UN CASO EMBLEMATICO

Sembra felicemente conclusa la vicenda dell’attore Isaiah Washington che aveva chiamato “frocio” il collega gay T.R. Knight. Un caso di omofobia che ha fatto riflettere tutta l’America e che ha trovato una risposta unitaria, forte e immediata.

Da dottore (Preston Burke) nella serie “Grey’s Anatomy” a paziente nella sua vita reale. Stiamo parlando di Isaiah Washington (foto sopra), entrato in terapia per superare l’istinto omofobico che lo ha indotto per ben due volte ad usare epitteti volgari e offensivi contro il collega gay T.R. Knight. La prima volta sul set della serie, quando, stizzito per il ritardo del collega (forse invidioso delle sue “avventurose” notti) iniziò a farne una specie di beffardo outing (T.R. Knight non era ancora gay dichiarato, lo fece dopo qualche giorno, quando la stampa aveva già ampiamente parlato della lite), chiamandolo con appellativi come “faggot” (frocio) ecc. La seconda volta è accaduto durante la cerimonia dei Golden Globe, dove pubblicamente usò verso di lui ancora gli stessi volgari appellattivi (che in seguito ha negato).
Sono subito intervenuti sia la produzione della serie tv, minacciando di estrometterlo, sia alcune organizzazioni omosessuali, invitandolo a partecipare ad iniziative che potessero dimostrare un suo nuovo atteggiamento positivo nei confronti dell’omosessualità. Nel frattempo sui media americani era iniziata anche una polemica sul fatto se posse lecito o meno di ripetere sulla stampa i termini offensivi che erano all’origine della vicenda.

Dal 23 gennaio il 43enne Isaiah si era autosospeso dalla serie tv dichiarando che ” è un passo necessario per comprendere perché ho fatto quello che ho fatto e assicurarmi che non potrà mai più accadere”. Durante la premiazione degli Screen Actors Guild (il sindacato statunitense degli attori) di domenica scorsa, l’attore aveva anche rinunciato a salire sul palco insieme agli altri per ricevere il premio assegnato alla serie “Grey’s Anatomy”.

“Con il supporto della mia famiglia e degli amici, ho iniziato una terapia per cercare di capire il motivo dei miei atteggiamenti in modo da poterli superare ed essere sicuro che non si ripeteranno più. Voglio ringraziare tutti di questa opportunità che mi è stata offerta e trasformare le mie azioni negative in risultati positivi, sia personali che professionali”. Neil G. Giuliano, presidente della “Gay and Lesbian Alliance Against Defamation” ha ritenuto sincere queste affermazioni di Isaiah, così come Kevin Jennings, direttore della “Gay, Lesbian and Straight Education Network”, che ha aggiunto di essere contento dell’impegno che Isaiah ha preso di lavorare attivamente nell’associazione per educare le persone sulla pericolosità e dannosità degli atteggiamenti omofobici.

Il creatore e produttore esecutivo della serie, Shonda Rhimes, aveva dichiarato: “Parlando a nome di tutta la produzione di “Grey’s Anatomy”, dico che le parole offensive usate da Isaiah Washington sono state uno shock e uno sgomento che non hanno insultato solo i gay e le lesbiche di tutto il mondo, ma ognuno di noi che crede e combatte per il rispetto di tutti, in una società che non sempre accetta le diversità”.

E’ di ieri la notizia che Isaiah Washington torna di nuovo a lavorare sul set di “Grey’s Anatomy”, dichiarandosi felice che “mi sia data una nuova opportunità per dimostrare quanto abbia imparato da questo amara vicenda”. Aggiungendo che ora si sente sinceramente impegnato a combattere, insieme alle organizzazioni LGBT, ogni discriminazione sessuale.

A noi questa vicenda ha ricordato gli insulti che troppo spesso riceviamo nel nostro Paese e non da attori di secondo piano, ma anche da importanti cariche istituzionali, che certamente non si sono poi recate da organizzazioni LGBT per offrire la loro collaborazione. Speriamo che in questi giorni trovino il modo, ad esempio in Parlamento, per dimostrarci qualche minima considerazione.


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