Orge in canonica a Padova, sesso a volontà (anche gay) e club scambisti
Americo Mascarucci
Emergerebbero particolari sempre più inquietanti nell’inchiesta che vede coinvolto don Andrea, un ex parroco della Curia di Padova indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione.
L’accusa per lui è di aver organizzato orge nella canonica nell’ambito delle quali avrebbe costretto una sua presunta ex amante a prostituirsi con altri preti frequentatori dei festini in cambio di denaro.
L’inchiesta sarebbe partita proprio dalla denuncia dell’ex amante che avrebbe fatto nomi e cognomi di altri preti che avrebbero preso parte alle orge e avrebbero avuto rapporti con lei.
Uno di questi sacerdoti convocato in Procura avrebbe confermato le orge e il sesso, ma avrebbe negato di aver dato soldi a don Andrea per avere la disponibilità della donna.
Adesso dall’inchiesta emergerebbe la partecipazione ai festini a luci rosse di altre parrochiane con cui Don Andrea e altri preti avrebbero fatto sesso.
Nove di queste sarebbero state già ascoltate dagli inquirenti e avrebbero confermato le orge e i rapporti sessuali con l’indagato e gli altri sacerdoti.
Al momento tuttavia l’unico indagato resterebbe don Andrea visto che nessuna ipotesi di reato sarebbe stata accertata a carico degli altri preti e delle parrocchiane.
Orge in canonica a Padova, sesso a volontà (anche gay) e club scambisti
L’inchiesta, che fa immaginare ulteriori sviluppi, è condotta dal pm Roberto Piccione.
Intanto pare che anche lo stesso don Andrea abbia fatto le prime ammissioni.
Avrebbe confermato rapporti sessuali con cinque donne e viaggi con alcune amanti anche in un villaggio per scambisti.
Non solo, nelle orge potrebbero non essere mancati neanche rapporti gay con uomini di colore.
Lelenco delle presunti ex amanti dell’ex parroco secondo gli inquirenti sarebbe piuttosto lungo, almeno una ventina quelle già individuate e ascoltate.
Una storia squallida che però, è bene ribadirlo, non sta a dimostrare la sussistenza dei reati imputati a don Andrea.
Il sacerdote indagato al di là delle amanti, delle orge e del sesso estremo, potrebbe alla fine non aver commesso comportamenti penalmente rilevanti. E’ ciò che gli inquirenti stanno cercando di appurare alla ricerca delle prove che dimostrerebbero il presunto favoreggiamento della prostituzione denunciato dall’ex amante. Accuse che ovviamente andranno dimostrate.