Dalla rassegna stampa Cronaca nera

Alessandro Neri: c’è anche la pista passionale omosessuale

Alessandro Neri: c’è anche la pista passionale omosessuale

Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sull’omicidio di Alessandro Neri, ma a quanto pare avrebbero diverse piste da seguire in attesa di riscontri. Per Repubblica ci sono tre scenari: ambito familiare, movente passionale e mondo della droga.

I possibili contrasti economici all’interno del nucleo italo-venezuelano, secondo quanto approfondisce il Messaggero, sarebbero legati all’eredità del nonno, il padre di Laura Lamaletta. E poterebbero a degli assassini del Venezuela.

Repubblica invece avrebbe appreso di due nuove piste. Quella relativa al mondo della droga visto che sarebbe emerso che ultimamente il ragazzo frequentava pregiudicati. Ma anche quella legata al mondo omosessuale, per una possibile pista passionale.

Intanto dal colonnello dei carabinieri Marco Riscaldati, comandante dei carabinieri di Pescara, sono giunte le conferme sulle indiscrezioni sull’autopsia. Alessandro Neri è stato ucciso non con uno ma con due colpi di pistola di piccolo calibro. Il primo al petto, esploso da distanza ravvicinata, il secondo alla testa. Ciò farebbe propendere per un’esecuzione. Il giovane potrebbe essere stato ucciso lunedì sera nella zona del cimitero dove poi il suo corpo è stato trovato giovedì, ma non sul greto del fiume dove sarebbe stato lanciato dall’alto, dal muretto sovrastante.

Il proiettile al petto è fuoriuscito andando perduto. L’autopsia effettuata due giorni fa ha consentito il recupero del secondo proiettile. L’inchiesta non vederebbe alcun iscritto nel registro degli indagati. Indicazioni verranno dall’analisi del tabulato del cellulare di Nerino ritrovato spento nella tasca del giubbotto della vittima.


da Repubblica.it

Pescara, tre piste per il delitto di Alessandro Neri. Autopsia conferma: anche un colpo alla testa

Il giovane è stato ucciso da due proiettili. Diverse le ipotesi seguite dagli inquirenti: la faida familiare, un regolamento di conti legato allo spaccio di stupefacenti, il movente passionale

di ALESSANDRA ZINITI

Pescara, tre piste per il delitto di Alessandro Neri. Autopsia conferma: anche un colpo alla testa
Una vera e propria esecuzione per un delitto ancora misterioso anche se le indagini per l’omicidio di Alessandro Neri condotte dai carabinieri del comando provinciale di Pescara sembrano aver ristretto il campo a tre piste: quella in ambito familiare per possibili contrasti economici all’interno del nucleo italo-venezuelano a cui appartiene la mamma del ragazzo Laura Lamaletta, quella relativa al mondo della droga visto che è venuto fuori che ultimamente il ragazzo frequentava pregiudicati, e quello legato al mondo omosessuale, dunque per una possibile pista passionale.

Il colonnello dei carabinieri Marco Riscaldati, comandante dei carabinieri di Pescara, oggi ha confermato le indiscrezioni sull’autopsia anticipate già ieri mattina da Repubblica: e cioè che Alessandro Neri è stato ucciso non con uno ma con due colpi di pistola di piccolo calibro: il primo al petto, esploso da distanza ravvicinata, il secondo alla testa. Dunque modalità da vera e propria esecuzione, non un delitto d’impeto. Il giovane potrebbe essere stato ucciso lunedi sera nella zona del cimitero dove poi il suo corpo è stato ritrovato giovedi, ma non sul greto del fiume dove sarebbe stato lanciato dall’alto, dal muretto sovrastante. Mentre il proiettile al petto è fuoriuscito andando dunque perduto, l’autopsia effettuata due giorni fa ha consentito il recupero del secondo proiettile. Un ritrovamento particolarmente importante per le indagini perchè consentirà ora di essere confrontato con quelli presenti nella enorme banca dati dei carabinieri del Ris.
Al momento, l’inchiesta non ha alcun iscritto nel registro degli indagati. Indicazioni importanti verranno nei prossimi giorni dall’analisi del tabulato del cellulare di Alessandro ritrovato spento nella tasca del giubbotto del giovane e dalle telecamere della zona del centro dove mercoledi, dunque quando il giovane era già morto, è stata ritrovata la 500 rossa cabrio con la quale Neri si è allontanato da casa lunedi pomeriggio dopo aver riaccompagnato la madre dal supermercato. La chiave della macchina non è stata trovata in tasca a Neri, segno che qualcuno l’ha presa, guidata al suo posto e parcheggiata in via Mazzini.
Su esplicita richiesta della famiglia, in merito alle indiscrezioni circolate su possibili tensioni tra i due nuclei familiari, il colonnello Riscaldati ha detto: “La famiglia Neri non ha alcuna situazione di conflittualità con la famiglia Lamaletto”.

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