A ROMA IL TEKFESTIVAL 2008

Quasi un festival gay con la sezione “Phag Off” dal sottotitolo “Queer Horror o la sublime leggerezza del divenire” e l’inaugurazione dedicata al documentario sulle unioni civili in Italia premiato a Berlino 2008. Il programma queer.

Parte domani 5 maggio la settimana edizione del Tekfestival, il festival del cinema indipendente che si svolge a Roma in due sale cinematografiche: il Cinema Farnese e il Cinema Trevi dal 6 all’11 maggio con 80 titoli per 6 giorni di interessante programmazione.

Gli obiettivi di questo festival sono così spiegati dagli organizzatori: “Anche quest’anno abbiamo cercato di coniugare l’appassionato lavoro di ricerca, che si basa sulla frequentazione di importanti festival nazionali e internazionali, sulla relazione con gli istituti di cultura, le case di produzione, gli autori e le autrici, con l’esigenza di proporre uno sguardo cinematografico sulla realtà contemporanea. La scelta di proporre un festival significa per noi, ancora una volta, poter dare voce e corpo a quei lavori e quelle figure che solitamente rimangono fuori dai circuiti distributivi, perché non espressamente commerciali, con lo scopo di creare uno luogo fisico che diventi spazio mentale da dedicare alla riflessione, libera, alla scoperta, destabilizzante, alla discussione, appassionata.

Da qualche anno il festival mostra una particolare attenzione al cinema lgbt a cui dedica un’intera sezione, “Phag Off”, quasi un festival nel festival, con anteprime e opere provenienti da altri festival raccolte da Francesco Palmieri col sostegno di “Da Sodoma A Hollywood” – Torino International GLBT Film Festival, “Ffglp” Festival de Films Gay et Lesbiens de Paris, L’ambasciata di Francia, Il circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”, Epicentro URsino Romano/Subwoofer, e “Queer” supplemento di Liberazione.
Il sottotitolo della sezione Phag Off di quest’anno è “Queer Horror o la sublime leggerezza del divenire” e viene così presentata dall’organizzatore Francesco WARBEAR Macarone Palmieri:

Phag Off continua il suo percorso «sublime» con il quarto anno di lavoro interno al Tekfestival.
Tale aggettivo vuole essere un filtro di lettura di quell’internzona queer che Phag Off Produce tra riflessione teorica su genere ed orientamento sessuale, azione cinematografica votata alla produzione e distribuzione indipendente e, infine, alla produzione culturale e all’entertainment al vetriolo. La categoria del «sublime» qui è applicabile ad un’idea posmoderna del varco; lo squilibrio di un piacere/dispiacere che fa della scelta dei titoli uno stimolo di rilfessione sulla precarietà delle vite in assenza di diritti minimi sopratutto nella sfera nazionale. Ma anche e sopratutto caduta in quei buchi del linguaggio g.l.b.t. dove manca una critica alle maglie invisibili che tessono trame di potere nelle quali gli stessi movimenti rimangono invischiati. Per questo il leit motiv ha come focus un genere cinematografico che esalta la precarietà verso la frattura, la perdita del controllo, l’esperienza sublime: L’HORROR che nel nostro caso è affrontato con sottile black humor specificatamente su due dei quattro film Pivot sui quali si poggia la finestra.
Parliamo dell’ultimo film di Bruce LaBruce “Otto; Or, Up with Dead People” che riflette sul tema di identità ed inquitudine come posizionamento tra il non-vivo e il non-morto e sul tema dei movimenti glbt come preda di processi di zombificazione. O, ancora, «Dancing» P. M. Bernard, X. Brillat, P. Trividic che utilizza un linguaggio oscuro e surreale di matrice lynchiana per portare una riflessione tra rappresentazione di genere maschile e psicosi.
Ancora, il doppio vincolo tra piacere e dispiacere si stringe su film quali Improvvisamente l’inverno scorso di Gustav Hofer e Luca Ragazzi che portano l’esperienza della critica al paradosso, denudando loro stessi all’orrore omofobo italiano ed infine, al sublime piacere della caduta di “Glue” di A. Dos Santos; produzione della “nueva onda” di cinema queer argentino che dipinge con setole sottili la caduta/volo adoslescenziale come spazio queer di indagine sessuale. Intorno a questi titoli-attrattori si polarizzano tempeste di cortometraggi e sperimentazioni linguistiche (documentario fotografico, fiction, porno, detorunamento televisivo, animazione) ad opera di Charles Lum, Florance Fradelizi, Jonathan Robinson, Claudia Pajewski, Jeremy Stewart, Aron Kantor.
Phag Off vi invita alla visione, abbandonando l’essere per di/venire con sublime leggerezza.

