropolitan di Palermo, il Sicilia Queer Film Fest, il primo festival internazionale di cinema LGBT e nuove visioni che si terrà nel capoluogo siciliano dal 20 al 26 giugno 2011. Per l’occasione è stato presentato in anteprima alle 21 di lunedì 29 novembre, il film di Lisa Cholodenko “The kids are all right”, Teddy Award alla sessantesima Berlinale e premio Marc’Aurelio a Julianne Moore al festival internazionale del film di Roma, che purtroppo il pubblico italiano potrà vedere solo da marzo 2011. Alla conferenza stampa di presentazione del festival siciliano erano presenti Alessandro Rais, direttore artistico del festival, Titti De Simone, presidente Sicilia Queer film fest; Andrea Occhipinti, Lucky Red; Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay; Heidi Sciacchitano, direttore Goethe Institut di Palermo ed Eric Biagi, responsabile del Centre Culturel Francais de Palerme et de Sicile. Trovate il sito web del festival a questo indirizzo: www.queerfestival.it

COMUNICATO STAMPA DEL 29.11.2010

Avrà luogo a Palermo, dal 20 al 26 giugno 2011 Il SICILIA QUEER filmfest, il primo Festival cinematografico internazionale di cinema d’autore a tematica glbt (gay, lesbica, bisex e transgender) realizzato a sud di Torino, Milano, Bologna, Firenze.
Alla guida del Festival il critico Alessandro Rais, con una squadra tutta siciliana di professionisti del cinema e della cultura che attraverso il mezzo audiovisivo si propone di promuovere il contrasto alla discriminazione sociale, di diffondere la cultura della diversità (di orientamento sessuale, di pensiero, di modi di vivere, etc.) e una maggiore presa di coscienza dell´apporto positivo legato alle differenze.
“Il termine queer investe un piano semantico che condensa dentro di sé sia il concetto di trasversalità che di diversità”, afferma Rais. “Al suo interno, pertanto, confluiscono non solo le tematiche GLBT in senso stretto, ma tutto ciò che può essere considerato e trattato come “out”, differente, divergente”.
“Oggi più che mai” aggiunge Titti De Simone, presidente del SICILIA QUEER Filmfest “si sente la necessità, sostenuta tra l’altro anche dalle Raccomandazioni europee del 2006, di divulgare una cultura sempre più rivolta all’inclusione, alla socializzazione, e alla condivisione di spazi, idee e stili di vita”.

Il Festival, nasce a partire dall’esperienza che il cinema Metropolitan di Palermo mise in atto lo scorso anno con un programma interdisciplinare di teatro, cinema, conferenze, mostre, tavole rotonde, diretto da Silvia Antosa (con il contributo di Emanuela Di Patti, Calogero Moscato e Frine Marchese), e volto alla rappresentazione delle identità di genere e degli orientamenti sessuali.

Centrato invece sul linguaggio cinematografico, il SICILIA QUEER filmfest, prima edizione, comprenderà una sezione competitiva (Concorso internazionale di cortometraggi, il cui bando è da oggi scaricabile dal sito www.queerfestival.it) e varie non competitive con un panorama quanto più ampio di film d’autore recenti a tematica omosessuale. Saranno proposte anteprime nazionali e internazionali ma anche retrospettive e omaggi, in collaborazione con il Goethe-Institut Palermo ed il Centre Culturel Français de Palerme et de Sicilie, che hanno garantito la loro preziosa collaborazione, anche progettuale, al Festival. Inoltre, una sezione “Nuove visioni” sarà dedicata a film o video d’autore di particolare originalità stilistica, innovatività formale e intensità poetica, anche se non direttamente riconducibili all’immaginario GLBT.

Ampio spazio nel progetto e nella “filosofia fondativa” del festival hanno le attività permanenti, che si snoderanno prima e dopo la settimana festivaliera. Se la programmazione del Festival prenderà infatti il via in giugno (20-26 giugno 2011), nell’arco dei cinque mesi che precederanno il suo inizio saranno proposte con cadenza mensile cinque anteprime cinematografiche ad inviti (o eventi culturali diversi legati a tematiche queer), cadenzate al 28 di ogni mese (il giorno scelto allude alla data storica del Pride): 28 gennaio, 28 febbraio, 28 marzo, 28 aprile, e 28 maggio 2011.

