Arriva direttamente su Italia 1, Ugly Betty, la serie rivelazione del 2006.

Vincitrice di numerosi premi, tra cui il premio GLAAD 2007, massimo riconoscimento LGBT per una serie tv

Premiato dalla Glaad come migliore serie commedia del 2007, ma già vincitore di una decina di premi USA, tra i quali i Golden Globes 2007, arriva direttamente su Italia 1 (dal 18 maggio 2007) Ugly Betty, la serie che in America è diventata un vero e proprio fenomeno di costume. La serie si basa sulla trama e sui personaggi della telenovela colombiana “Betty La Fea” (Betty la… ‘cozza’, 1999/2001), interpretata da Ana María Orozco e Jorge Enrique Abello, e andata in onda in Italia dal 5 Luglio 2004 al 24 Febbraio 2005 su Happy Channel.

La trama racconta la storia di Betty, una ragazza brillante e laureata in economia e commercio, che ha come problema principale quelloè quello di essere molto brutta. Consapevole del proprio difetto, la protagonista dedica tutta se stessa allo studio e al lavoro. Per una serie di coincidenze viene assunta come segretaria presso una casa di moda, e ben presto Armando Mendoza, presidente della società, ne comprende le qualità. Betty si innamora segretamente di lui, che però è in procinto di sposarsi con Marcella, una splendida giovane dell’alta società. Un evento inaspettato sconvolgerà tutti i piani: Betty acquisirà sempre più sicurezza in se stessa, tanto da trasformarsi da brutto anatroccolo in un cigno.

Nella serie abbiamo tre personaggi LGBT, un preadolescente effeminato (la produzione si ostina a dire che è sbagliato classificarlo come gay), un personaggio transgender e un gay velato che farà il suo coming out. Ma, come dice l’articolo di Michael Jensen apparso su Afterelton, la serie è particolarmente amata dal pubblico LGBT perchè completamente basata su valori, come la diversità e l’accettazione di se stessi, molto cari alla comunità gay. Riportiamo di seguito stralci dell’articolo menzionato:

Questa serie è stata definita il programma più queer-friendly della storia televisiva americana. Non solo perchè ambientata nella gay-friendly Manhattan e nel mondo gay-friendly della moda. Nemmeno per il fatto di contenere tre personaggi queer: il punzecchiante Marc (Michael Urie), la transgender Alexis (Rebecca Romijn), il preadolescente Justin (Mark Indelicato).

Quello che rende questa serie così straordinariamente gay-friendly è la sua sensibilità, il fatto che in ogni puntata viene lanciato un messaggio sull’autoaccettazione, sull’essere onesti con se stessi, e, soprattutto, ci ricorda che la semplice tolleranza non è sufficente. Ironicamente i personaggi che più incarnano questa sensibilità non sono Marc, Alexis o Justin, ma proprio la protagonista eterosessuale Betty Suarez. Betty è il brutto anatroccolo la cui bellezza interiore aspetta di essere scoperta dall’uomo giusto.

In ogni puntata, mentre tenta di adattarsi per cercare di essere come gli altri la vorrebbero, Betty viene coinvolta in particolari eventi che alla fine sembrano avere solo lo scopo di far capire che essere semplicemente se stessi, con fiducia ed orgoglio, è l’unico modo per vivere bene. In fondo è anch’essa la copia perfetta di Marc, Alexis o Justin, ognuno dei quali desidera e si batte per essere accettato e amato per quello che veramente è.

Nel passato i personaggi gay visti in tv venivano usati per un solo scopo. Erano il gay divertente, quello cattivo o quello santo, o, spesso, il migliore amico. Solitamente avevano un episodio interamente dedicato a loro, dove magari si innamoravano di qualcuno, ma poi la loro storia finiva lì e nella puntata successiva tornavano nell’ombra.

Marc può essere divertente oppure il cattivo scagnozzo ma già dalle prime puntate, quando lo vediamo condividere le pene di Justin, capiamo subito che anch’egli ha un cuore.
Justin può essere precoce, ossessionato dalla moda ed effeminato, ma la sua famiglia lo ama orgogliosamente senza che nessuno mai debba scusarsi per come appare o per quello che è.
Alexis può essere favolosamente bella, ma la storia non vi permette mai di dimenticare a lungo che è una persona che deve spesso vedersela coi radicati pregiudizi sociali.

In Ugly Betty ognuno di questi personaggi è trattato esattamente come tutti gli altri. E soprattutto la loro sessualità non è mai usata per estorcere battute o sorrisetti dagli altri personaggi o dagli stessi spettatori.

(da AfterElton.com)

Qui sotto la home page del sito ufficiale di Ugly Betty


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