10 importanti coming out del 2016

Nel compilare questa classifica ci siamo presi un po’ di libertà, in particolare per i primi due posti (che speriamo non ci costringano a togliere). Ma l’importanza del coming out, notevole per chiunque lo faccia, è ancora più rilevante quanto più sono elevate le voci che lo dichiarano. L’aiuto che questi personaggi possono dare all’accettazione, alla comprensione ed alla liberazione di tante persone è incommensurabile. Può fare il giro del mondo ed arrivare a milioni di persone. Per questo ci sentiamo di ringraziarle anche se il loro coming out è timido e ancora un po’ riservato (magari di un riserbo costretto ed indipendente dalla loro volontà).

Classifica

  1. Susanna Tamaro

    Susanna Tamaro

    Si guadagna il primo posto non per avere detto di essere lesbica, ma per aver detto qualcosa di più, cioè di vivere da quasi 30 anni con la persona a cui vuole bene (la scrittrice Roberta Mazzoni), con la quale, dice, ha formato una famiglia. Ha definito il loro rapporto “un’amicizia amorosa” ed ha pure detto di voler fare un’unione civile con la sua compagna. Noi non chiediamo nulla di più. In fondo quello che ha fatto Susanna è quello per cui lottiamo da tantissimi anni: poter liberamente vivere con la persona che amiamo, venendo riconosciuti ed accettati. La sessualità, il sesso, sono e devono restare una cosa privata, intima. Susanna poi ci ha già abituati a considerarla una persona del tutto particolare, ad esempio ha scritto libri di preghiera e collabora con giornali della Chiesa o di ordini religiosi, eppure ha detto di non essere cattolica, definendosi addirittura anticlericale e anarchica. Anche nel mondo LGBT abbiamo bisogno di anarchici. Nel 2016 Susanna ha pubblicato il libro “La tigre e l’acrobata” (ed. La Nave di Teseo), e sicuramente il suo speciale coming out sarà servito a pubblicizzarlo un po’ di più.

  2. Cristiano Ronaldo

    Cristiano Ronaldo

    Un altro coming out molto particolare, molto atteso, venuto fuori per inciso, con una breve ed ambigua frasetta, in risposta a chi gli aveva dato del frocio (maricon) durante un derby madrileno appena vinto. “Koke mi ha dato del maricon (omosessuale in spagnolo), gli ho risposto ‘vedrai cosa ti farò se ci becchiamo in giro per Madrid’ [pesante allusione sessuale?]. Gli ho risposto ‘maricon sì, però con una marea di soldi, cabron’ (cornuto)” Avrebbe potuto dirgli frocio sarai tu e tutti i tuoi amici, invece ha detto sì, mi va bene, sono frocio ma anche ricchissimo. Ronaldo è probabilmente una delle persone più ricche al mondo, ma ancora di più è un’industria, una miniera che produce dollari. Il suo coming out è stato quindi subito smentito, e hanno fatto subito circolare foto che lo ritraggono in compagnia della fidanzata di turno. A noi comunque è bastato, consapevoli che in certi ambienti ed a certi livelli la libertà è solo un’illusione.

  3. Lilly Wachowski

    Lilly Wachowski

    Nel marzo 2016 Lilly Wachowski ha detto ad un giornalista del Daily Mail di essere una donna transgender. Lilly, ricevendo il premio GLAAD per la serie Sense8, ha detto di essersi sentita transgender tutta la vita, ma che solo ora si è sentita pronta a rivelarlo. Lilly, nata Andrew, è la sorella di Lana Wachowski, anch’essa dichiaratasi trans (era Laurence), con la quale scrive e dirige film e serie firmandosi The Wachowski (all’inizio si firmavano The Wachowski Brothers). Hanno debuttato con il film Bound e il successo è arrivato subito con il secondo film, The Matrix, inizio di una saga spettacolare. Tra i loro film più amati dal mondo gay ricordiamo “V per Vendetta” e “Cloud Atlas”, tutti ricchi di storie LGBT, storie che troviamo anche nella serie “Sense8”, targata Netflix, della quale è appena stato pubblicato un episodio natalizio di due ore.

