Dopo aver visto… "Il padre delle spose"

Intervento di Giovanni Minerba direttore del Torino GLBTQ Film Festival

Queste alcune delle dichiarazioni di certi esponenti politici prima di vedere il film TV di Ludovico Gasparini, protagonista Lino Banfi, trasmesso ieri sera in prima serata su RAI 1…

“E’ altamente inopportuna una trasmissione che tocca un problema su cui ancora non si è discusso adeguatamente… comunque non fa parte del programma di governo”
Senatrice Paola Binetti della Margherita

La fiction che mette in scena due ragazze lesbiche che si sposano veicola l’idea di “una parodia di matrimonio” che mette a rischio “il futuro della nostra società”.
Carlo Giovanardi, deputato dell’Udc

“L’omosessualità e il matrimonio tra due donne è un dramma grave per una famiglia… prima di trasmettere certe fiction bisognerebbe pensarci due volte…”
Cardinale Ersilio Tonini

Aspettando di leggere le nuove dichiarazioni dopo averlo visto, se mai sarà successo, visto che prima del film l’annunciatrice ha avvertito che il film era consigliato ad un pubblico adulto…, voglio esprimere quanto segue…

Ai vari esponenti, politici e no, credo sia “inopportuno” rispondere, e poi lo ha già fatto Franco Grillini…
L’Auditel sicuramente darà ragione alla Rai per aver accettato la sfida di Banfi e company, ma quello che ci ha fatto vedere va al di là del numero di telespettatori.
Questo successe già qualche anno fa con “Un difetto di famiglia”, interpretato dallo stesso Banfi con Nino Manfredi.
Il film ha dato un messaggio che dovrebbe essere preso ad esempio da molti politici italiani; cosa vuol dire l’assenza in Italia di leggi adeguate, contro le discriminazioni e per la necessità di diritti per tutti. Con chiarezza, estrema sensibilità e ironia ha raccontato cosa vuol dire il pregiudizio e quindi liberarsene. Il tutto “condito” dalla “presenza attiva” della bellezza e dell’umanità della terra di Puglia governata da Nichi Vendola.
Ancora grazie a Lino Banfi e alla Rai.

Giovanni Minerba

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