Dalla rassegna stampa Cronaca

Interrogata in procura a Torino la dottoressa anti-gay

Interrogata in procura a Torino la dottoressa anti-gay

Ad avviare l’indagine un esposto per diffamazione aggravata dalla finalità di discriminazione e istigazione all’odio razziale arrivato sulla scrivania del procuratore Spataro, inviato dal comitato Torino pride
E’ stata interrogata in procura, assistita dall’avvocato Mauro Ronco, la dottoressa Silvana De Mari, finita al centro della bufera mediatica alcuni mesi fa dopo aver dichiarato pubblicamente che i «gay sono malati», nel nome di una battaglia «in difesa del cristianesimo e della civiltà occidentale».

Sul giornale di Mario Adinolfi il medico, che esercita in un ospedale torinese, si era spinto a dire anche che «gli omosessuali non esistono, o sono asessuati o omoerotici». Ad avviare l’indagine era stato un esposto per diffamazione aggravata dalla finalità della discriminazione e dell’istigazione all’odio razziale arrivato sulla scrivania del procuratore Armando Spataro e mandato dal comitato Torino pride.

La dottoressa si è presentata in procura per esporre le proprie motivazioni in merito alle dichiarazioni rilasciate, anche alla trasmissione radiofonica “La zanzara”. L’indagine, ancora in corso, è destinata ad ingrandirsi dopo l’annuncio, arrivato nel pomeriggio del 13 marzo, che la Città di Torino avvierà analoga iniziativa legale servendosi della sua avvocatura.

La mozione, approvata quasi all’unanimità dal consiglio comunale, era stata presentata dalla consigliera comunale del PD Maria Grazia Grippo. Anche la Regione si era mossa in modo analogo con il Comitato per i diritti umani ideato da Mario Laus.

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