La prima di queste iniziative, in occasione della presentazione alla stampa e al pubblico del Festival, è la proiezione a Palermo, il 29 novembre, dell’anteprima nazionale del film di Lisa Cholodenko THE KIDS ARE ALL RIGHT (I ragazzi stanno bene, Usa 2010), Teddy Award alla 60a “Berlinale” e Premio Marc’Aurelio a Julianne Moore al “Festival Internazionale del Film di Roma”, distribuito in Italia da marzo 2011 dalla di Andrea Occhipinti, che interverrà alla proiezione.

Tra le attività permanenti del Festival, in primo piano un settore dedicato alla formazione con “Prospettiva QUEER”: un progetto di sensibilizzazione dei giovani alla lotta contro l’omofobia, alle tematiche della convivenza con la diversità e alla decostruzione delle prospettive culturali dominanti sui diversi modelli di orientamento sessuale, ideato da Giovanni Lo Monaco e gestito per la parte organizzativa insieme a Cirus Rinaldi. In collaborazione con AGEDO (l’Associazione nazionale dei genitori di persone omosessuali) e con il mondo accademico, il SICILIA QUEER filmfest proporrà a docenti e studenti del mondo della Scuola e dell’Università, già a partire da gennaio 2011, proiezioni cinematografiche e seminari che tratteranno direttamente gli argomenti glbt in un’ottica queer.
Guideranno i seminari i seguenti docenti e ricercatori dell’Ateneo palermitano: Silvia Antosa, Giuseppe Burgio, Gabriella D’Agostino, Franco Di Maria, Alessandra Dino, Giovanna Fiume e Cirus Rinaldi.

Sempre rivolta ai giovani sarà un’altra iniziativa del Festival: il Concorso di idee per la realizzazione del manifesto del SICILIA QUEER filmfest.
Il concorso sarà rivolto agli studenti delle Accademie di Belle Arti di Palermo e di Catania, nonché agli studenti del Corso di Laurea e del Master in Disegno Industriale (Facoltà di Architettura) dell’Università degli Studi di Palermo.

Il logo del Festival è stato realizzato da Donato Faruolo, autore della grafica del Sicilia Pride 2010. Il trailer del festival verrà realizzato da Roberta Torre, che sarà tra i membri della Giuria internazionale.

Nella Giuria (quanto al resto ancora in corso di definizione) anche Giulio Spatola, giovane filmmaker palermitano, eletto Mister Gay Italia 2010.

Il SICILIA QUEER filmfest ha il patrocinio della Direzione Nazionale Arcigay, ed è incluso nel calendario delle manifestazioni dell’EUROPRIDE 2011.

Tutte le proiezioni del festival avranno luogo al Cityplex Metropolitan di Palermo (Viale Strasburgo, 358), nelle sue 5 sale cinematografiche: SALA 1: n. posti 130; SALA 2: n. posti 120; SALA 3 n. posti 170; SALA 4: n. posti 300; SALA 5: n. posti 150.

Sicilia QUEER Film Fest Staff:

Alessandro Rais, direttore artistico
Titti De Simone, presidente
Ass.Culturale Kleis (Frine Marchese, Calogero Moscato) organizzazione/produzione
Ass. Culturale Visionaria (Silvia Scerrino) organizzazione/produzione
Ass. Culturale Nzocchè (Rosi Castellese): organizzazione/produzione
Emanuela Di Patti, Serena Perdichizzi: segreteria organizzativa
Giovanni Lo Monaco, con la collaborazione di Cirus Rinaldi: rapporti con la Scuola e l’Università
Donato Faruolo festival Logo
Giovannella Brancato ufficio Stampa
Sergio Nuzzo webmaster
Gaetano Marchese queerparty
Sicilia QUEER THINK TANK il “serbatoio di pensiero queer” che contribuisce alla produzione di idee e progetti dentro e intorno al festival:
Silvia ANTOSA, Eugenio ARENA, Eric BIAGI, Pippo BISSO, Vera BONANNO, Claudio CAPPOTTO, Rosi CASTELLESE, Domenico CONOSCENTI, Emma DANTE, Maria Chiara DI GANGI, :duepunti edizioni, Donato FARUOLO, Dario FERRIGNO, Enzo GENNA, Enzo GIANGRASSO, Filippo LUNA, Francesca MARCECA, Marzia METE, Maurizio MONGIOVI’, Silvana MONTERA, Navarra edizioni, Paolo PATANE’, Cirus RINALDI, Heidi SCIACCHITANO, Flavia SCHIAVO, Giulio SPATOLA, Roberta TORRE, (in progress)

www.queerfestival.it [email protected]
Ufficio stampa SICILIA QUEER filmfest
Giovannella Brancato
m 340 8334979
[email protected]

