Si è appena concluso il 13° International Gay & Lesbian Film Festival di Philadelphia, un festival che cresce ogni anno e che in questa edizione ha presentato più di 200 film tra i quali anche due titoli italiani ( “Riparo, Anis tra di noi” di Marco Simon Puccioni e “Cover Boy” di Carmine Amoroso.)
Quest’anno il Festival ha premiato come star emergente Charlie David, affascinante protagonista della serie “Dante’s Cove” e di “A Four Letter Word”. Dal suo coming out pubblico di tre anni fa, Charlie David è diventato oggi una delle star emergenti di Hollywood, richiesto in molti show televisivi, ospite in serie tv come Ugly Betty, dimostrando di possedere un talento versatile e una giusta dose di ambizione. Onesto nel dichiararsi apertamente gay in un mondo come quello di Hollywood, dove la maggioranza degli omosessuali sono ancora velati, ha dichiarato di volere “offrire un esempio agli altri giovani gay e lesbiche perchè dichiararsi non vuol dire che arriva l’apocalisse ma che si aprono molte nuove opportunità“. Attualmente Charly è impegnato nella lavorazione di “Mulligans”, una versione gay di “Il Laureato” insieme a Thea Gill (Queer as Folk USA).
Un premio per i risultati artistici (Artistic Achievement Award) è stato consegnato a Craig Lucas, autore e sceneggiatore di “Che mi dici di Willy?”. Lucas ha scritto sei commedie presentate a Broadway e in altri teatri, ha ricevuto una nomination per il premio Pulitzer (“Prelude to a Kiss”), ha scritto cinque film importanti e ha diretto “The Dying Gaul”, tratto da un suo lavoro. Da sempre apertamente gay, inserisce nelle sue opere le sue idee e convinzioni con la massima onestà e integrità. Nato nel 1951 e abbandonato su una macchina ad Atlanta, fu adottato e portato in Pennsylavnia, dove suo padre era agente dell’FBI e la madre una casalinga. Cresciuto in un ambiente conservatore, aderì alle posizioni della sinistra dopo avere scoperto la sua attrazione per gli uomini. Si è laureato alla università di Boston nel 1973 diventando baccelliere in lettere (Teatro e Scrittura). Trasferitosi a New York, per mantenersi lavora come attore nelle compagnie di “Shenandoah,” “On the Twentieth Century” e “Sweeney Todd”.
Nel 1984 ottiene il successo con la sua commedia “Blue Window” che presenta personaggi gay e lesbici e che nel 1987 adatterà per la televisione all’interno della serie “American Playhouse”. Nel 1988 otterrà un’altro successo con una versione aggiornata di “Reckless” una commedia nera che richiama lo stile di John Waters. Mentre stava aggiornando la sua commedia “Missing Persons”, nel 1991, un amico fece conoscere il testo al direttore di teatro Norman René che subito volle presentarla in teatro. Lucas e René collaborarono per i successivi 5 anni, fino alla morte per Aids di René nel 1996. Subito dopo “Missing Persons” Lucas e René lavorarono allo spettacolo di Stephen Sondheim “Marry Me a Little”. Un balzo nella carriera di Lucas arriva con il film da lui scritto “Che mi dici di Willy?”, con la regia dell’amico René. Attualmente Lucas è stato chiamato a dirigere “The Laws of Motion” con protagonista Hilary Swank, che sarà pronto nel 2008.
Un’altro premio per i risultati artistici conseguiti (Artistic Achievement Award) è stato consegnato a Farley Granger. Nel 1943 Granger è solo 17enne quando arriva a Los Angeles e viene scoperto dal Samuel Goldwyn che trasforma in realtà il suo sogno di diventare attore. Fu la sua grande passione per il lavoro d’attore che lo mantenne in sella nella grande macchina dello spettacolo hollywoodiano superando tutte le insidie e i pettegolezzi che giravano sul suo conto. Diventò una grande star, che sapeva unire una presenza virile alla sensibilità di un fanciullo. La sua innocenza esprimeva una sensualità in grado di sedurre chiunque. Nella vita fu un amante appassionato ed un amico fedele di molti illustri personaggi tra i quali Shelley Winters, Patricia O’Neal e il compositore Leonard Bernstein. Il film “Come eravamo”, scritto da Arthur Laurents (che scrisse anche “Nodo alla gola” di Alfred Hitchcock), ha una sceneggiatura che ripercorre in parte la storia della relazione tra Laurents e Granger. “Non mi sono mai vergognato e non ho mai dovuto scusarmi o dare spiegazioni per le mie relazioni con chiunque” scrive Granger nella sua autobiografia (“Include Me Out”) scritta insieme al suo partner per più di 20 anni, il produttore tv Robert Calhoun. “Ho amato uomini. Ho amato donne. Ne parlerò con affetto e senza rimorsi o sensi di colpa in entrambi i casi”. Tra i film più famosi di Granger ricordiamo “Nodo alla gola” e “Delitto per delitto” di Alfred Hitchcock , “Senso” di Luchino Visconti e “Il Favoloso Andersen” di Charles Vidor.
Di seguito i premi di giuria e pubblico assegnati alle opere presentate in questa edizione del Festival.
PREMI DELLA GIURIA:
Miglior Film: Itty Bitty Titty Committee
Miglior Documentario: In Sickness and In Health
Miglior Corto (Maschile): The Saddest Boy in the World
Miglior Corto (Femminile): Peace Talk
PREMI DEL PUBBLICO:
Miglior Film: The Bubble
Miglior Documentario: Life of Reilly
Miglior Corto (Maschile): Kali Ma
Miglior Corto (Femminile): Pariah
Dal sito del Phillyfests
Qui sotto una immagine di Charlie David (Rising Star Award 2007)