Così sono, se vi pare – Sul palco il coraggio di uscire allo scoperto
Il coraggio di uscire dall’armadio: e mettersi quello che si vuole. Così sono, se vi pare. Prende spunto dalla traduzione letterale di “coming out of the closet”, e cioè uscire allo scoperto, dichiarare senza paura le proprie tendenze sessuali, l’immagine che accompagna la rassegna “Life”, dal 17 al 20 maggio al Teatro della Tosse. “Vieni con chi vuoi, vieni come vuoi”, è questo l’invito che fa da ideale didascalia alla terza edizione della rassegna dedicata alla cultura Lbgtqi: da giovedì 17 maggio, giornata internazionale contro l’omofobia, ci saranno spettacoli, performance, musica, cene arcobaleno, tornei di calciobalilla e laboratori, in collaborazione con Arci Gay L’Approdo e Coordinamento Liguria Rainbow. Nell’anno in cui, per la prima volta, con la nuova giunta il Comune ha negato il patrocinio al Liguria Pride del 16 giugno e anche alla “Colorata cena” del 19 maggio ai Giardini Luzzati, «la cittadinanza ha bisogno di un luogo dove ci si possa confrontare — sottolinea il direttore del Teatro della Tosse Amedeo Romeo — uno spazio che prescinde dalla politica, in dialogo con il territorio». Il patrocinio negato, sottolinea Claudio Tosi, presidente di Arcigay Genova, «deve avviare una seria discussione. È molto più vera la politica che inizia dalle persone, rispetto a quella del Palazzo».
Il sipario si alza giovedì 17 maggio, alle 21, in Sala Trionfo con lo spettacolo “Abracadabra — incantesimi di Mario Mieli, di e con Irene Serini”: dedicato all’autore del testo Elementi di critica omosessuale, il primo mattone su cui si fondano gli studi sul genere. Il pubblico assisterà allo spettacolo sul palco, seduto in cerchio attorno all’artista, come se partecipasse a un rito magico. Venerdì 18 maggio alle 21 e sabato 19 alle 22 a La Claque andrà in scena la stand up comedy in prima nazionale “Le donne baciano meglio”, scritto e interpretato da Barbara Moselli. Per raccontare, con ironia e attraverso una serie vorticosa di cambi d’abito, tutte le tappe di una nuova vita più consapevole, eppure — almeno all’inizio — disastrosa. Venerdì 18 maggio alle 20.30 in sala Campana c’è “Glam city”, show di pura trasgressione tratto dal romanzo di Domenico Trischitta e interpretato da Silvio Laviano.
Il protagonista è Gerry Garozzo, un ragazzo che sogna di entrare nel mondo dello spettacolo e di fare il trasformista, nella Catania degli anni ‘70 che gli sta evidentemente stretta. La celebre fiaba di Andersen riletta come metafora dell’identità sessuale: prende le mosse da lettere di adolescenti che hanno deciso di togliersi la vita perché non si sentivano accettati, “La sirenetta”, domenica 20 maggio alle 20.30, compagnia Eco di fondo. Lo spettacolo racconta di un’adolescente che rinuncia alla sua stessa essenza (la coda) nel disperato tentativo di essere accettata e amata. Il festival si chiude in musica a La Claque con i Marti, band genovese che si esibirà dalle ore 21.30 in un live rock’n roll, con Emma Morton cantautrice scozzese.
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Erica Manna