L' Uomo della mia vita

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L' Uomo della mia vita

Frederic e sua moglie Frederique vanno a trascorrere le vacanze nella loro grande casa perduta nel mezzo della Drome, insieme a buona parte delle loro famiglie. Una sera invita a cena Hugo, il loro nuovo vicino, che dichiara con semplicità la propria omosessualità. Hugo e Frederic rimangono soli a discutere dell’amore fino all’alba, dando così inizio ad una relazione che metterà in subbuglio i loro cuori e quelli delle persone a loro vicine. A prima vista potrebbe sembrare una riedizione di Brokeback Mountain, ma la situazione e i personaggi sono molto diversi, mentre rimangono in comune dei paesaggi ugualmente splendidi e una storia fondamentalmente romantica. Qui non abbiamo però una travolgente storia d’amore, bensì la trasformazione di un uomo che fino ad ora aveva vissuto come addormentato ed ora può risvegliarsi e “sentire i violini”. Il film è uscito in dvd italiano, egregiamente doppiato, distribuzione BIM.

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7 commenti

  1. zonavenerdi

    Film noioso come non pochi. La sceneggiatura è molto annacquata da immagini al rallentatore (e altro) che non hanno nessuna importanza nel contesto del film. Per quanto riguarda i personaggi si è di fronte a una moglie che quando si acccorge che il marito ama un’altro uomo cerca di non ammetterlo a se stessa e a cercare di far sesso con lui (rifiutata); as un marito che scopre la sua bisessualità attraverso l’incontro con un vicino di chiaratamente gay e al vicino che tra le altre cose racconta anche il suo difficile rapporto col padre morente.
    Ci sarebbe satto materiale per fare un bel film; invece, ripeto, è tutto scialbo e noioso …

  2. Intransigente

    ciao; ho doppiato Hugo e adattato il film; meritava più cura; l’adattamento l’ho fatto con scrupolo, ma non mi è stata data la possibilità di dirigere il doppiaggio; occasione mancata da parte della società che l’ha curato; si dovrebbe sempre affidare la direzione alla voce principale, se del film è anche l’adattatore ed è abituato a dirigere; i dialoghi sono stati tartassati e io non ho potuto farci nulla; uno cerca di curare tutti i particolari, poi passa il bufalo di turno e stravolge ogni cosa perché non ha la sensibilità e l’umiltà di riconoscere il lavoro svolto da altri e se ne frega di capire il valore di un’opera; chi cura il doppiaggio spesso pensa solo alla propria modesta mansione credendola inispensabile e dimenticando che essa è in subordine a quella di altri, registi e attori originali, a cui spesso non si riserva il rispetto che meritano [continua]

  3. Intransigente

    [segue] anche Hugo avrei voluto renderlo meglio, ma i tempi di produzione, i mezzi tecnici a disposizione e la qualità della direzione non me l’hanno consentito; spero di aver fatto un lavoro almeno dignitoso; il doppiaggio dei bambini è raccapricciante, e sarebbe bastato poco per renderlo accettabile; la recitazione del doppiatore di Frédéric era troppo di maniera e alcune voci non erano giuste sui volti; nel complesso si tratta di un doppiaggio appena sufficiente; consiglio, ahimè, di vedere il film in lingua originale

    Oliviero

  4. istintosegreto

    Diciamocelo: per noi gay certe cose risultano facili. Facile è capire quando ci troviamo di fronte un etero non troppo convinto. Facile è capire se questo etero poco convinto è in un momento di debolezza. Facile è farlo capitolare descrivendogli (mentendo) la nostra vita perfetta fatta di sesso sfrenato, divertimenti e zero responsabilità. Ma il punto è: abbiamo il diritto di farlo?
    Di radere al suolo come un castello di carte le sicurezze che questo poverino si è costruito nell’arco di una vita? Per non parlare poi del dolore causato ad una povera moglie che si sentirà improvvisamente rifiutata da un uomo che ha capito di preferire altro.
    Secondo questo il film non ne abbiamo il diritto. Meditate gente, meditate…

  5. 11oliver

    Molto sensibile e realistico nonostante sia a tratti misterioso e poetico. Uno spaccato di vita che mi ha coivolto molto, perchè vissuto in prima persona poco tempo fa.
    Bellissime le inquadrature e l’atmosfera che si respira.
    Ottimi gli attori diretti da una regia esperta e intelligente.
    Unica nota stonata il doppiaggio dei bambini.

  6. pinzimonio

    Questo film mi ha incantato. Leggero e profondo. Quasi sfacciato nell’ostentazione di tutto il repertorio dei vari trucchi stilistici “ad effetto”, nasconde dietro tutto questo (quasi sempre piacevole) fumo una bellissima storia semplice raccontata con sensibilità e maestria.

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