Dalla rassegna stampa Amministrazioni

Le assessore al convegno sui gay nonostante le posizioni leghiste

…Sono ancora troppi i casi di discriminazione e bullismo ai danni di ragazzi appartenenti alla comunità Lgbt…

Le assessore al convegno sui gay nonostante le posizioni leghiste

Il sindaco ha negato il patrocinio al Gay Pride, ma poi un pezzo della sua giunta va per la propria strada rifiutando la golden share leghista sul tema.

Organizzando insieme ad Arcigay un tavolo di lavoro su “Omofobia e politiche pubbliche contro le discriminazioni”. Saranno tre gli assessori coinvolti all’evento di oggi — alla Civica Biblioteca Berio, si parte alle 9,15, chiusura alle 17,30 — cioè Elisa Serafini (Cultura), Arianna Viscogliosi (Pari opportunità) e Francesca Fassio (Politiche educative).

«Questo evento si presenta quale importante occasione di dialogo fra il Comune e le realtà che si trovano quotidianamente a raccogliere le istanze della comunità Lgbt dal territorio genovese», spiegano gli organizzatori.

Gli sportelli di Arcigay anche a Genova accolgono ogni anno decine di persone con le motivazione più diverse: studenti delle scuole superiori vittime di bullismo a scuola, migranti richiedenti asilo come omosessuali in difficoltà rispetto il proprio orientamento sessuale, discriminazioni sul luogo di lavoro e ragazzi allontanati dalle famiglie a causa del proprio coming out.

Così Arcigay Genova coglierà l’occasione per presentare ufficialmente i dati del questionario portato in questi anni in alcune scuole della città, per indagare la situazione del bullismo di stampo omofobico, ma non solo.

«Nelle ultime settimane — spiega Claudio Tosi, presidente dell’associazione — si è presentata l’occasione per proporre una riflessione proprio su queste informazioni, convinti che sia molto importante che avvenga un confronto sulle situazioni di forte disagio dei ragazzi e delle ragazze Lgbt che ogni giorno si trovano di fronte a situazioni di discriminazione e violenza». Nel pomeriggio verrà data voce a più realtà associative e religiose, da Amnesty International alla Chiesa Valdese, fino alle associazioni che si occupano di accompagnare persone in transizione di genere a quelle di genitori di omosessuali.

Sul piano strettamente politico, il convegno certifica che all’interno della giunta di centrodestra a trazione leghista — partito che sul tema dei diritti gay e del famigerato “gender” sta cavalcando da tempo una campagna tradizionalista ed ostile al mondo omosessuale — c’è un’anima liberal che invece collabora e cura i rapporti con quella realtà. Secondo Marco Bucci la concessione del patrocinio del Comune alla parata arcobaleno non era opportuna perché considerata una «iniziativa divisiva». Una decisione «non ideologica», aveva puntualizzato. Ma sui social qualcuno si era sentito offeso — così disse — dalla manifestazione.

«Sono ancora troppi i casi di discriminazione e bullismo ai danni di ragazzi appartenenti alla comunità Lgbt — dice Elisa Serafini — Si tratta di violenze inaccettabili che abbiamo il dovere di contrastare. In questo tavolo ci confronteremo con università, questura, Ufficio scolastico regionale e altri enti per individuare gli strumenti più efficaci per sostenere una cultura di rispetto della legalità e di tolleranza».

Il dibattito

Sopra una immagine di archivio del Gay Pride A fianco l’assessora comunale alla Cultura Elisa Serafini che partecipa al dibattito di oggi alla Berio

Matteo Pucciarelli

30/05/2018

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