Attenzione al sesso orale, la gonorrea resiste agli antibiotici
L’allarme dell’Organizzazione mondiale della Sanità
di MAURIZIO DI FAZIO
ATTENZIONE alla “super-gonorrea”. Già negli anni scorsi si era registrata una recrudescenza di questa malattia sessualmente trasmissibile e fortemente contagiosa, che colpisce ogni anno 78 milioni di persone, soprattutto giovani e giovanissimi. Ma adesso l’Organizzazione mondiale della sanità lancia un vero e proprio Sos: la nuova gonorrea risulta sempre più difficile da curare, perché è diventata quasi completamente resistente agli antibiotici specifici, a cominciare dalla ciprofloxacina.
Un ritorno all’alba del novecento, ai tempi remoti in cui questa patologia era intrattabile non essendo ancora state inventate le medicine moderne, nemmeno la penicillina. Le ragioni di questa tendenza stanno, secondo l’Oms, nell’abbandono dell’uso del profilattico tra le nuove generazioni e nel sesso orale, un autentico moltiplicatore del batterio Neisseria ginorrhoeae. Quando si adoperano gli antibiotici per guarire un comunissimo mal di gola provocato da altri batteri, se questi coesistono, in loco, con ceppi di Neisseria, il trattamento produce una pressione selettiva che facilita la diffusione di una resistenza generalizzata a tutti i microrganismi infettivi presenti. Se si pratica, quindi, sesso orale, i batteri della gonorrea arrivano rapidamente in gola e qualora si sia già colpiti, per esempio, da un’infezione faringea, può scaturirne la cosiddetta super-gonorrea, inespugnabile da qualsiasi farmaco brevettato sul mercato.
La gonorrea (sinistramente nota, in passato, anche col termine di “scolo”), spesso asintomatica, colpisce sia gli etero che gli omosessuali e si trasmette tanto con i rapporti sessuali non protetti quanto con quelli, appunto, non penetrativi. Può provocare infertilità, parti prematuri, infezioni del feto e del liquido amniotico e accelera il rischio di hiv. I suoi effetti più comuni sono le infiammazioni e le perdite vaginali, nelle donne, e negli uomini le infiammazioni pelviche e le difficoltà nell’urinare. Se non curata può avere complicazioni gravi. La sua incidenza è lievitata di ben il 78 per cento negli ultimi dieci anni. Per non parlare delle nazioni più povere, in cui assume dimensioni epidemiche ed è arduo stimare la casistica di resistenza ai farmaci.
L’Oms, che invita alla ricerca e alla sperimentazione di nuovi trattamenti antibiotici e vaccini, ha elaborato la sua indagine in 77 paesi nei quali la gonorrea è tornata a essere un problema pressoché insormontabile. “Ci sono stati casi in Giappone, Francia e Spagna dove non siamo riusciti a trattare l’infezione. I batteri che scatenano la gonorrea sono molto intelligenti. Ogni volta che utilizziamo una nuova classe di antibiotici, i batteri si evolvono e gli diventano resistenti. E questi episodi potrebbero essere solo la punta dell’iceberg” ha spiegato la dottoressa Teodora Wi per conto dell’Oms. Ha affermato invece il professor Richard Stabler, della London School of Hygiene & Tropical Medicine: “Negli ultimi 15 anni la terapia è dovuta cambiare tre volte per l’aumento dei tassi di resistenza”. Ma le medicine
di ultimissima produzione non riescono a contrastare i ceppi più resistenti. Serve, perciò, più prevenzione. Rivedere le proprie abitudini sessuali. E fare sesso sicuro. Altrimenti la super-gonorrea rischia di dilagare e degenerare ulteriormente.