Dalla rassegna stampa Cronaca

TREVISO - Si fingeva donna e adescava ragazzini in chat, allenatore di atletica a processo

TREVISO – Si fingeva donna e adescava ragazzini in chat, allenatore di atletica a processo

L’accusa è prostituzione minorile e sostituzione di persona. Ha il precedente di una condanna a nove mesi per violenza sessuale aggravata verso un 13enne che allenava

di Milvana Citter

CASTELFRANCO (TREVISO) Si faceva chiamare Vanessa. E inviava foto senza veli, ritraenti il corpo di una donna bellissima. Così carpiva la fiducia di ragazzi minorenni, ai quali poi offriva rapporti sessuali anche a pagamento. Al momento dell’incontro però, i minorenni non si trovavano davanti quella donna meravigliosa, ma un suo amico, che si presentava come Nicolas ed era pronto a pagarli per fare sesso con loro. Era questo l’escamotage ideato da un 40enne friulano ex allenatore di atletica, per adescare ragazzini, tutti maschi e minorenni. E per questo l’uomo, che di professione è un produttore musicale, è finito alla sbarra con l’accusa di prostituzione minorile e sostituzione di persona.

Il processo si è aperto martedì in tribunale a Treviso ma il 40enne, difeso dall’avvocato Pierantonio Menapace respinge l’accusa di aver offerto denaro ai minorenni. A suo carico però, c’è un precedente molto pesante. Una condanna a nove mesi di reclusione, con rito abbreviato per violenza sessuale aggravata nei confronti di un 13enne che allenava. I fatti che lo hanno portato nuovamente alla sbarra, risalgono al periodo tra il 2013 e il 2014 e sono emersi nell’ambito di una più ampia indagine della procura distrettuale di Venezia, competente per questo tipo di reati. Secondo l’accusa, l’ex allenatore, dopo aver adescato almeno 3 ragazzi spacciandosi per Vanessa, avrebbe offerto ripetutamente, a un 17enne somme dai 400 ai 1000 euro per avere rapporti omosessuali con il sedicente amico della donna, Nicolas cioè lui stesso.

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