Direttore Artistico: Alessandro Rais

ALESSANDRO RAIS è critico cinematografico e storico del cinema e dei nuovi media. Ha fondato e diretto la Sicilia Film Commission, e attualmente dirige la Filmoteca Regionale Siciliana. Dal 2005 al 2009 ha insegnato Cinema contemporaneo come professore a contratto all’Università di Palermo. In passato ha ideato e diretto la manifestazione “Cinema: lezioni siciliane” (un ciclo di seminari teorico-pratici e retrospettive che tra il fra il 1994 e il 2006 ha portato in Sicilia autori come Abbas Kiarostami, Raùl Ruiz, Vittorio De Seta, Gianni Amelio, Robert Guédiguian, Luciano Emmer, Alain Tanner, Giuseppe Lanci, Frederick Wiseman ed altri) ed il festival internazionale di arti elettroniche e cinema sperimentale “L’immagine leggera – Palermo International videoart, film and media festival” (1996-2001). Fra le pubblicazioni da lui curate, i volumi “Il cinema di Vittorio De Seta” (1995), “Gianni Amelio: conversazioni in Sicilia” (1999), “Location Guide della Sicilia” e “Production Guide della Sicilia” (2009).

Presidente: Titti De Simone

TITTI DE SIMONE è giornalista professionista e politica. E’ stata redattrice del giornale L’Ora di Palermo, e collaboratrice di numerose testate nazionali. E’ stata vicepresidente dell’Arcigay di Bologna e ha fondato l’associazione nazionale ArciLesbica, di cui è stata presidente dal 1996 al 2002. E’ attivista del movimento delle donne e per i diritti civili. Promotrice del World Pride nazionale del 2000, dal 2001 al 2008 è stata Deputata alla Camera e componente della Commissione Cultura. Nel 2006 è stata eletta Segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati. Nel 2009 fonda l’associazione culturale Nzocchè di Palermo, e a tutt’oggi ne cura la direzione artistica. Attualmente sta curando la pubblicazione di una collana di interviste, per la casa editrice Navarra.

IL TERMINE “QUEER”

Queer è un termine che indica/afferisce ad un sistema di pensiero che pone polemicamente in crisi la relazione stabile e apparentemente naturale tra sesso (distinzione biologica maschio vs. femmina), genere (costruzione culturale di uomo vs. donna), desiderio e quindi orientamento sessuale1. Etimologicamente, queer vuol dire anche “obliquo”, “strano”, ed è riferibile a quelle identità che non sono sussumibili all’interno della visione binaria di genere maschile vs. femminile. In questo modo, queer diventa un termine di sfida di quell’insieme di norme che rendono l’eterosessualità naturale e giusta, superando le opposizioni binarie di genere e valorizzando quelle forme di sessualità che resistono alla norma eterocentrica.
Dal punto di vista teorico, queer riferisce di un pensiero secondo cui ogni identità è edificata attraverso significanti culturali che sono dotati di una storia, ma come tali sono anche mutevoli e modificabili nel tempo. Pertanto, ogni soggetto contribuisce da un lato a riprodurre questi significanti culturali ma, dall’altro, anche a modificarli attraverso la propria esperienza, che è, per definizione, unica ed esclusiva.
Queer diventa allora la consapevolezza di questo processo e, come tale, riferisce dello scardinamento del concetto stesso di identità, laddove quest’ultima diventa una scelta, una performance, un esperimento.
In altre parole, attraverso una prospettiva queer, la questione identitaria viene posta in un modo diverso, ovvero in termini di soggettività, posizionamento, identificazione. E’ per questo che il queer non è semplicemente un contenitore di identità, o un termine ombrello in cui rientrano gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (le identità GLBT), ma mette in discussione queste categorie rendendo tutto molto più fluido, morbido, ampio.
Il queer è un atteggiamento mentale, una scelta consapevole di non aderire a una visione univoca della sessualità e dell’identità. In tal modo, diventa uno strumento utile per interrogarsi, a partire proprio dalle strutture rigide e binarie della nostra società, sulla 1 Il genere può essere definito come la complessa interrelazione di ruoli, rappresentazioni, comportamenti, che una società attribuisce ad un sesso, allestendo dei modelli in base ai quali vengono regolati i rapporti tra gli individui. Secondo la teoria della performatività formulata da Judith Butler in Gender Trouble (traduz. it.: “Scambi di genere”) non c’è un genere essenziale che “si esprime” con azioni, gesti e linguaggio. Piuttosto, è la performance del genere, la sua “messa in scena”, a produrre retroattivamente l’illusione che esso sia dotato di un nucleo interno. Così, per pensare il genere, non possiamo risalire a un modello significativo. Il genere è sempre un’imitazione di cui manca l’originale. Più che qualcosa che siamo, il genere è qualcosa che facciamo.
E’ la possibilità di percorrere, sul piano esperienziale ma anche teorico e politico, altre possibili strade di riflessione e di scelte esistenziali. L’approccio critico implicato dal concetto di queer è quindi applicabile anche dalle identità eterosessuali, nel momento in cui esse sperimentano un percorso di consapevolezza e di messa in discussione dello schema rigido binario prescritto dalla cosiddetta “normalità eterosessuale”.

