La ministra Fornero apre alle unioni omosessuali. Poi ritratta.

Al convegno sulla famiglia organizzato dal Dipartimento per le politiche familiari, che fa capo al ministro Andrea Riccardi, è intervenuta la ministra Fornero dicendo: “La famiglia è in crisi. Una crisi innanzitutto di identità: la famiglia tradizionale rischia di diventare un´eccezione, non è più la regola. Oggi le famiglie si fanno e si disfano, le coppie di fatto chiedono di essere considerate famiglie, ci sono coabitazioni di persone dello stesso sesso che chiedono la stessa cosa… Si deve riflettere sul tema delle persone omosessuali che chiedono di essere famiglia. Io so e non lo posso dimenticare: io sono ministro anche delle Pari opportunità“. E’ la prima volta che un membro del governo Monti si dichiara apertamente per le unioni omosessuali. Forse è arrivato anche ai piani alti il nuovo sentire della popolazione italiana che in un recente sondaggio di Datamonitor si è espressa con il 53,4% in favore del matrimonio e solo col 44,2% contrario. La deputata Paola Concia dichiara: “Non c’è nulla di sconvolgente nelle parole di Fornero, semmai una presa d’atto che in un paese civile tutte le famiglie devono avere le stesse opportunità“. Tutta la destra invece insorge. L´ex ministro Carlo Giovanardi del PDL esclama: “Fornero sbaglia, cerca solo consensi“. Il quotidiano dei vescovi Avvenire intitola: “Scivolone Fornero: i nuclei tradizionali? Saranno eccezione, aprire a quelli gay”. Peccato che in seguito alle pressioni del quotidiano Avvenire (e non solo) la ministra Fornero abbia ritrattato le sue idee fino a negare il matrimonio per gli omosessuali, limitandosi ad una generica tutela dei diritti dei singoli. Paola Concia commenta: “Un bravo ministro non fa marcia indietro al colpo di tosse di Avvenire, non barcolla agli attacchi dei vescovi, ma prende atto dei cambiamenti e mette in atto serie politiche che possano governare questi cambiamenti, sia per le famiglie tradizionali sia per le altre”


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