Ancora novità al Togay 2008, il festival italiano di cinema gay lesbico (Torino, 17-25 aprile 2008) atteso in tutto il mondo dove è secondo solo al festival gay di San Francisco. Questa volta parliamo della sezione “Round Midnight” dedicata per la prima volta, con coraggio e qualche rischio di critica dai soliti pseudo-moralisti, al cinema porno di qualità.
Il catalogo del Festival mette subito le mani avanti affermando che “Questa scelta, apparentemente controversa, è al contrario estremamente doverosa all’interno di un programma che si è sempre caratterizzato per coraggio e qualità. Negli ultimi anni la pornografia è diventata una sorta di fenomeno artistico e sociale, con molti artisti della nuova generazione attivi nelle arti visive ispirati dalla sua estetica.” Il riferimento è al regista attore Parker Williams al quale la mostra dedica uno speciale omaggio, ospitandolo e presentando due film, uno dei quali, Lube Job, è il suo debutto alla regia sempre nell’ambito dell’hard gay dove è da tempo uno degli attori più richiesti. Riportiamo dal catalogo la presentazione dell’omaggio a Parker Williams:
Per la prima volta nella sua storia, giunta ormai al 23° anno, il Torino GLBT Film Festival dedica un omaggio a una personalità del mondo porno gay.
Dopo un attento esame dell’industria hardcore e degli attori che vi gravitano intorno, la scelta di Parker Williams sembra la più appropriata, anche in considerazione del fatto che il suo lavoro si estende tanto alla recitazione e alla regia quanto ai media in generale.
Nell’ambito della sua carriera, Parker Williams è stato fra gli interpreti principali dei maggiori film porno degli ultimi dieci anni, lavorando con case di produzione quali Titan, Catalina, Studio 2000, Falcon, All Worlds e Raging Stallion. Il suo personale carisma, la spontaneità, il fascino della sua persona e l’abilità nel recitare i suoi personaggi hanno ben presto distinto Williams rispetto agli altri modelli che lavorano nell’industria del cinema porno. La capacità di interpretare ogni stereotipo maschile senza perdere il suo tratto personale è davvero una dote insolita e straordinaria.
Nel 2005 Parker Williams ha aggiunto un altro significativo aspetto alla sua carriera, recitando e dirigendo Lube Job per Raging Stallion. Il salto dietro la macchina da presa dimostra un discreto talento tecnico e la capacità di creare un’eccitante e originale sceneggiatura.
La sua personalità variegata e la curiosità artistica gli hanno consentito di impegnarsi anche in altre discipline artistiche, come il teatro. Williams è uno dei maggiori protagonisti (insieme a Matthew Rush, un’altra porno star hardcore gay) dello spettacolo camp Cell Bloq, esilarante remake della commedia Boys of Cellblock Q diretta nel 1984 da John C. Wahl. La piéce teatrale ha raccolto un buon consenso critico e un eccellente successo di pubblico negli Usa.
Di recente, Williams sta lavorando alla creazione, ancora una volta insieme a Matthew Rush, di una nuova casa si produzione chiamata Savage e che sarà dedicata all’intrattenimento gay a 360 gradi.
Sempre all’interno della sezione “Round Midnight” troviamo anche l’omaggio all’artista newyorkese Joe Oppedisano del quale viene presentato in anteprima assoluta il documentario Joe Oppedisano’s Knockout!, un dietro le quinte sulla preparazione dell’omonimo calendario andato a ruba negli USA. Dal catalogo del Festival:
Presentato in anteprima assoluta al Togay 2008, siamo sul set fotografico dell’omonimo calendario per il 2009 uscito negli Stati Uniti e andato subito a ruba. Lo sfondo è quello della palestra Gleason Gym di New York; i protagonisti sono modelli nel classico stile di Joe Oppedisano: uomini iper-virili, lottatori sexy, pugili. Testosterone ovunque.
La serie di calendari, poster e cartoline di Joe Oppedisano per la Village Lighthouse ottengono molto successo, tanto che gli viene chiesto di girare Knockout! (2008), un documentario che svela il dietro le quinte dell’omonimo calendario che vede come protagonisti prestanti modelli in posa dentro e fuori il ring della leggendaria palestra di Brooklyn, Gleason’s Gym. Knockout! combina il caratteristico stile virile di Oppedisano con l’energia maschile di sette lottatori tutto condito da un’esplosiva colonna sonora compilata da Bill Coleman, fondatore dell’etichetta discografica Peace Bisquit.
Il film ci porta sul ring con Joe Oppedisano, registrando i momenti più hot e sessualmente carichi, grazie all’abilità del fotografo nel ritrarre le scultoree ed erotiche figure dei muscolosi combattenti. Sono inserite anche interviste e dietro le quinte che ci presentano promettenti artisti della fattoria di Logo Tv abilmente ripresi da Tony Sellaris. Presentato in anteprima assoluta al Togay 2008, siamo sul set fotografico dell’omonimo calendario per il 2009 uscito negli Stati Uniti e andato subito a ruba. Lo sfondo è quello della palestra Gleason Gym di New York; i protagonisti sono modelli nel classico stile di Joe Oppedisano: uomini iper-virili, lottatori sexy, pugili. Testosterone ovunque. Nessun nudo integrale.
“Round Midnight” ci presenta anche uno dei primi film porno gay distribuiti sul mercato nell’ormai lontanissimo 1974, The Erotic Films of Peter De Rome, una raccolta di otto brevi film porno gay, che in quegli anni rappresentarono un cavallo di battaglia nell’affermazione dell’identità omosessuale, in quanto una delle rarissime rappresentazioni filmiche disponibili di persone omosessuali. L’opera, rimessa ora sul mercato dalla Bijou Video di Chicago, è un bellissimo esempio di intersezione tra arte ed erotismo. Peter De Rome iniziò a girare film erotici in 8mm dal 1965, producendone più di trenta in molti anni di lavoro. Il pioneristico produttore Jack Deveu vide uno di questi corti a un festival e convinse il regista De Rome a raccogliere i migliori suoi lavori (otto in totale) in un unico film col titolo The Erotic Films of Peter de Rome. La visione erotica di De Rome sembra andare al di là della semplice esibizione genitale. Tra i suoi ispiratori il regista elenca spesso il nome di Jean Genet e del suo “Un Chant D’Amour”, un’opera sospesa tra sogno e realtà, quasi surreale. La consumazione sessuale è raramente al centro dei film di De Rome, che si dimostra invece assai più interessato a tutto il momento di intimità, desiderio, ricerca, passione che la precede e a volte la segue.
Per gli amanti del genere erotico ricordiamo anche la presenza al Festival del film “La Nudité toute nue” di Olivier Nicklaus, un frizzante documentario sulla pervasione del nudo nella nostra società. Il film cerca, “tra il serio e il faceto, di fare il punto sul nudo contemporaneo, partendo dal nudo più performativo e trasgressivo (internet, gli spogliarelli, la pornografia, ma anche le pratiche militanti, lo “streaking”) per evolvere verso un nudo più dimesso e interiorizzato (la nudità come terapia attraverso il naturismo, lo yoga, il trekking nudo) quasi spirituale. Gli intervistati hanno accettato di rispondere alle domande del regista senza veli, facendo di La nudité toute nue il primo documentario “100% zero textile”.”
Dal sito ufficiale del festival