A rimarcare l’attenzione che il festival dedica alle nostre tematiche, la serata inaugurale di questa edizione è dedicata al film documentario “Improvvisamente l’inverno scorso” di Gustav Hofer, Luca Ragazzi, già premiato a Berlino ma tuttora assente dalle nostre sale. Inoltre, fuori dalla sezione queer troviamo, come evento speciale, la proiezione del film “Vivere” di Angelina Maccarone, uno dei film lesbici più belli della passata stagione, e all’interno della sezione documentari italiani in concorso il film Dalla testa ai piedi di Simone Cangelosi che documenta la transizione da uomo a donna vissuta dal regista.

LA PROGRAMMAZIONE DELLE OPERE A TEMATICA

Martedì 6 maggio 2008

Cinema trevi

h. 20.30 Phag Pride

F/f
di Charles Lum (Usa, 2007, 5’, doc)
“F/F” è un viaggio musicale simultaneo attraverso due festival autunnali americani unici nel loro carattere ovvero la “Fryeburg Fair” in New England e la “Folsom Street Fair”di San Francisco. LA diversità topografica culturale e musicale delle due celebrazioni è unita in un unico frame esponendo telecamera e pubblico come voyers. La struttura duale propone un parallelismo culturale . Musica, telecamere e partecipanti ballano attraverso un vasto orizzonte politico e e geografico americano.

“Improvvisamente l’inverno scorso”
di Gustav Hofer, Luca Ragazzi (Italia, 2007, 80’, doc)
Presentazione in sala con:
Charles Lum, Gustav Hofer e Luca Ragazzi e il circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”
Il film racconta la storia di Luca e Gustav, una coppia che sta insieme da otto anni, e di quello che gli è successo improvvisamente l’inverno scorso, quando un’ondata inaspettata di omofobia ha sconvolto la loro quotidianità. A Febbraio, dopo mesi di discussioni, il governo Prodi – come da programma – ha presentato una proposta di legge per le unioni civili estesa anche alle coppie omosessuali. e da lì è partita un’offensiva mediatica e politica di proporzioni inaspettate. Il paese si è così diviso tra chi era a favore dei DiCo (il nome del disegno di legge) e chi gli sparava contro. Dai pulpiti delle chiese e dai salotti televisivi, si è arrivati a livelli parossistici di intolleranza. Quello che ne viene fuori è un quadro poco edificante, e alquanto contraddittorio, del Belpaese.


Mercoledì 7 maggio 2008

Cinema farnese

h. 16.30 Concorso italiano doc

Dalla testa ai piedi
di Simone Cangelosi (Italia, 2007, 28′, doc)
Dalla testa ai piedi è un progetto dalla duplice natura: da una parte è un documentario sulla ricerca di identità di genere del protagonista, dall’altra è uno degli strumenti di cui il protagonista si è avvalso per compiere la ricerca stessa. Il film testimonia la transizione da donna a uomo che il regista ha vissuto tra la fine degli anni ’90 e il 2005. Simone Cangelosi ha cominciato a lavorare al progetto nel 1998 pensandolo come una sorta di diario visivo che seguisse passo dopo passo la propria trasformazione fisica e psicologica.

