Un importante studio clinico randomizzato internazionale ha scoperto che le persone con infezione da HIV hanno un rischio notevolmente inferiore di sviluppare l’AIDS o altre malattie gravi, se iniziano a prendere la terapia antiretrovirale (ART) prima, quando il loro numero di cellule T CD4 + è più alto, invece di aspettare che la conta delle cellule CD4 + scenda a livelli più bassi.
Lo studio dimostra in modo inequivocabile che iniziare la terapia HIV prima che i CD4 scendano al di sotto di 500 cellule/mm3 comporta meno malattie e meno eventi avversi, sia AIDS che non AIDS correlati, rispetto a aspettare che la conta dei CD4 scenda sotto 350 cellule.
Questi risultati avranno un grande impatto sulle linee guida di trattamento internazionali. L’NIH americano (istituto di salute pubblica) ha commentato: “Insieme ai dati provenienti da studi precedenti che dimostrano che la terapia antiretrovirale riduce il rischio di trasmissione dell’HIV ai partner sessuali non infetti, questi risultati supportano l’offerta della terapia a tutte le persone con HIV.”
Lo studio START, che è iniziato nel marzo 2011, è stata condotto in 215 siti di 35 paesi. Lo studio ha arruolato 4.685 uomini e donne con l’HIV che non avevano mai preso l’ART, tutti con più di 500 CD4. La metà dei partecipanti allo studio sono stati randomizzati ad assumere immediatamente l’ART e l’altra metà solo quando i CD4 scendevano a 350 cellule/mm3. In media, i partecipanti allo studio sono stati seguiti per tre anni.
Sulla base dei dati provvisori esaminati in marzo 2015, la DSMB ha trovato 41 casi di eventi AIDS, eventi gravi non-AIDS o di morte tra coloro che hanno assunto l’ART immediatamente rispetto agli 86 eventi in coloro che hanno atteso l’assunzione della ART. Ciò equivale a una riduzione se 53% del rischio di sviluppare la malattia grave o di morte. La riduzione del rischio è stata ancora più pronunciata per le malattie che definiscono l’AIDS.
“Ora abbiamo una prova chiara che è significativamente maggiore il beneficio per la salute di una persona con HIV se inizia la terapia antiretrovirale prima “, ha detto Direttore NIAID Anthony S. Fauci.
Ha poi aggiunto: “Inoltre, la terapia precoce trasmette un doppio vantaggio, non solo nel migliorare la salute delle persone, ma allo stesso tempo nel diminuire il rischio di trasmissione di HIV. Questi risultati hanno implicazioni globali per il trattamento dell’infezione da HIV. ”
In conseguenza è urgente cambiare le linee guida che non avevano sposato una teoria di inizio precoce di trattamento, come quelle inglesi e dell’OMS.
FONTE: http://www.aidsmap.com/page/2972157/
A onor di cronaca Nadir ha sempre sostenuto che gli argomenti in favore di un inizio precoce delle terapia fossero, seppur “non randomizzati”, di gran lunga superiori a quelli di un inizio tardivo. Risultati come quelli dello studio START, ossia che implichino la necessità di interrompere uno studio su oltre 4600 pazienti alla prima analisi interinale, pone dei gravi quesiti sia di metodo sia etici, in termini anche di spreco di risorse (economiche e umane).