5 corti contro l'omofobia

Sono i film che hanno vinto un concorso di sceneggiatura indetto dal Ministero francese della Salute e altri sul tema dei “giovani omosessuali visti dagli altri, la sola differenza fra l’omosessualità e l’eterosessualità è l’omofobia”.

Il 17 maggio è la giornata internazionale contro l’omofobia (o IDAHO, acronimo di International Day Against Homophobia). La ricorrenza, ideata da Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie, nel 2005, è stata promossa dall’Unione Europea nel 2007 (dopo alcune dichiarazioni di autorità polacche contro la comunità LGBT).
L’obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell’omofobia in tutte le sue forme.

In Francia il Ministero della Salute e degli Sports insieme all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e con la collaborazione di Canal+, hanno organizzato un concorso per la migliore sceneggiatura sul tema dell’omofobia e delle sue conseguenze, dal titolo “Jeune et homo sous le regard des autres – La seule différence entre l’homosexualité et l’hétérosexualité, c’est l’homophobie” (Omosessuali sotto lo sguardo degli altri – La sola differenza fra l’omosessualità e l’eterosessualità è l’omofobia). Allo scopo è stato creato un apposito sito web con tutte le specificazioni: www.leregarddesautres.fr

Al concorso hanno partecipato 905 sceneggiature e nel 2009 un gruppo di selezionatori (membri delle associazioni Ligne Azur, Sida Info Service, SOS Homophobie, Inter LGBT, Contact, Le MAG, dei sindacati e dell’INPES) ha ammesso al concorso 300 lavori che sono poi stati ridotti a 30 dal comitato di selezione. Queste 30 opere sono state giudicate da una giuria presieduta da André Téchiné e composta da personalità del mondo del cinema e della tv che hanno decretato i vincitori destinati a diventare 5 cortometraggi.

I 4 vincitori, più una menzione speciale, sono risultati:

“Basket et maths”, scritto da Sébastien Perroy, 29 anni : «Parlare del coming out mi è sembrato un elemento importante»

“Les Incroyables Aventures de Fusion Man” scritto da David Halphen, 21 anni: «Io penso che la cultura e il divertimento siano i modi migliori per avvicinare il grande pubblico ai problemi legati all’omofobia»

“Omar” scritto da Axel Djossou, 18 anni: «L’omofobia, come tutte le forme di discriminazione, è soprattutto il rifiuto della diversità»

“En Colo”, scritto da Guillaume Nail, 29 anni: «Il mio obiettivo è stato che il film potesse essere visto dal maggior numero di persone, che le persone s’identificassero e comprendessero che abbiamo tutti un ruolo da giocare»

Menzione speciale della Giuria a:

“Pauline”, scritto da Daphné Charbonneau, 21 anni: «Attraverso il mio film ho voluto parlare d’una mia amica che nonostante tutta la sua apparente gioia e comunicativa, nascondeva nel profondo di se stessa un pesante segreto: la sua omosessualità»

Questi 5 corti sono vedibili sul sito www.leregarddesautres.fr

Breve descrizione dei cortometraggi:

“Basket et maths” diretto da Rodolphe Marconi e scritto da Sébastien Perroy; durata 6:33; interpreti: Jean-Denis Marcoccio, Aurélien
Sinossi: Jérôme è innamorato del suo amico Cédric, ma non vuole ammettere di essere omosessuale. Un giorno, d’impulso, Cédric abbraccia Jérôme, senza comprendere lui stesso quello che ha fatto e comportandosi poi come se nulla fosse accaduto. Da quel momento i due giovani inizieranno un cammino differente per arrivare ad accettare la propria omosessualità.

“En Colo” diretto da Pascal-Alex Vincent e scritto da Guillaume Nail; durata 7:44; interpreti:Emylou Brunet, Laura Boujenah, Côme Levin, Axel Wursten, Paul Perles e Alexis Michalik.
Sinossi: A un incontro per il gioco “vero o falso”, due giovani ragazzi Mathieu e Maxime, vengono sfidati ad abbracciarsi. Il bacio provoca in loro una certa emozione. Da quel momento i ragazzi che hanno assistito alla scena, fanno delle allusioni più o meno dirette alla possibile omosessualità di Maxime. Una rivelazione sorprendente destabilizzerà il gruppo, ma soprattutto li farà riflettere.

“Les incroyables aventures de Fusion Man” diretto da Xavier Gens e Marius Vale e scritto da David Halphen; durata 8:23; interpreti: Raphaël Personnaz, Mélanie Bernier, Frédéric Chau, Félix Moati et Patrick Ligardes
Sinossi: Una storia ispirata ai super eroi. Dan, alias Fusion Man, s’appresta a trascorrere la serata con il suo piccolo amico Marc, quando deve abbandonarlo per volare in soccorso d’un innocente. Scopre che Raphaël, un giovane gay, è sul punto di suicidarsi, sobillato da Waco, un gran cafone. Il duello tra Fusion Man e Waco li porta ad una discussione che permetterà a ciascuno di fare il punto sulla propria situazione personale.

“Omar” diretto da Sébastien Gabriel e scritto da Axel Djossou; durata 8:56; interpreti: Ralph Amoussou, François Civil, Karim Zakraoui, Kévin Coélho, Adrien Ruiz, Eriq Ebouaney, Claudia Tagbo e Bouraouia Marzouk.
Sinossi: E’ la storia di Omar, un giovane omosessuale che vive in una cittadina che ama ma dove la pressione psicologica è tale che non gli permette di rivelare e vivere la propria omosessualità. Lo stesso accade al suo miglior amico Morad. Fino al giorno che innamoratosi di Arthur viene scoperto e deve prendere una decisione: rinunciare al suo amore o abbandonare la città per latri orizzonti.

“Pauline” diretto da Célinne Sciamma e scritto da Daphné Charbonneau; durata 7:53; interpreti: Anaïs Demoustier.
Sinossi: Una giovane ragazza racconta la sua storia davanti alla videocamera. L’infanzia gioiosa in una piccola città di provincia dove tutti si conoscono, la rivelazione pubblica e infamante della sua omosessualità da parte di un amico dei suoi genitori, il silenzio di amici e conoscenti, il dolore della solitudine, la possibilità di essere accettata. Tutto questo come se fosse una confidenza raccontata a un’altra ragazza, o meglio agli spettatori.

Il sito del concorso (www.leregarddesautres.fr) segnala inoltre i seguenti film sul tema dell’omofobia

Le secret de Brokeback Mountain di Ang Lee (2006)
Six feet Under (Serie tv)
Maurice di James Ivory (1987)
Les roseaux sauvages di André Téchiné (1994)
Priscilla, folle du désert di Stephan Elliott (1994)
Juste une question d’amour di Christian Faure (téléfilm, 2000)
C.R.A.Z.Y. di Jean-Marc Vallée (2006)
The L word (serie tv)
Beautiful thing di Hettie MacDonald (1996)
Naissance des pieuvres di Céline Sciamma (2007)
A cause d’un garçon di Fabrice Cazeneuve (téléfilm, 2000)
Pourquoi pas moi ? di Stéphane Giusti (1998)
My beautiful laundrette di Stephen Frears (1986)


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