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h. 18.30 Panorami

Pasolini Pa* Palestine
di Ayreen Anastas (Palestina, 2005, 50′, doc)
v.o. sott. it.
Anteprima italiana
Pasolini Pa* Palestine è un tentativo di ripetere il viaggio in Palestina di Pasolini nel suo film Sopralluoghi in Palestina per il Vangelo secondo Matteo nel 1963. La sceneggiatura viene adattata a una cartina sovrimposta al paesaggio reale, creando così contraddizione e rotture tra il visibile e l’udibile, tra ciò che si prevede e la realtà. Il video esplora il tema della ripetizione – per Heidegger la ripetizione, la ripresa, sono i termini da utilizzare per un atteggiamento corretto verso il passato – e stabilisce un dialogo con Pasolini. Le parole dialogo, discussione, derivano dal latino discutere che vuol dire rompere in pezzi. Il video non critica Pasolini ma rivela le possibilità del suo pensiero e della sua opera in relazione alle “esperienze” che le hanno ispirate.


Venerdì 9 maggio 2008

Cinema trevi

h.16.00 Panorami

We’re the …. of the communism
di Cui Zi’en (Cina, 2007, 94′, doc)
v.o. sott. inglese
Anteprima nazionale
(Nel film non c’è tematica gay ma il regista è uno degli attivisti gay più impegnati nella Cina contemporanea)
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h.20.00 Phag off – Bears on film

A Bear, Where?
di Jeremy Stuart (Australia, 2007, 3′, animazione)
v.o. sott. it.
“A Bear, Where ?” è un’animazione di 3 minuti rappresentato in un linguaggio ibrido tra il diario di viaggio, la grafica del video game, le news di un sito dinamico ed il sogno solare di barbe. Seguite un piccolo orso nel suo viaggio se guendo i suoi desideri mentre cerca di cogliere lo sguardo di un suo simile, con camion treni e aerei attraverso i festival di cinema di tutto il mondo

Bearly haunted
di Jonathan Robinson (Gb, 2007, 8′, corto)
v.o. sott. it.
Bearly Haunted gica con il famoso programma televisivo ‘Most Haunted’ ma con un taglio ursino. Gordon Gribben recita nelle vesti del parapsicologo Gordon dela Croix e Toby Rothwell in quella dell’orso medium. LA presentatrice Valerie è intepretata da Hilary Easter-Jones. Il film ha vinto il ‘Paw Award’ for best film al Vermont Bear Film Festival in the US

Mommy’s House
di Aron Kantor (USA, 2007, 19′, finzione)
v.o. sott. it.
Richard e Carl, criminali ed amanti, fanno un incidente mentre fuggono da una rapina. Per cercare rifugio e un telefono, essi arrivano a bussare la porta di una casa invisibile ed enorme. Apre una donna delusa di nome “Mommy” che scambia Richard per suo figlio. Con lo svilupparsi della notte Richard inizia a identificarsi nel figlio di Mommy mentre Richard ingelosito decide di rapinarla e scappare. Mentre la tensione sale iniziano ad accadere eventi soprannaturali ed inizia ad apparire evidente che né Mommy né la sua casa sono ciò che sembrano.

Dancing
P. M. Bernard, X. Brillat, P. Trividic (Francia, 2004, 90′, finzione)
v.o. sott. it.
Rene è un artista, il suo studio è in un club abbandonato dove vive con il suo partner. La vita scorre felice finche non inciampa in “qualcosa”. Non è semplicemente il suo sentirsi male quanto il suo …sentire o, il vedere apparizioni di due clowns che si ripetono in modo costante producendo ossessioni fino al punto di rottura. La sua vita deraglia e lui ariva faccia a faccia con il suo doppelganger.

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Cinema Farnese
h. 22.30 Eventi speciali

“Vivere”
di Angelina Maccarone (Germania, 2007, 97′, finzione)
v.o. sott. it.
Tre donne in fuga, che si salvano l’un l’altra, che salvano se stesse… La notte di Natale, la sorella minore di Francesca, Antonietta, scappa a Rotterdam con il suo fidanzato musicista. Mentre la cerca, Francesca incontra Gerlinde, che ha tentato di sucidarsi per amore. Ora Francesca ha due vite da salvare, ma è difficile dire chi salerà chi. Vivere è un film sull’importanza di vivere i propri sogni e desideri, anzichè morire per essi. «L’idea di iniziare ognuna delle storie il giorno di Natale e di descrivere i principali avvenimenti per ogni personaggio fino al momento del loro incontro, permette di sperimentare stili cinematografici differenti per sottolineare la specifica prospettiva di ogni storia» A. Maccarone.


