La temuta "power list" 2010 del mensile CIAK

Pubblicata dal mensile Ciak (settembre 2010) l’annuale “power list” (‘la classifica che tutti temono’) dei 50 personaggi più potenti dell’industria cinematografica italiana.

Pubblicata dal mensile Ciak (settembre 2010) l’annuale “power list” (‘la classifica che tutti temono’) dei 50 personaggi più potenti dell’industria cinematografica italiana. Tra le novità per noi più interessanti, il salto dal 47mo posto dello scorso anno all’11mo di quest’anno, di Ferzan Ozpetek, con la seguente motivazione: “Dopo un tentativo non riuscito col melodramma “spinto” (Un giorno perfetto, appena 3 milioni d’incasso), stavolta Ozpetek (51 anni) è riuscito a trovare quel che cercava, ovvero un nuovo orizzonte narrativo sganciato almeno in parte dai suoi passati successi, grazie alla leggerezza della commedia. “Mine vaganti”, coi suoi 8.200 milioni ha sfiorato il risultato del suo film più fortunato (La finestra di fronte), ottenendo consenso sia critico che di pubblico. PUNTO DI FORZA: I numerosi premi vinti (Ciak d’oro, Nastri e Globo d’oro come miglior film) rafforzano la sua fama di abile narratore e gran direttore d’attori (premioa Scamarciom Fantastichini, Sofia Ricci, Savino e Occhini). Ma, soprattutto, la presenza del film al festival di Berlino e ai Tribeca hanno favorito la vendita del film all’estero (in 27 paesi). PUNTO DEBOLE: “Mine vaganti” è un raro esempio di film popolare che riesce ad essere anche d’autore, un equilibrio non facile da replicare. Da segnalare nella classifica la new entry di Checco Zalone al 9no posto grazie all’inatteso successo di “Cado dalle nubi”; Elio Germano new entry al 20mo posto (col Punto debole: non accetta compromessi e ama il rischio. Belle doti dal punto di vista artistico ma che non aiutano al box office); Andrea Occhipinti, unico gay dichiarato dell’industria del cinema italiano, scende dal 41mo al 44mo posto per gli scarsi successi ottenuti dagli ultimi film distribuiti (Due vite per caso; La prima linea). Noi gli domandiamo perché continua a rimandare l’uscita del brillante film gay “The Kids Are All Right” che sta spopolando negli USA (questa settimana ancora al 21mo posto del box office dopo due mesi di programmazione)


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