I VENTI FILM GAY PIU' "RIVOLUZIONARI"

Da un sito americano, esperti di storia del cinema gay, hanno compilato una classifica internazionale dei film gay più innovativi e dirompenti. Al secondo posto il nostro “Teorema”

Il sito americano www.afterelton.com, uno dei migliori su cinema e media gay, ha chiesto ad alcuni esperti di compilare una lista dei venti film gay più rivoluzionari e dirompenti, quindi non necessariamente i film gay migliori in assoluto o più popolari, ma quelli che per una ragione o per l’altra hanno inciso nello sviluppo del cinema queer aprendo nuove strade, affrontando nuove tematiche o abbattendo vecchie barriere.

I nove giudici che hanno partecipato a questa operazione sono stati:

Joseph J. Cook – Direttore del Tampa International Gay and Lesbian Film Festival
Alonso Duralde – Autore del libro “101 Must-See Movies for Gay Men”
Jay Gilman – Appassionato cultore di cinema lgbt
Neil G. Giuliano – Presidente dell’associazione GLAAD “Gay and Lesbian Alliance Against Defamation”
Matthew Hays – Critico cinematografico del Montreal Mirror e professore di Film Studies alla Concordia University
Adam Mattera – Editore del mensile Attitude
Raymond Murray –Direttore del Philadelphia International Gay and Lesbian Film Festival
Basil Tsiokos – Direttore del NewFest: The New York LGBT Film Festival
Xavier-Daniel – Direttore del Barcelona International Gay and Lesbian Film Festival e membro dell’International Federation of Film Critics

Il risultato delle loro preferenze ha originato questa classifica:

1. The Rocky Horror Picture Show
2. Teorema
3. Pink Flamingos
4. Brokeback Mountain
5. Paris is Burning
6. My Own Private Idaho
7. Fireworks
8. Tongues Untied
9. The complete works of Bruce LaBruce
10. Silverlake Life: The View From Here
11. Sunday Bloody Sunday
12. Law of Desire
13. Boys in the Band
14. Hedwig and the Angry Inch
15. Parting Glances
16. La Cage aux Folles
17. Beautiful Thing
18. The Living End
19. Victim
20. Querelle

Ci ha fatto molto piacere trovare al secondo posto il nostro “Teorema” di Pasolini, con la seguente giustificazione:

“Come chiunque sa bene, avvicinare la storia di Cristo alla ribellione sessuale non ha mai trovato l’approvazione del corpo religioso. Nel film l’associazione tra il misterioso straniero e il divino, suggerisce che la sacralità appartiene anche al mondo naturale e che la religione non è indispensabile per il raggiungimento della santità, concetto che fa alquanto arrabbiare la Chiesa Cattolica.
Pasolini, un omosessuale marxista che cercò, con la sua opera, di sconvolgere le istituzioni della società italiana, era già un famoso poeta e scrittore poco ortodosso prima di inoltrarsi nel mondo del cinema. I suoi film sono spesso delle parabole pungenti che propongono una corrosiva critica dell’ordinamento classista e delle strutture di potere. Ma incasellarlo solo come un regista politicizzato sarebbe commettere una grave ingiustizia verso questo brillante maestro, i cui arguti e duri film ci mostrano spesso personaggi che subiscono un fallimento morale quando vengono spogliati della conchiglia protettiva borghese e lasciati soli a combattere i loro demoni interiori.
Il teorema di Teorema, che la passione sessuale non può essere addomesticata entro confini di nessun tipo, e che rinchiudere se stessi in una classe sociale comporta un peso insopportabile per gli individui che alla fine devono lottare per liberarsi, è un profondo messaggio universale ancora valido per il pubblico contemporaneo.” (Michael-Oliver Harding)


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