Pedofilo sul bus molesta ragazzino Inseguito e preso dalla Polizia
G. San.
L’ha incrociato sull’autobus, linea 56. E quando il ragazzino è sceso, mentre dalla fermata si avviava verso casa, l’uomo ha continuato a seguirlo, con approcci sempre più pesanti e insistenti: «Dai, vieni a casa con me… Ti prego. Sei troppo bello, ti voglio». S’era anche sbottonato i pantaloni e aveva provato ad avvicinarsi. Erano da poco passate le 18 di venerdì, in via Palmanova. La vittima di questo tentativo di violenza sessuale è un ragazzino, 14 anni da compiere tra poco, di origine egiziana, che vive nella zona con la famiglia: quando s’è reso conto che il molestatore non lo avrebbe lasciato perdere, ha iniziato a correre ed è scappato verso casa; quando era vicino al suo condominio, s’è messo a urlare («Aiuto, mi vuole violentare»), e subito ha raccontato al padre quel che gli era accaduto; è riuscito a dare anche una descrizione abbastanza dettagliata del suo aggressore, ha detto che era arabo e ha spiegato come era vestito. A quel punto il padre ha chiamato la polizia e si è precipitato in strada, per non permettere al molestatore di allontanarsi; secondo alcuni testimoni aveva anche in mano un bastone. La Volante della polizia è arrivata in pochi minuti e ha recuperato subito le indicazioni per rintracciare il «ricercato»: quando ha visto i poliziotti, l’uomo ha iniziato a scappare; gli agenti lo hanno inseguito per un po’ (tra le vie Belluno e Flumendosa), fino a che lo hanno raggiunto in un giardinetto, dove provava a nascondersi dietro un cespuglio. Dopo averlo fermato e caricato in macchina, i poliziotti hanno accertato che si trattava di un egiziano, 43 anni, in regola con i documenti (aveva anche una carta di identità) e senza precedenti penali di rilievo. È stato arrestato per violenza sessuale aggravata (anche perché il ragazzino ha meno di 14 anni). Nel corso delle verifiche dopo l’arresto, i poliziotti hanno rintracciato anche un testimone, un uomo che aveva assistito a una parte dei fatti e li ha confermati.