Sabato 10 maggio 2008

Cinema Farnese

h.22.30 Phag the screen

The Best Is Yet To Cum
di Claudia Pajewski (Italia, 2007, 4′, doc)
The Best Is Yet to Cum è il risultato di due anni di incursioni fotografiche all’interno di Phag Off, un progetto nato a Roma nel 2003 e divenuto un punto di riferimento internazionale nella promozione della cultura e dell’immaginario queer. Scatti che mostrano l’irriverenza di un’umanità che si scrolla di dosso gli stereotipi prodotti da una cultura della sessualità che non le appartiene, superando le barriere prefabbricate dell’identità di genere e i canoni estetici della rappresentazione del corpo. Fotografie come pulsazioni di un obiettivo che serpeggia nel fragore del party immortalando volti, corpi e frammenti di corpi nella sintesi silenziosa dell’immagine, catturando ritagli antropomorfici nel fluido infinito e mutevole della celebrazione notturna delle personalità.

Bonne Bourre (A Good F***)
di Florance Fradelizi (Francia, 2006, 3′, fiction/porno)
Due corpi. Due donne. Una scopata intensa in un cesso. Questo corto è un omaggio a « Querelle » di Jean Genet e elebra il sesso lesbico e la sessualità in tute le sue forme. Il film è andato al Paris Gay & Lesbian Film Festival del 2006, al San Francisco Frameline, Berlin Porn Film Festival, Pink Screen Bruxelles, Mix Brasil, Image+Nation Montréal del 2007 e London Lesbian & Gay Film Festival del 2008.

Otto; or, up with dead people
di Bruce LaBruce (Germania, 2007, 94′, finzione)
v.o. sott. it.
Presentazione in sala:
Claudia Pajewski, Florance Fradelizi, Jurgen Bruening
Un giovane zombie di nome otto appare su un’autostrada. Non ha idea di chi é, da dove viene e dove sta andando. Con un passaggio arriva a Berlino ed inizia ad esplorare la città finché non viene scoperto dalla regista indipendente Medea Yarn che comincia a fare un documentario su di lui mentre cerca di concludere «Up with Dead People » un porno-zombie- politico sul quale sta lavorando da anni. Otto si trasferisce a casa di Fritz Fritze, la star del porno-zombie, e inizia a tracciare tutte le sue debolezze da zombie « atipico ». Quando scopre di avere un portafoglio in tasca, egli inizia a ricordare schegge del suo passato con risultati devstanti.


Domenica 11 maggio 2008

Cinema Trevi

h.18.00 Phag youth

This is the girl
di Catherine Corringer (Francia, 2006, 16′, fiction/porno)
v.o. sott. it.
This is a girl è una fantasia erotica queer e fantastica, introducendo un’eroina che tira di box, la sua ragazza allenatrice e un uomo-giocattolo sessuale.- Il film un’esplorazione del potere sessuale delle donne prodotto dalla masturbazione, giochi erotici ed ejaculazione femminile. Il film è stato proiettato al San Francisco Frameline, Berlin Porn Film Festival, Pink Screen Bruxelles, Mix Brasil, Image+Nation Montréal, Paris Gay & Lesbian Film.

Glue
di Alexis Dos Santos (Argentina, 2006, 105′, finzione)
v.o. sott. inglese
Lucas è un 15enne con dei genitori che si stanno separando causa l’infedeltà del padre. Passa la maggior parte del suo tempo correndo in bici nella sua deserta città natale e facendo pratica nella band punk con il suo migliore amico Nacho, attaccato alla rovente colonna sonora di The Violent Femmes (hanno regalato i loro brani). Una crescente curiosità verso Nacho è diventata ancora più forte dopo l’incontro con la stravagante Andrea, che si aggiunge al duo. Girato nella luce dorata della Patagonia, con una mescolanza di super8 e digitale, il film illustra molto bene le insicurezze e i tormenti di questi giovani adolescenti alla scoperta della sessualità nella noia e inettitudine di una piccola città.

Dal sito del Festival

Vedi il programma completo

Qui sotto il manifesto del TekFestival 2008

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