Le polemiche, quando non sono per futili motivi, possono essere utili a chiarire malintesi o fraintendimenti. In questa sottile diatriba tra direttori di festival, noi recepiamo soprattutto la necessità di maggiori contatti e quando possibile anche di una maggiore collaborazione tra i pochi (purtroppo) organizzatori e promotori del cinema LGBT presenti nel nostro Paese.
Riportiamo la risposta di Giovanni Minerba, direttore del Torino GLBT Film Festival, all’articolo di Daniel Casagrande, direttore di Venice Gays, pubblicato su Gay.tv che replicava alla sottovalutazione del Queer Lion espressa in buona fede da Minerba sulle pagine di Clubbing.
“I ruggiti del Queer Lion …”
Ringrazio il Signor Daniel N. Casagrande per la “stima e profondo rispetto…” che dichiara nei miei confronti e del Festival del Cinema Gay di Torino da me diretto… Nonostante la mia poca conoscenza del “personaggio” è chiaro che mi aspettavo la replica, a quello che lui ritiene “accuse”… ma ritenere “accuse” le mie “riflessioni critiche” vuol dire che, o Mister Casagrande non ha capito niente di quanto ho scritto o sono vere le mie “accuse”… Quindi, mi trovo costretto a scrivere poche righe per commentare/precisare parzialmente (non merita di più) le inesattezze (bugie) da lui scritte sul mio conto.
1) MAI dico MAI il sottoscritto ha accarezzato il sogno del Suo Queer Lion!!!
Moritz De Hadeln che conosco da 22 anni, dalla nascita del Teddy berlinese, nel 2003 telefonò a me prima e dopo l’incontro con Casagrande, per parlarmi da amico, perché già lui riteneva inopportuno “scimmiottare” l’esperienza da lui promossa a Berlino; lo incontrai qualche mese dopo al festival di Barcellona da giurato dove mi annunciò/confermò la decisione di declinare la proposta, come successe.
2) Contrariamente a quanto dice il Signor Casagrande, il sottoscritto Signor Minerba se fu invitato al “cantiere del Queer Lion…” poco importa, ma guardacaso l’invito arrivò dopo che io avevo già espresso le perplessità che lui stesso cita…
3) Invito che mi è stato riproposto anche quest’anno, come componente della Giuria per il Queer Lion, con le seguenti modalità: molto tardi e, il Casagrande ha avuto la grazia di farmi telefonare da un’amico comune (che non centrava niente con il premio) per farmi chiedere se fossi disponibile… (e non aggiungo altro…) No comment… No grazie risposi, scegliendo di starmene sotto i miei ulivi di Puglia… Forse la dice lunga questo comportamento…? Che segue quello di qualche mese prima, durante il Festival di Torino, dove Mister Casagrande non osò neanche venire a salutarmi… forse si sentiva già al “festival d’élite e per addetti ai lavori di Venezia”; al di sopra delle parti… Al di la delle nuvole?
4) “Tutto il resto sono solo pettegolezzi e fantasie”… dice il Casagrande, smentendo così la “stima e profondo rispetto…” nei miei confronti e confermando che non ha nessuna conoscenza del sottoscritto che; contrariamente a quanto lui può fare, dire e pensare, non ho mai vissuto di pettegolezzi; senz’altro sì vivo di Fantasie… Il Cinema, quello che io amo, ha il principio nella Fantasia… Ed io sono sempre pronto ad accettare le “critiche” anche quelle del Casagrande… che già si prepara per i miei prossimi Festival a: “…certamente in futuro, se ce ne sarà motivo, ne criticherò organizzazione o scelte artistiche…”. “Occhio per occhio, dente per dente…”, Aiuto…!!!!
5) Per finire una “fantasiosa” citazione…“Ma cosa ho fatto per meritarmi questo…”
Giovanni Minerba
Direttore “Da Sodoma a Hollywood” – Torino GLBT Film Festival