  4. lord Ivar Mountbatten

    lord Ivar Mountbatten

    E’ stato il primo coming out della storia per la monarchia inglese. Lord Ivar Mountbatten, 53 anni e cugino della regina Elisabetta, ha dichiarato al Daily Mail di essere omosessuale: “Coming out è una frase divertente, ma è un giro di parole che spiega bene il mio percorso: sono arrivato in un un posto nel quale sono felice di stare. Ho lottato con la mia sessualità e per certi versi lo faccio ancora; è un vero e proprio viaggio quello che ho fatto per arrivare a questo punto”. Ivar ha alle spalle un matrimonio e tre figlie. Ha divorziato nel 2011 in seguito ad una storia omosessuale rimasta segreta. La moglie lo ha comunque sostenuto anche dopo il divorzio. “Non pensavo di sposarmi perché non volevo essere un bugiardo. Penny sapeva tutto prima che ci sposassimo. Le avevo detto che ero bisessuale, che ero attratto da entrambi i sessi. Mi ha compreso e le sarò sempre grato. È stata coraggiosa. Forse pensava di potermi cambiare, ma alla fine si è resa conto che non poteva”. Dal marzo di quest’anno ha un compagno di nome James Coyle conosciuto in Svizzera.

  5. Nicholas Chamberlain

    Nicholas Chamberlain

    E’ stato il primo vescovo della Chiesa d’Inghilterra a fare coming out. Il suo orientamento sessuale era noto a chi lo aveva nominato, ma non era di dominio pubblico. Quest’anno, ha voluto precedere un possibile outing di un quotidiano britannico, dichiarando al Guardian di essere gay e di avere un compagno da molto tempo. Ha pure detto che “non è stata una mia decisione, questo annuncio in grande stile. La gente sa che sono gay, ma non è la prima cosa che direi a chiunque. La sessualità è parte di ciò che sono, ma è il mio ministero ciò su cui voglio concentrarmi”, Il vescovo di Canterbury, Welby, ha confermato di “essere sempre stato pienamente consapevole della stabile relazione del vescovo Nick. La sua nomina è stata decisa sulla base delle sue competenze e capacità nel servire la chiesa nella diocesi di Lincoln. Vive rispettando i canoni previsti per il clero e la sua sessualità è completamente irrilevante, per noi e per il compito che deve svolgere”. Per la Chiesa Anglicana, a tutt’oggi, i preti etero possono sposarsi ma quelli gay devono rimanere celibi. E’ in corso una battaglia per la parificazione.

  6. Eliot Sumner

     Eliot Sumner

    Eliot Sumner è la figlia di Sting, nata a Pisa nel 1990 (Sting possiede da anni una casa in Toscana) dalla madre Trudie Styler moglie di Sting. In una bella intervista al Corriere della Sera ha raccontato la sua storia soffermandosi soprattutto sulla sua omosessualità e sulla storia con la sua compagna Lucie Von Alten, modella austriaca con cui convive, conosciuta due anni fa. Nel 2015 aveva rifiutato di parlare della sua sessualità, dicendo “non credo sia necessario etichettare le persone”. Adesso invece parla a ruota libera, spiegando quanto sia ancora difficile una convivenza gay, causa le persone ciniche che ti circondano, “ma io non ci faccio caso”. Dice che c’è ancora molto bisogno di parlare di omosessualità e di amore gay, “ci vorrebbero più supereroi gay nei videogame” e dovrebbe essere normale parlare di questi argomenti anche nelle scuole.

  7. Giulia Latorre

    Giulia Latorre

    Giulia, 22 anni, è la figlia del Marò Massimiliano Latorre, uno dei fucilieri di Marina ostaggio in India, di cui la cronaca si è ampiamente occupata. Giulia ha dimostrato un particolare coraggio venendo allo scoperto, con l’obiettivo chiaro di sostenere pubblicamente le unioni gay. Ha scritto una lettera sulla pagina di Facebook Omofobiastop dichiarando la propria omosessualità: “Ho deciso di fare questo passo non per pubblicità, ma per dar forza a quelle persone che hanno paura di mostrarsi per timore delle polemiche, degli insulti e delle conseguenze di un coming out. La vita è una e ve ne dovete fregare del parere della gente, soprattutto di quelle schiave della loro ignoranza! Cosa avremmo di diverso noi omosessuali?, perché le coppie gay, lesbiche non possono adottare un bambino? A mio avviso ci sarebbe più amore nelle coppie gay che crescono un bambino, che in una coppia etero. Sono una persona abbastanza forte e determinata, ho superato tantissimi ostacoli da quando ero piccola, sto combattendo da anni una battaglia con la mia famiglia per avere giustizia per mio padre”.

