Dalla rassegna stampa

Lo psichiatra Piazza: «Dove si insegna? Fate solo terrorismo»

… le risponde leggendo uno stralcio di «Elementi di critica omosessuale» di Mario Mieli…

«Libri ritenuti osceni? Ne ho alcuni in biblioteca, come quelli di Leo Lionni, e sono dei classici che ci vuole un certo spirito a definire così. Che la legge proponga interventi educativi contro violenza e discriminazione di genere», tuona dal pubblico Vittoria Scrinzi, bibliotecaria a Montecchia, «non mi sembra voglia dire avanti con la teoria del gender. Anche la diocesi di Padova invita a fare informazione senza nocivi allarmismi». Abbondio Dal Bon (già portavoce dei tradizionalisti veronesi), aveva fatto riferimento a Mazzucco (autrice di «Sei come sei») Pardi e ai 49 testi messi presi di mira all’indice dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Ora le risponde leggendo uno stralcio di «Elementi di critica omosessuale» di Mario Mieli. E insiste: «Il riferimento alla violenza di genere contenuto nella legge sul femminicidio, che rimanda alla Buona scuola, è il cavallo di Troia con cui si introduce la teoria gender a scuola». Scalpita Carlo Piazza: si presenta, è il primario di Psichiatria del Fracastoro di San Bonifacio e responsabile quatro Servizio psichiatrico dell’Ulss 20. «Volete solo domande, ma io dovrei parlare per due ore per contrastarvi», premette. E dice: «Perché non parlate di bullismo? Difendere la famiglia tradizionale vuol dire difendere anche quella che ha un bimbo omosessuale». Dal Bon ribadisce il suo no alla discriminazione e riguardo gli altri temi aggiunge: «I genitori devono imparare a dire anche no. Rivendico il mio diritto a dire di essere contro la libertà assoluta perché contempla la possibilità che sia proposta la pornografia ai minori». Apriti cielo! «Dove si insegna? Su quei libretti? È un’invenzione fatta da voi per fare terrorismo», ribatte Piazza indicando alcune pubblicazioni per bambini sul tavolo dei reatori. Ne segue un botta e risposta rovente, poi il dottor Piazza se ne va e Dal Bon afferma: «La definizione di omosessualità egodistonica è stata fatta da uno psichiatra che ammise poi di aver subito pressioni». Dal pubblico si chiede di sintetizzare cosa dica il documento «Strategia nazionale per il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere» sull’educazione. Spimpolo (laurea in Filosofia, docente alle superiori) osserva: «In questo documento la parola genere presuppone l’esistenza della teoria del genere». Lo interrompono più volte smentendolo: «Si parla solo di rispetto». «Uno dei criteri è il piacere della masturbazione», replica lui. A quel punto una mamma salta su: «Dove sta scritto?». E Spimpolo: «Lo dico io». E la mamma: «Rispetto, c’è scritto rispetto».P.D.C.

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