«Mio figlio dice di essere omosessuale»: i dubbi di una mamma
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Gentile dottore,
sono la mamma di un ragazzo diciottenne che, a novembre scorso, ci ha rivelato di essere omosessuale e che da circa un mese stava uscendo con un suo coetaneo, senza avere nessun rapporto sessuale.
Da allora la nostra vita non è più la stessa, lui adesso non sta più frequentando questo ragazzo e dice che sta riflettendo e che non sente di darsi un’identità. Cosa ne pensa, può essere stato un momento di confusione o lo sta dicendo per farci contenti?
La ringrazio.
Buongiorno,
dopo aver ricevuto molte mail di persone che avevano paura di essere gay, mi stavo giusto chiedendo quando avrebbero incominciato a scrivermi i genitori che si trovano di fronte alle incertezze o alle scelte sugli orientamenti sessuali dei propri figli.
E se da un lato è un bel segno che i figli si sentano liberi e protetti nel parlare con i genitori delle proprie evoluzioni in campo sessuale e sentimentale, è altrettanto imbarazzante scoprire che non tutti i genitori si sentano sicuri e preparati ad affrontare gli argomenti che riguardano le scelte sessuali e sentimentali dei propri figli. E dunque, più che dei problemi dei figli, dovremmo parlare della preparazione al ruolo genitoriale di fronte alla sessualità dei figli.
Lei infatti scrive: Da allora la nostra vita non è più la stessa, che è una affermazione un po’ generica, ma che dà l’impressione che voi siate molto preoccupati. Come se viveste con la paura che vostro figlio potesse essere in pericolo o stesse facendo qualcosa di pericoloso. Tanto che, quando aggiunge: può essere stato un momento di confusione o lo sta dicendo per farci contenti? Viene il sospetto che debba essere il figlio a dover rassicurare i propri genitori, mentre invece dovrebbe essere più naturale che fossero i genitori a rassicurare i figli.
Ed è proprio di rassicurazione che avete bisogno tutti: ne ha bisogno suo figlio che è sicuramente confuso rispetto alla dinamica dei suoi sentimenti e ne avete bisogno voi genitori. Innanzitutto perché in tutto ciò non vi è nulla di pericoloso.
Anzi, avere e vivere, in adolescenza, un periodo di esplorazione, di sperimentazione e di ambivalenza rispetto alla propria sessualità è così frequente da considerarsi normale. In secondo luogo, essere o avere esperienze o tendenze omosessuali non dovrebbe far paura a nessuno. Anche se, gestire i propri sentimenti e le proprie attrazioni ha sempre creato turbamenti a tutte le età. Quindi, invece che: far finta di niente e visto che vostro figlio vi ha riconosciuto come dei punti di riferimento, inviterei tutti voi a parlarvi di più e serenamente, per aiutarvi reciprocamente a capire quali sono le vostre perplessità, senza alcun conflitto, e con lo scopo di rispettarvi l’un l’altro, per uscirne ancora più rafforzati come una famiglia davvero unita.
Saluti
Dott.Marco Emilio Ventura
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Genova