Brasile, i gay corrono all’altare per paura che Bolsonaro cambi la legge
Le domande di matrimonio hanno avuto un’impennata del 25% nel Paese, a San Paolo le richieste sono aumentare del 42%. Le raccolte fondi per chi non ha soldi
di Monica Ricci Sargentini
Resistere a Bolsonaro. La comunità Lgbt brasiliana si prepara a un 2019 duro con l’insediamento di un presidente dichiaratamente omofobo. E molte coppie si affrettano a convolare a nozze prima del 31 dicembre nel timore che la legge che consente i matrimoni tra persone dello stesso sesso possa cambiare presto. A San Paolo si è registrato un vero e proprio boom di richieste: il 42% in più. Ma anche nel resto del Brasile nel 2018 le domande hanno subito un’impennata del 25% .
Le rassicurazioni
Il vice presidente Hamilton Mouräo ha assicurato che il governo non ha intenzione di cambiare la legge che permette le nozze gay, anche se ha ribadito che per lui il matrimonio è solo tra un uomo e una donna. Per questo la comunità Lgbt non si fida e in via precauzionale ha consigliato a tutti quelli che hanno in programma di sugellare formalmente la propria unione di farlo entro la fine dell’anno.
In gruppo
Per aiutare chi non ha le possibilità economiche la comunità Lgbt ha organizzato raccolte di fondi e anche matrimoni collettivi. Tra qualche giorno a San Paolo ne è previsto uno con 100 coppie.