• Gaia Borghesi

The Help

Tre giovani donne benestanti, Hilly, Elizabeth e Skeeter, si affacciano alla vita in uno degli stati più razzisti dell’America degli anni Sessanta. Contemporaneamente, Aibileen e Minny, due cameriere di colore, crescono i figli delle loro datrici di lavoro e si occupano delle faccende domestiche. A Jackson, Mississippi, come in tanti altri posti all’epoca, è piuttosto normale che la società si divida, anche fisicamente, in due categorie: i bianchi e i neri. Questa situazione sta però giungendo agli estremi, grazie anche all’insorgere del Movimento per i Diritti Civili dei Neri, guidato dal grande Martin Luther King. Così anche le giovani donne di Jackson decidono di fare la loro parte: Hilly, forte della convinzione che i neri portino malattie insostenibili dal sistema immunitario dei bianchi, si batte perché ogni famiglia si doti di un bagno riservato al personale di colore. Anche Elizabeth si lascia convincere dall’amica, mentre di tutt’altro avviso è Skeeter, che decide invece di portare avanti una silenziosa battaglia insieme ad Aibileen e Minny, rispettivamente al servizio di Elizabeth e di Hilly. Inseguendo il sogno di diventare scrittrice, Skeeter convince le due domestiche, non senza difficoltà, a raccontarle il loro punto di vista, le loro storie, l’altra vera faccia di Jackson e, più in generale, della società americana benpensante. Il rischio è altissimo. Minny ha già perso il lavoro ed Aibileen rischia l’arresto per il solo fatto di aver accolto una donna bianca in casa propria. La strada per la pubblicazione del libro-verità è lunga e tortuosa, ma a volte la necessità di un cambiamento è più forte anche della paura.
Tratto dal best-seller di Kathryn Stockett, “The Help” è un ritratto più amaro che dolce di una pagina della nostra storia, che alcuni preferirebbero dimenticare. Il film traccia tutte le contraddizioni dell’epoca, come per esempio il fatto che i neri avessero i propri posti riservati persino sui marciapiedi quando contemporaneamente cambiavano i pannolini ai figli dei loro datori di lavoro. In una società così chiusa sembra impossibile sia che qualcuno si levi in nome di un cambiamento sia che non succeda niente. Sicuramente ci vuole molto coraggio a sfidare i pregiudizi. Ma una volta compreso che è l’unica strada percorribile, non c’è più niente che possa ingabbiare la voglia e il diritto di libertà. E le splendide protagoniste di “The Help” (Viola Davis e Octavia Spencer) ne sono un fulgido esempio.

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