Reed Cowan e Dustin Lance Black preparano un film sul bullismo antigay

L’America più civile si sta mobilitando contro l’omofobia e il bullismo antigay che solo nelle ultime tre settimane ha fatto registrare quattro suicidi…

Reed Cowan L’America più civile si sta mobilitando contro l’omofobia e il bullismo antigay che solo nelle ultime tre settimane ha fatto registrare quattro suicidi, l’ultimo dei quali è stato quello dello studente 18enne di origini italiane, Tyler Clementi (vedi articolo del Corriere). Daniel Radcliffe (la star di Harry Potter) ha dichiarato a MTV News di avere il cuore spezzato per questa serie di suicidi gay. Il regista Reed Cowan, già autore del doc “8: The Morman Propo$ition” si sta preparando a girare un film su questo grave problema, insieme allo sceneggiatore Dustin Lance Black (Oscar per Milk) e a Charles Robbins, direttore di “The Trevor Project“, l’associazione che da anni si batte contro il bullismo gay. Il regista ha detto che “sarà un film documentario girato per la televisione che, sulla scia di questi terribili suicidi, ne affronterà le cause e le situazioni in cui vengono generati. Il film inizierà dal call center di ‘The Trevor Project’ che ogni anno raccoglie circa 30.000 telefonate di omosessuali in crisi, e metterà in evidenza le storie di alcuni di loro, che chiamano con già nelle mani un flaconcino di pillole o con una pistola puntata alla tempia o con una corda intorno al collo. Vogliamo dare voce a queste angoscie nella speranza di ottenere dei cambiamenti e di sensibilizzare la società su questo problema. Faremo il film nel più breve tempo possibile ma senza compromettere la qualità del lavoro che queste storie meritano. Voglio continuare il mio lavoro con lo stesso impegno e serietà che mi hanno fatto arrivare lettere sulla mia pagina di Facebook come una che dice: ‘Sono una persona religiosa, un conservatore, un Repubblicano e voi mi avete fatto riflettere. Mi avete fatto guardare il mondo in modo differente dopo che mi sono seduto e ho visto il vostro film sulla proposition 8 e i mormoni’. Il nostro film sarà rivolto alle persone più differenti e stimolerà un dialogo su cosa può accadere quando la religione prende il posto della politica, sul fatto se vogliamo nel nostro Paese uno stato teocratico o invece uno stato democratico. La cosa che mi fa più felice è sentirmi dire da giovani omosessuali: ‘grazie per avere dato voce alle mie paure di adolescente, perché io da solo non ne ero capace‘.


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