"IL PUGILE E LA BALLERINA"

intenso e coraggioso primo lungometraggio di Francesco Suriano, prodotto da Pier Francesco Aiello, arriva finalmente sui nostri schermi

Il prossimo 7 novembre arriva sugli schermi italiani (prima a Roma poi nel resto d’Italia) l’atteso film indipendente “Il pugile e la ballerina” di Francesco Suriano. Curiosamente uscirà in quel giorno anche il film vincitore del Queer Lion 2008 a Venezia, “Un’altro pianeta”. I due film hanno in comune anche il fatto di essere stati prodotti con un budget iniziale di soli 1000 euro. Questo fatto può fare gridare al miracolo ed entusiasmarci per il coraggio e la determinazioni degli autori, ma nello stesso tempo ci riempie di amarezza constatare la persistenza di un mercato cinematografico ancora troppo timoroso e chiuso alle novità e a certe tematiche.

Il film di Francesco Suriano, prodotto nel 2006 e visto finora solo in alcuni Festival, viene distribuito dalla P.F.A. Films, la casa di produzione e distribuzione fondata nel 1991 da Pier Francesco Aiello. Aiello ha iniziato la sua carriera come attore, lavorando in più di 20 films, tra cui “Ginger and Fred” di Federico Fellini, “Identificazione di una donna” di Michelangelo Antonioni, “L’arte di amare” di Walerian Borowczyk e “Io so che tu sai che io so” di Alberto Sordi. Più di recente ha interpretato piccoli ruoli in “Anime fiammeggianti” di Davide Ferrario e “Faccia di Picasso” di Massimo Ceccherini.

Francesco Suriano, regista e sceneggiatore di “Il pugile e la ballerina”, è al suo primo lungometraggio. Ha frequentato la scuola di sceneggiatura di Cinema Democratico diretta da Ugo Pirro ed è stato collaboratore di Laura Betti nella Fondazione Pier Paolo Pasolini. Ha partecipato a diversi opere teatrali ed è autore di saggi di critica cinematografica.

“Il pugile e la ballerina” è un film che dimostra una maturità registica e compositiva davvero eccezionali. Presenta in parallelo due storie difficili e rappresentative della realtà contemporanea. Una è quella formata da Enzo, mercante d’arte omosessuale, e da Fabio, un pugile di periferia eterosessuale. Vivono insieme in un appartamento nel centro di Roma, affacciato su una piazza frequentata da un’umanità eterogenea: clienti e personale di un ristorante romano, artiste e galleriste, coatti coinvolti in traffici non proprio puliti. Fabio ama le comodità e l’ambiente eccentrico del centro di Roma, Enzo, invece, ama alla follia Fabio. L’altra storia è quella di Osho, un ex poliziotto cacciato dall’Arma, e di Carletto che invece non è mai riuscito a passare il concorso per entrare nella polizia. Ora sopravvivono con piccole truffe dove si fingono agenti. In una giornata invernale, grigia e piovosa, in una Roma plumbea e oppressa dal traffico, queste due storie sembrano arrivare al capolinea…

Il regista Francesco Suriano sottolinea che “Questa storia ha come sfondo il dualismo tra finzione e realtà. La storia delle due “coppie”, il gallerista con il pugile, e il poliziotto giovane con quello con più esperienza, ha proprio in sé questa sostanza: la coppia di Enzo e Fabio che sembra una storia di finzione è invece una storia vera, ovviamente trasposta cinematograficamente ed è interpretata da due non attori che sono i veri Enzo e Fabio. La coppia dei due poliziotti corrotti, è invece una storia di fantasia, interpretata da due bravi attori (Marcello Mazzarella e Peppino Mazzotta) con esperienze cinematografiche e teatrali. Anche il resto del cast artistico è composto da attori che provengono per la maggior parte dal teatro (Francesca Benedetti, Moira Grassi, Crescenza Guarnieri, Arturo Cirillo, Sarà Bertelà, Raffaella Lebboroni), i quali sono riusciti ad amalgamare, con la loro interpretazione, i due non attori a una realtà cinematografica. Il film ha due tempi narrativi: le ultime ventiquattr’ore del rapporto tra Enzo e Fabio, in cui è inscritta anche la fine della storia tra Osho e Carletto e il recente passato di Enzo e Fabio. La fotografia del film vuole sottolineare i due tempi narrativi: il presente desaturato, grigio, come i sampietrini del centro di Roma, e il passato con un colore più saturo più solare come l’inizio della storia fra Enzo, la ballerina e Fabio, il pugile.”

Il cast del film sarà presente alle proiezioni di venerdì 7 e sabato 8 novembre al Filmstudio di Roma.

Qui sotto la splendida locandina del film seguita da una immagine di scena.

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