UN ALTRO GRANDE ATTORE CI LASCIA

Jean-Claude Brialy, attore in piu di 180 films, regista e personaggio di primo piano nella vita parigina degli ultimi 50 anni, è morto dopo una lunga malattia.

La Francia e il mondo intero hanno perso uno dei grandi attori dell’ultimo mezzo secolo di cinema. Il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy lo ha ricordato con queste parole: ”Con la scomparsa di questo grande attore, ma anche di un regista e di un organizzatore di festival, scompare anche una sentinella della notte, della festa e della poesia. Brialy ha incarnato la Nouvelle Vague e ha interpretato decine di film ‘con generosita’, con humour, finezza e leggerezza”.
L’attrice Jeanne Moreau ha detto: “Jean-Claude Brialy era per me come un fratello piu’ giovane e sono dispiaciuta del fatto che egli e’ partito prima di me.Mi appare gia’ insopportabile parlare di lui in sua assenza”.
Brialy, arrivato al successo con il film “Le beau Serge” di Claude Chabrol nel 1958, è stato un interprete feticcio della Nouvelle Vague, ma anche un uomo di teatro e un personaggio della vita parigina che non ha mai fatto mistero della sua omosessualità.
Il suo amico Robert Hossein ha ricordato come Brialy fosse “la personificazione della generosità, della follia, della passione, della sensibilità, della fedeltà nelle amicizie, della disponibilità, della tenerezza e di mille altre cose”.
Nato il 30 marzo 1933 a Aumale (Algeria), figlio di un colonnello, s’iscrive dopo la laurea al conservatorio di Strasburgo. Nel 1954 arriva a Parigi dove frequenta “la banda dei Cahiers du Cinéma”. Jacques Rivette è il primo a ingaggiarlo nel cortometraggio “Le Coup du berger” del 1956, e poco dopo Jean Renoir lo vuole per “Elena et les hommes” e jacques Pinoteau per “L’amico di famiglia”. Il grande successo internazionale arriva nel 1958 con “Le beau Serge” di Claude Chabrol seguito da “Les Cousins”. In seguito tutti i registi della Nouvelle Vague non lo lasceranno più, da François Truffaut a Eric Rohmer. Dal 1977 dirige il teatro Hébertot e nel 1986 diventa proprietario del teatro “Les Bouffes parisiens”.
Per il cinema e la televisione dirige anche una dozzina di film, tra i quali “Eglantine” (1971), un’evocazione nostalgica dei suoi ricordi d’infanzia.
Con l’avanzare degli anni interpreta sempre più personaggi delicati e paternalistici, come “L’Effrontée (1986) di Claude Miller) e “La Reine Margot” (1994) di Patrice Chéreau. Nel 2002 interpreta ” Le hasard fait bien les choses” di Lorenzo Gabriele, dove interpreta un maturo professore gay che deve adottare un figlio.
Jean-Claude Brialy, è morto martedì nella sua abitazione parigina, dopo una lunga malattia, all’età di 74 anni. I cinefili della sua generazione, non potranno dimenticarlo facilmente. Noi vogliamo ricordarlo con alcune immagini recuperate dalla rete.


Jean-Claude Brialy in compagnia di Marlène Jobert durante il festival di Cannes del 1976.


Sul set del film«Le Diable et les Dix Commandements » con Louis de Funès nel 1962.


Dal film di François Truffaut «La Mariée était en Noir» con Jeanne Moreau nel 1967.


Con Jean-Paul Belmondo e Jean-Pierre Cassel a Parigi nel 1965.


Una scena del film “Le hasard fait bien les choses” (2002) di Jean-Pierre Muller

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