  8. Alessandro Santini

    Alessandro Santini

    Alessandro Santini, 42 anni, consigliere comunale a Viareggio per Forza Italia, per la quale è anche commissario provinciale, è intervenuto con un coming out pubblico nel mezzo della polemica sul “Mein Kampf” pubblicato dal Giornale. Ha dichiarato: “Anch’io secondo la sua dottrina sarei dovuto sparire. Perché sono stati più di centomila gli omosessuali arrestati da nazisti. E pochi sanno che sono stati circa 50.000 gli omosessuali internati nei lager nazisti voluti da Hitler. Sarei finito in un campo di concentramento e lì sarei morto. Invece sono qui, vivo, e posso leggere proprio perché la follia di Hitler, racchiusa in quel testo, è stata sconfitta da chi, leggendo, ha vinto contro la perfidia e l’odio.” Nella vita lavora nel settore della ristorazione ed ha un compagno “paziente e resistente” che lo supporta. “Quando ho detto ai miei genitori che sono omosessuale è stato il momento più bello, e non posso che ringraziarli, loro e mio fratello. Avevo una ragazza. Non volevo prenderla in giro. Avevo ormai capito che non dovevo mentire a me stesso e che era arrivato il momento di chiamare le cose con il proprio nome. Cosa sei te lo senti sempre. Anche se non ci credi, lo sai. “

  9. Elena Delle Donne

    Elena Delle Donne

    Il nome rivela chiaramente origini italiane, ma Elena è una stella delle Chicago Sky e di Team Usa, ed ha dichiarato la propria omosessualità in un’intervista a Vogue. Nel 2016 è stata impegnata alle Olimpiadi di Rio, da dove ha dichiarato di essere fidanzata da molto tempo con Amanda Clifton, poi stupita del clamore che le sue dichiarazioni hanno sollevato: “L’articolo di Vogue dimostra che non avevo assolutamente nulla da nascondere. Si parlava di me, di come sono cresciuta, del mio quotidiano e di come vivo oggi: posso capire che qualcuno veda quelle frasi come una notizia clamorosa, ma per me non lo era. Non vedevo il motivo per cui avrei dovuto parlarne con i media o per cui avrei dovuto organizzare una conferenza stampa: piuttosto sono sorpresa del fatto che voi e molti altri siano sorpresi”. Ricordiamo che gli atleti omosessuali dichiarati alle Olimpiadi di Rio sono stati un numero mai visto prima, ben 33 ( e forse ci è sfuggito qualcuno).

  10. Colton Haynes

    Colton Haynes

    lo inseriamo in rappresentanza dei tanti attori che continuano a fare coming out, purtroppo quasi sempre stranieri. Colton Haynes è la star di Teen Wolf e Green Arrow, di cui si vociferava da qualche mese. E’ stato proprio questo pettegolezzo dilagante a convincerlo al coming out sulle pagine di Entertainment Weekly: “Adesso che ho detto la verità sono felice più di quanto non sia mai stato in passato, c’è voluto molto tempo ma ce l’ho fatta. Prima non ero pronto. Non mi sentivo di doverlo a qualcuno. Penso che ognuno debba fare ciò che si sente, specie su cose così delicate e personali, quando se la sente di più e quello non era il momento giusto. Ho vissuto in una condizione di ansia incredibile per tutta la vita. Stavo male, ero fisicamente malato, svenivo. Ho 27 anni e ho un’ulcera. Dovevo fare un passo indietro”. Ha rivelato anche di essere rimasto sconvolto quando ha scoperto che uno dei motivi del suicidio del padre era stata la sua omosessualità. Human Rights Campaign gli ha assegnato il il Visibility Award, premio consegnato a chi “alza la voce per parlare di uguaglianza e accettazione”. Ricevendo il premio ha dichiarato: ” il mio essere gay è naturale come il colore dei miei occhi, nessuno decide di esserlo. Ho avuto così tanti ruoli da attore, ma stasera posso essere veramente me stesso per la prima volta ed è incredibile”

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.