Dalla rassegna stampa Teatro

L’amore oltre ogni barriera

Al Filodrammatici il festival «Lecite/visioni» dedicato al mondo Lgbt

L’amore oltre ogni barriera

Al Filodrammatici il festival «Lecite/visioni» dedicato al mondo Lgbt

Livia Grossi

«In un tempo in cui le conquiste vengono messe in discussione, è importante dichiarare la libertà di essere se stessi e di amare al di là di ogni barriera». Mario Cervio Gualersi torna al Teatro Filodrammatici con il suo Festival «Lecite/visioni», storie di amori Lgbt. Tre serate per sette spettacoli, due i filoni scelti: bullismo e privazione di diritti. Nel frattempo il Festival ha cambiato nome (2 anni fa era «Illecite/Visioni») proprio per sottolineare un dialogo con la società sempre più aperto. Ad aprire il sipario domani è Daniele Gattano in scena con «Fuori!», la sua divertente stand-up comedy sui vezzi e difetti del mondo gay, subito dopo «Io che amo solo te» di Lucilla Lupaioli, uno spettacolo sull’amore tra due adolescenti e la violenza del branco. Sabato serata tutta al femminile, s’inizia con Barbara Moselli e il suo «Le donne baciano meglio», la storia dell’attrice che racconta con ironia come abbia accettato di essere lesbica all’età di 33 anni. A seguire un duo musicale che spopola su you tube Le NoChoice, in scena tra un inno alla liberazione («Molla i maschi!») e un dilemma esistenziale («Muoio o mi ammazzo?»), il loro il cult, lo stalking infinito a Patty Pravo.

Domenica gran finale, tre appuntamenti il primo è con «Zeus in Texas» di Silvio Casesi (vincitore Premio Carlo Annoni), la storia d’amore tra uno sceriffo razzista e un ladruncolo, (tra gli attori Tindaro Granata), a seguire uno spettacolo targato Nina’s Drag Queens, «Vedi alla voce Alma», il tragicomico monologo di Lorenzo Piccolo. Si chiude riflettendo su discriminazione e violenza con «Artemy» di Simone Carella, (in scena Angelo Di Genio, Paolo Musio, Francesco Martino e Emanuela Villagrossi), un testo ambientato in Russia, un Paese dove è un atto criminale tenere un gay pride e parlare in difesa degli omosessuali. «Lecite/Visioni» per l’edizione 2018 ha a disposizione minori risorse economiche (quest’anno è mancato il consueto finanziamento del Comune) e riduce il suo cartellone a tre serate, ma conferma il suo obiettivo: «L’anno prossimo avremo una struttura più solida», sottolinea Marina Gualandi, direttrice organizzativa del Filodrammatici, «il clima oscurantista che stiamo vivendo lo impone». Gli da eco il direttore del festival Gualersi: «Dobbiamo alzare la guardia e basterebbe ricordare che “Il garofano verde”, festival romano quest’anno non ha avuto i finanziamenti: bisogna fare rete, non bastano le 250mila persone per il Pride milanese; a Verona c’è chi aggredisce coppie gay con la benzina, e ogni anno in Italia più di 100 persone sono vittime di omofobia».

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