Silvia Antosa
Docente di Letteratura inglese
Dipartimento Ethos
Facoltà di Scienze della Formazione
Università degli Studi di Palermo

Piccola bibliografia di riferimento in italiano:

Antosa, Silvia (a cura di), Omosapiens 2. Spazi e identità queer, Roma, Carocci, 2007.
Borghi, Liana, (2000), Insegnare il queer: marginalità, resistenza, trasgressione, in G. Malaroda, M. Piccione (a cura di), Pro/posizioni. Otia Labronica 1997. Atti del convegno di studi , Edifir, Firenze, pp. 68-80.
Braidotti, Rosi, Soggetto nomade, Donzelli, Roma, 1995.
Butler, Judith, Corpi che contano. I limiti discorsivi del sesso, trad. di S. Capelli, Feltrinelli, Milano 1996).
Butler, Judith, La vita psichica del potere: teorie della soggettivazione e dell’assoggettamento, a cura di C. Weber, Meltemi, Roma 2005.
Butler, Judith, Scambi di genere. Identità, sesso e desiderio, pres. di G. Giorello, trad. it. R. Zuppet, Sansoni, Milano 2004.
Butler, Judith, La disfatta del genere, a cura di O. Guaraldo, trad. di P. Maffezzoli, Meltemi, Roma, 2006.
Butler, Judith, Melanconia di genere/identificazione rifiutata, in M. Dimen, V. Goldner (a cura di), La decostruzione del genere. Teoria femminista, cultura postmoderna e clinica psicoanalitica, a cura di V. Lingiardi, trad. di S. Bakacs, E. Bonini, C. Scaramuzzi, Il Saggiatore, Milano, 2006.
De Lauretis, Teresa, Sui generis, Feltrinelli, Milano, 1996.
De Lauretis, Teresa, Differenza e indifferenza sessuale. Per l’elaborazione di un pensiero lesbico, Estro, Firenze, 1989.
De Lauretis, Teresa, Soggetti eccentrici, Feltrinelli, Milano, 1999.
Haraway, Donna J., Manifesto cyborg, Feltrinelli, Milano, 1995
Irigaray, Luce, Etica della differenza sessuale, Feltrinelli, Milano, 1990
Irigaray, Luce, Questo sesso che non è un sesso, Feltrinelli, Milano, 1978
Lorber, Judith, L’invenzione dei sessi, Il Saggiatore, Milano, 1996
Macrì, Teresa, Il corpo postorganico. Sconfinamenti della performance, Costa & Nolan, Genova, 1996
Pustianaz, Marco, (2000), Gay/queer: un’altra differenza?, in G. Malaroda, M. Piccione (a cura di), Pro/posizioni. Otia Labronica 1997. Atti del convegno di studi, Edifir, Firenze, pp. 81-91.
Pustianaz, Marco, (2004b), Studi queer, in M. Cometa (dir.), Dizionario degli studi culturali, a cura di R. Coglitore, F. Mazzara, Meltemi, Roma pp. 441-448.
Pustianaz, Marco, (2006), Queer studies 2004-2006, in D. Rizzo (a cura di), Omosapiens. Studi e ricerche sugli orientamenti sessuali, Carocci, Roma, pp. 83-90.

Associazione culturale visionaria
via del Bastione 16 – 90134 Palermo – Italy (P. Iva 05994591005, sede legale: via della Favorita 2 – 90142 Palermo)
tel:+39.091.6527240 fax:+39.091.217873
www.queerfestival.it [email protected]


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